La storia parte da lontano, anzi lontanissimo, già da quando una squadra che credeva di essere imbattibile sbattè contro il muro dell'umiltà che ne prese il sopravvento e da quel momento capii che non ce n'era per nessuno. Il muro era più forte di essa, che alla fine a forza di sbatterci contro cadde e non si rialzo per molti anni. L'umiltà ebbe la meglio, mentre la squadra restò atterra escogitando un modo per buttare giù quel muro e continuare a proseguire il suo percorso, che prima dell'incontro con il muro aveva festeggiando a destra e manca, continuando a sentirsi importante anche anni dopo l'accaduto, ma l'umiltà la riportò sulla terra e facendola ragionare sul fatto che molti di quegli artefici dei successi, non erano più dei giocatori, ma semplici persone che vivevano la loro vita lontani da lei, non gli fregava più niente, anzi quando erano intervistati ripercorrevano il loro passato, ma non si permettevano di parlare del presente, perchè non avevano niente da dire, se non un semplice "Potrebbe fare, ma...", già perchè nessuno poteva esprimere realmente la forza di quel gruppo, quel gruppo che si sentiva di essere fortissimo, anzi, addirittura la prima rivale numero uno di un club che in quegli ultimi anni aveva vinto e rivinto tutto in Italia e che veniva sempre sbeffeggiata con la ripetizione "Noi lo abbiamo vinto, tu sette finali perse".

Tutto questo da quel 2010 è cambiato, tutto si è rivoltato verso questa squadra e i suoi tifosi, che anche avendo capito bene che per parecchi anni di loro nessuno si sarebbe più ricordato, visto che club potenti ad oggi non ricordano quel 2010 anzi, ci ridono sopra se questi hanno vinto tre Champions di fila, hanno avuto un sobbalzo con risata frenetica, certo, visto che quando si vince si festeggia nel presente e non nel futuro, questi dopo uno o due giorni erano già con la testa a pensare di vincerne un'altra, mentre la squadra e i suoi tifosi sono 8 anni che parlano sempre e sono di quel periodo che oramai sta diventando sempre più lontano, ma per loro il ripeterlo ogni volta è come se li porta a festeggiare ogni anno... contenti loro.
La società passa da un presidente italiano a uno indonesiano, ma loro sono rimasti con quell'italiano che gli ha fatto vincere tutto, poi si passa da un indonesiano ad un cinese, ma loro continuano a parlare di quel 2010, mentre il mondo va avanti, mentre tutto cambia, arriva il Var, arrivano le donne arbitro, arrivano su Marte, ma a loro sembra che il tempo sia rimasto a quel 2010, quando le tv erano ancora a cassettone, quando l'ultra piatto era ancora nell'immaginario dell'inventore, quando alcuni avevano ancora il televisore in bianco e nero.
L'umiltà arrivò subito dopo la vittoria, che gli tolse quel presidente che aveva sperperato tutto il patrimonio della società e mentre loro festeggiavano, la società stava cadendo a pezzi, mentre il capitano alzava la Champions, la società andava in rosso, sempre più rosso, ma a nessuno importava, a nessuno serviva sentirsi dire che mentre si festeggiava quella società stava andando in fallimento, quello che contava era veder alzare quel trofeo e sbatterlo in faccia a tutti, specialmente a una o due società, ma tutto questo poi venne fermato dall'umiltà, che tolse tutto, tolse il sorriso, tolse i trofei che da quel momento in avanti diventarono sempre più radi, fino a non vedersi più, la squadra scese e scese fino a non sentire più quella musichetta che la portava tra le più forti in Europa, cominciò a sentire il silenzio intorno, l'oblio, il vuoto, il nero, che però non faceva smettere quelle bocche, che continuavano a dire "Noi abbiamo il triplete, voi sette finali perse".

Oggi quella squadra è posizionata al terzo posto, staccata di ben 13 punti da quella squadra che ne ha perse 7 di finali Champions, ma che in questi anni è rimasta in silenzio tutta la stagione per poi alzare almeno uno o due trofei, festeggiarli e tornare a sognare, già perchè non esiste l'imporsi un obiettivo, ma arrivarci per poi dire. L'umiltà delle volte vale più di mille vittorie, di mille trofei, visto che le vittorie sono belle, ma essere realisti è ancora più bello, cosa che questa squadra e i suoi tifosi non accettano di essere.