Andrea Pirlo viene presentato ufficialmente dai dirigenti della Juve al gran completo: il Presidente, Chief Football Officer, vice Presidente e dirigente dell'Under23. Abbiamo visto un tale spiegamento di forse l'anno prima per Pecchia? Qualcuno si ricorda la sua presentazione? Eppure il progetto Under23 era ed è uno dei pilastri della strategia del Presidente. Secondo le dichiarazioni, la squadra B deve formare giocatori e allenatore per la prima squadra. Pirlo dichiara che pur avendo ricevuto offerte da clubs di serie A e di Premier League, ha ritenuto il percorso offerto dalla Juve il più sensato. Da subito alcuni commentatori vedono nella sproporzione di forze in campo, un segnale chiaro a Sarri, forse una presentazione anticipata del suo sostituto per il prossimo anno.

Torniamo agli eventi. La Juve gioca e pur vincendo, viene eliminata. Agnelli si presenta come da copione in televisione e rilascia una lunga intervista. Bisogna ritrovare entusiasmo, abbiamo portato a casa uno dei due obiettivi stagionali, la rosa e' vecchia, nessun cambio di dirigenza. Per la prima volta nomina Sarri chiamandolo per nome e rimarcandone il percorso professionale e umano. Si va verso la riconferma o verso un addio? Tutte le ipotesi sono aperte.

Il giorno dopo la bomba: Sarri non è più l' allenatore della Juve. Le voci si rincorrono durante la giornata fino a che arriva la notizia di Pirlo in sede. Tra l'incredulità generale il Maestro diventa il nuovo allenatore.

Cosa può essere successo nel corso di quella giornata? Stando alle voci, alcune alternative sono state prese in esame.

Zidane: ha gentilmente rifiutato.

Pochettino: non piaceva da Agnelli e costava 12 milioni.

Allegri: non si conosce se veramente sia stato contattato. Troppo poco un anno di pausa per tornare. Troppi i suoi ex giocatori ancora in rosa. Senza contare uno stipendio da top e le eventuali richieste di mercato.

Mancini: voci su di lui nei giorni antecendenti alla sfida di Champions. Il problema e' stato il liberare un allenatore sotto contratto.

Inzaghi: ha aspettato una chiamata, ha rallentato il rinnovo, ma il suo "padrone" voleva 10 milioni per liberarlo.

A questo punto Andrea Agnelli decide. Il piano B diventa il piano A. Decide lui nonostante il parere contrario di Paratici che si racconta molto scontento della decisione. Un rischio, un azzardo, una soluzione a sorpresa. Di certo una scarsa considerazione per la categoria degli allenatori probabilmente ritenuti troppo orgogliosi e problematici. Si riparte dall'uomo, una persona di fiducia e che ha personalità e carisma, l'ennesimo quarantenne.

Basterà l'esperienza come giocatore a fare di Pirlo un allenatore da Juve? Lo scopriremo solo vivendo.La scelta del vice sarà significativa: Baronio o un vice esperto che possa aiutare e supportare i dolori e speriamo le gioie del "giovane" e inesperto Pirlo?