Un Milan gagliardo sfiora il colpaccio all'Olimpico, ma anche il pareggio è un bel risultato, date le circostanze.

Gattuso ha schierato una linea difensiva con Zapata al centro più Abate e Rodriguez ai fianchi. A centrocampo lo schema prevedeva due mediani, Bakayoko e Kessié, mentre Calabria copriva Abate e l'attaccante Borini proteggeva Rodriguez con l'onere aggiuntivo di fare anche da seconda punta. Chalanoglu era il quinto centrocampista che si univa al muro dei compagni in fase difensiva, ma quando il Milan era in possesso di palla, giocava alla Cruijff, cioè con totale libertà di movimento. Ed è stata questa la nota più piacevole del match, perché Chala giostrava andando dove voleva, facendo venire un gran mal di testa agli avversari. L'atteggiamento del Milan, piuttosto prudente, ha penalizzato parecchio Suso, che cercava di fare da raccordo col centravanti Cutrone.

Il Milan ha visto le streghe nei primi 10 minuti, anche perché Simone Inzaghi aveva detto ai suoi si giocare il tutto per tutto e approfittare dell'attendibile spaesamento della difesa rossonera. La fascia privilegiata era quella destra dell'attacco biancazzurro, su Rodriguez, meno protetto da Borini di quanto Calabria proteggesse Abate. I bollori biancazzurri venivano però spenti da una sassata di Chala, che dalla sinistra centrava il palo opposto (posizione favorevole, ma c'erano Strakosha e 3 difensori davanti alla linea di porta, quindi è stato inevitabile angolare). Il pericolo ha reso più prudente la Lazio che, tuttavia, nel finale di tempo sarebbe stata pericolosa, se in suoi uomini non fossero finiti in fuorigioco.

Nel secondo tempo la Lazio attaccava e provava a pressare alto gli avversari, che riuscivano comunque a sganciarsi dalle marcature, allargando il gioco o muovendosi senza palla, a differenza di altre occasione in cui, rimanendo statici, si facevano puntare dagli avversari. I disimpegni del Milan non davano vita a pericolosi contropiedi, ma permettevano alla difesa di respirare.

Il fatto era che davanti all'area di rigore milanista c'era un muro di scudi degno di un esercito antico, cosa che esiliava i biancazzurri sulle fasce. Qui, considerando che la zona era presidiata dai soli Borini e Calabria, i laziali sfondavano, ma i cross finivano nel vuoto, in quanto l'attacco degli acquilotti faceva leva su Immobile, nullo nelle deviazioni di testa sui cross.

Intorno alla mezz'ora della ripresa il Milan faceva le prove generali del gol, quando giungeva a Chala un rigore in movimento su cui il turco esitava e veniva costretto a cercare la soluzione palla al piede in un'area affollata. Qualche minuto dopo era Calabria a partire sul filo del fuorigioco e a servire indietro Kessié. Sul tiro Wallace ci metteva malamente il corpo ed era gol. I rossoneri vedevano profilarsi all'orizzonte un colpaccio insperato.

La Lazio però non stava giocando male e aveva molte carte da giocare, come Lukaku, entrato a partita in corso. Il belga dalla sua sinistra percuoteva la fascia destra milanista. I rossoneri si chiudevano nel recinto di forte Apache, finché Correa non salvava la sua squadra da una punizione eccessiva, visto l'andamento della partita.

Voti...

Donnarumma 6,5: Reattivo fra i pali, esce ancora a farfalle negli ultimi minuti, ma è incolpevole su gol, che si infila nell'angolo dopo essere passato attraverso una selva di gambe.

Abate 6: Inciampa nel finale rischiando di lanciare Immobile, ma fa la sua parte.

Zapata 6,5: Di più non gli si poteva chiedere. Partita Ok.

Rodriguez 6,5: Come gli altri 2 compagni, fa il suo dovere.

Borini 6: Incerto in fase difensiva, merita la sufficienza perché fa il difensore e la seconda punta.

Calabria 7: Notevole in avanti. Che sia un esterno alto?

Kessié 7: Roccioso come sempre, bravo nell'impostare, viene aiutato da Wallace in occasione del gol. Ma se lo merita.

Bakayoko 6.5: Non sempre preciso, ma diligente e continuo.

Chala 6,5: A differenza che in altre occasioni, non gli viene chiesto di fare il metronomo. Se nel secondo tempo avesse tirato, piuttosto che aggiustarsi la palla...

Suso 6: L'atteggiamento giustamente prudente della squadra non lo favorisce.

Cutrone 6: Non ha paura di sbagliare e fare brutta figura. Era una caratteristica che aveva anche Inzaghi.

Gattuso 7: Dà il meglio di sé nell'emergenza e inventa un bel ruolo per Chala.