Più i giorni passano e più ci si chiede sulla base di quale elemento si possa realmente pensare che il campionato italiano, ma non solo quello italiano, possa chiudersi regolarmente. Poi, sul regolarmente, meglio sorvolare. Certo, tutto può essere, mai dire mai, nella vita. Però quello che oramai in tanti pensano è che dopo il volley ed il basket sarà anche il calcio a chiudere baracca quest'anno.
La situazione nel mondo è grave ed in Italia continua a confermarsi grave. Però un modo per concludere il campionato ci sarebbe. Giocarlo virtualmente. Come?
Come prima cosa si dovrebbe scegliere con che gioco giocare. In Premier League sicuramente giocherebbero FIFA, visto che FIFA è lo sponsor della Premier. In SerieA con PES ? o FIFA? Ci sarebbe il problema delle licenze, perchè la Juventus ad esempio in FIFA è il Piemonte Calcio, ma i giocatori sono quelli della controparte reale. A PES, ci sarebbe la SerieA mancherebbe il Brescia. Insomma, volendo un compromesso lo si potrebbe trovare.
Una volta scelto con quale gioco giocare, sfidarsi, non resta che allenarsi. I giocatori si allenano per qualche settimana e poi si preparano a concludere il campionato reale, giocando quello virtuale. Le partite le trasmettono in TV, come da accordi televisivi, e tanti saluti. Lo stesso discorso si potrebbe fare per le altre categorie. Si creano campionati virtuali.
Si dirà, non ci resta che il calcio virtuale. Sempre meglio che niente. Forse meglio il niente?

In una società dove la tecnologia sta cercando di colmare le distanze, qualche domanda comunque bisognerebbe farsela. Una provocazione. Va detto però che il calcio virtuale al momento è l'unico aggancio che è rimasto al calcio reale, è lì che puoi in un certo qual modo vivere alcune emozioni che il calcio ti regala.
Ed è quello che stanno facendo milioni di videogiocatori in tutto il mondo.  Lo facevano prima, lo facevano durante e lo stanno facendo soprattutto ora, che il calcio reale è in quarantena.