Che Antonio Conte sia uno dei migliori e più preparati tecnici attualmente in circolazione non c'è ombra di dubbio. Così come non c'è dubbio che l'Inter, nel prossimo campionato, sarà la difesa più forte e meno battuta del torneo. Quest'ultima considerazione deriva non tanto dal fatto che i nerazzurri in difesa possono fare affidamento su un tris di difensori di altissimo livello come Skriniar, Godin e De Vrij, ma soprattutto dalla propensione del tecnico salentino a curare principalmente la fase difensiva. 

Molti addetti ai lavori, giornalisti, commentatori televisivi etc. continuano a "spacciare" il modulo di gioco Conte con un 3-5-2, che già di per sé rappresenta un sistema molto blindato, ma così non è perchè in realtà l'Inter di questo pre-campionato (che sarà poi l'Inter del campionato, della Champions e Coppa Italia) si dispone in campo con un più difensivo 5-3-2. Infatti i due giocatori che agiscono da "esterni" altro non sono che 2 terzini (a destra Lozano o Candreva a sinistra Asamoah o D'Ambrosio).
Sicuramente i tifosi interisti apprezzeranno questa solidità difensiva, che permetterà all'Inter di uscire dal campo con molti "clean sheet" per il suo portiere, ma necessariamente dovrà concedere qualcosa dal punto di vista dello spettacolo a livello offensivo. Questione di gusti... si dirà... tanto quello che conta è il risultato...!
Certamente il risultato è la cosa che conta di più nel calcio, però guardare una squadra giocare con 6 difensori (compreso il portiere) su 11 giocatori è uno schiaffo all'estetica di questo sport.

Tecnici come Guardiola, Klopp, Pochettino che abbiamo ammirato e gustato lo scorso anno hanno unito alla concretezza del risultato anche e soprattutto la qualità e la spettacolarità del gioco.
In Italia siamo ancora lontani da acquisire questa mentalità di gioco e fino a quando il comandamento principale sarà "prima non prenderle" non cresceremo molto calcisticamente e vedremo ancora per tanti anni squadre inglesi o spagnole sollevare i trofei europei più prestigiosi.