Forse questo articolo sarà ampiamente superato dalla cronaca odierna, ma val la pena ripercorrere lo stato di fatto, perché - ancora una volta - si sono dette e scritte molte inesattezze, che indirizzano le problematiche societarie del Milan su percorsi impraticabili.
Cercheremo quindi di capire cosa sta succedendo e cosa potrebbe accadere alla luce di fatti noti e deduzioni attinenti alla concretezza dell’accaduto.

La prima cosa da dire è che -entro oggi- dovrebbe arrivare un bonifico da parte della proprietà di 32 milioni per ottemperare all’aumento di capitale che il CDA rossonero ha deliberato in due diverse riunioni, tenutesi nel mese di aprile e di maggio. L’importo è al netto del versamento di 10 milioni circa, che la proprietà ha già fatto pervenire nei primi giorni del corrente mese di giugno.

Sappiamo che Yonghong LI sta trattando la cessione di parte delle azioni possedute dalla Rossoneri Sport Investment Luxembourg Sàrl, holding che controlla il 99,93% di Associazione Calcio Milan S.p.A.; sappiamo inoltre che Mr. LI non dispone di una liquidità corrente in grado di soddisfare tempestivamente i bisogni del club, benché alla fine abbia sinora sempre ottemperato ai suoi impegni di proprietario del club.
Non appare quindi logico che, mentre sta trattando la cessione di quote societarie per procurarsi l’aiuto finanziario di cui ha assoluto bisogno, contestualmente faccia pervenire al club il versamento dei 32 milioni anzidetti.

Questi soldi non sono attualmente nella disponibilità di Mr. Li e di sicuro -se e quando arriveranno-,non sarà lui a fare questo versamento; perché è questo è certo, la gestione corrente impone che questi soldi comunque arrivino al Milan per fronteggiare con la consueta regolarità la scadenza dei vari impegni.

Questa inderogabile situazione, mette Mr. LI davanti a un bivio: 

  • chiude con successo le trattative di cessione delle quote societarie a un nuovo socio, che chiameremo MR X, che metterà tutta la liquidità necessaria all’acquisto delle azioni e al versamento atteso dal club:
  • non chiude e non può versare i 32 milioni; in questo caso interviene Elliot, il fondo che, finanziando per conto di Mr. Li l’acquisto del Milan, risulta oggi creditore pignoratizio sia del club che del proprietario complessivamente per circa 400 milioni, compreso interessi e  prestito obbligazionario, crediti in scadenza il prossimo 15 ottobre. Per questi 32 milioni Mr. Li può provvedere al rimborso entro 10 giorni, pena la escussione del pegno. In altre parole Elliot acquisirebbe il Milan semplicemente rinunciando al rimborso di crediti per  432 milioni.

Non riteniamo Mr Li cosi pazzo da subire la seconda situazione, economicamente meno vantaggiosa, visto che la cessione delle quote potrebbe assicurargli un importo superiore ai debiti; ovviamente semprechè decida di privarsi di una adeguata percentuale di quote societarie.

Entriamo cosi nelle trattative relative all’ingresso del socio MR X; citando IL SOLE 24 ORE, sarebbero in esame tre differenti proposte rispettivamente di Goldman Sachs, Morgan Stanley e Merrill Lynch ognuna facente capo a un diverso Mr. X; sempre secondo la stessa fonte, la proposta che avrebbe acquisito un decisivo vantaggio essendo in esame da molto più tempo delle concorrente sarebbe la prima, quella formulata per il tramite di Goldman Sachs, dietro cui Vi sarebbe un facoltoso imprenditore USA con patrimonio superiore a 4 miliardi di dollari.

Non dubitando della correttezza delle informazioni riferite dal più prestigioso quotidiano finanziario italiano, poiché il fattore “tempo” come spiegato riveste la massima importanza, non dubitiamo che questa possa essere la scelta finale di Mr. Li, al quale, conti alla mano, non basterebbe cedere una quota inferiore al 50% delle quote possedute, insufficiente per coprire i debiti verso Elliot (necessariamente da estromettere in toto), ricapitalizzare il club e finanziarie la campagna acquisti, magari recuperando qualcosa sugli ingenti esborsi personali di Mr. Li.

Quindi ingresso di un Mr. X con quota maggioritaria, riteniamo plausibile almeno il 70% delle quote, che corrisponderebbe a un apporto di liquidità di oltre 600 milioni circa.

Ci preme infine sottolineare l’attuale inerzia della UEFA da cui si attende da qualche giorno la “catastrofica” sanzione a carico dell’ AC Milan, per il mancato rispetto del Far Play Finanziario nel triennio precedente; ebbene non c’è altra spiegazione che essa abbia deciso di attendere gli sviluppi della questione “ingresso nuovo socio”, che evidentemente  le sono stati ben chiariti anche rispetto alla “tempistica”. 

Questo atteggiamento ci fa capire che non dovremo aspettare a lungo.