Il pareggio a reti bianche contro una buona Spezia, porta ad un altro mezzo passo falso per la Dea. Forse Gasperini ci aveva abituato troppo bene nelle passate stagioni, ma il pareggio di sabato sera, le sonore sconfitte contro Sampdoria e Napoli, unite allo zoppicante cammino in Champions, accendono un piccolo campanello di allarme, anche se siamo solo ad inizio stagione ed è ancora tutto da di dimostrare, in un novembre da sempre nero per gli uomini del tecnico di Grugliasco. 
Il quale ha puntato il dito contro le nazionali. Queste le sue parole dopo il match con le aquile: – “I giocatori sono in campo al mercoledì in nazionale, tornano al venerdì e poi devi giocare al sabato… io ho rivisto otto giocatori ieri, altri quattro come Muriel, Hateboer ho dovuto lasciarli a casa per questo. I giocatori tornano tardissimo, sfatti dalle partite e dai viaggi. Questo è un problema”.
È vero, non ha tutti i torti e si sa che questi impegni settimanali sono un vero danno per i club, con molti atleti a volte costretti a voli transoceanici che influiscono notevolmente su loro rendimento. Ma a mio avviso c’è da dire che anche il buon Giampiero ci sta mettendo del suo, sopratutto nella gestione dei nuovi arrivati, troppo poco utilizzati. Su tutti Lammers e Mirančuk. 

L’olandese ha giocato fino ad ora solo 173 minuti. Al massimo ha disputato un tempo intero contro la Sampdoria e nonostante ciò ogni volta che chiamato in causa si è fatto trovare pronto realizzando anche due reti. Duvan Zapata è sicuramente un intoccabile, ma in riferimento alle sue esternazioni nelle post intervista del Manuzzi, magari concedere un po’ più di spazio al giovane tulipano non sarebbe troppo un azzardo.
Stesso discorso dicasi per Mirančuk. Il venticinquenne russo causa infortunio ha perso tutta la preparazione ed in più si trova al primo anno nel nostro campionato. Cinquanta minuti in tutto per lui, condite anch’esso da due marcature e tanta qualità dimostrata quando è sceso in campo. Anche in Romagna quel fallo subito al limite del area all’ultimo minuto, sfuggito al arbitro Rapuano e ad i suoi collaboratori, avrebbe potuto cambiare le sorti del match. Giusto provare a recuperare una pedina importante come Ilicic, andato a segno con la sua Slovenia, ma la Dea viene prima di tutto ed il nuovo numero 59 bergamasco sembra già essere pronto a dir la sua.

Come già detto siamo solo agli inizi e Gasperini, dimostratosi tra i migliori tecnici d’Europa degli ultimi anni, sicuramente saprà porre rimedio ai troppi impegni ravvicinati ed un turnover un po’ confusionario che minano i suoi brillanti schemi. Anfield Stadium e il Verona sono già due chiamate per cambiar colore a questo Novembre nero.