Il Milan aveva un solo risultato a disposizione, nella partita giocata ieri sera contro il Bologna allenato dal "grande ex" Sinisa Mihajlovic: vincere. L'entusiasmante 5 a 1 finale, porta il Milan, in attesa della sfida di oggi fra Roma e Inter, al sesto posto ad un solo punto dalla squadra capitolina allenata da Mister Fonseca e alla quasi certa qualificazione all'Europa League, avendo otto punti di vantaggio sul Sassuolo, nostro prossimo  avversario e undici sul Verona. Sono molte le indicazioni avute dall'incontro di ieri sera e tutte positive. Iniziamo dal constatare che dalla ripresa del campionato il Milan ha sempre trovato la via gol, arrivando a quota 25, in otto partite e, cosa ancora più importante, portando alla marcatura un numero sempre crescente di giocatori. Contro il Bologna segnano cinque marcatori diversi con Bennacer e Calabria che realizzano il loro primo gol stagionale. Un dato non secondario poichè lo scorso anno e l'inizio di questo le difficoltà maggiori erano proprio inerenti la costruzione e finalizzazione delle azioni. Otto incontri, sei vittorie e due pareggi, con gli ultimi quattro incontri, in soli dodici giorni e poi si potrà stilare un bilancio definitivo.

La cosa che entusiasma maggiormente è l'approccio alla partita, con una determinazione e un pressing che non vedevamo da anni, senza quei timori reverenziali a cui eravamo abituati anche contro formazioni, sulla carta più deboli, con una voglia di imporre il proprio gioco e una convinzione che evidenzia il desiderio di volersi portare in vantaggio il prima possibile. Diciamo subito per far felici i denigratori di Pioli, che tanto, anche se vincesse anche le ultime quattro partite, resteranno convinti delle proprie ragioni, che questo è un "campionato particolare", oppure che il Bologna non è certamente il Real Madrid, tanto per fare un riferimento ad un'altra notte e squadra a cui il Milan rifilò cinque gol, ma resta il fatto che correre e giocare bisogna lo stesso, che le vittorie valgono tre punti e che il Bologna aveva vinto sette partite in trasferta, l'ultima contro l'Inter solo pochi giorni fa.

Anche se ogni giorno si parla di mercato, con moltissimi giocatori accostati al Milan e dell'arrivo del "nuovo professore" Ralf Rangnick, noi Milanisti dobbiamo essere contenti di quanto sia migliorata la squadra. Certamente l'entusiasmo che oggi coinvolge tutto il gruppo ha una importanza notevole nel riuscire ad ottenere risultati che ad inizio stagione sembravano proibitivi.
In ambito sportivo si dice spesso: "vincere, insegna a vincere", poichè è attraverso la presa di conoscenza delle proprie forze, singole e di gruppo, che si possono ottenere risultati apparentemente impossibili.
Oggi la nostra squadra ha trovato molte certezze, gioca a mente libera, senza freni e di ciò ne beneficia sia l'aspetto atletico, correndo di più e meglio, sia l'aspetto tattico, con giocate più veloci e qualitativamente più efficaci. La presenza di Ibra è trascinante, poco importa se si muove poco o se eccede nel lamentarsi con i compagni, perchè la squadra ha fiducia di lui, convinta che li farà vincere. Sostituirlo non sarà facile, non tanto sotto l'aspetto tattico, ma proprio come leader e trascinatore che è riuscito ad ottenere il massimo da tutti. L'esempio più evidente è Chalanoglu, al Milan già da tre stagioni, ma che solo adesso inizia a dimostrare il suo vero valore e l'amicizia sbocciata con lo svedese non è cosa da sottovalutare.

Non è ancora il momento di guardare avanti ed è superfluo avere i rimpianti per una stagione iniziata malissimo, dove sono convinto che più che la mancanza di risultati ottenuti da Giampaolo sia stata una preparazione atletica non adeguata a rovinare questo campionato che affrontavamo con ben altre aspettative, seppur forse troppo ottimistiche. L'interruzione per la pandemia ha consentito a Mister Pioli e al suo Staff di apportare molti miglioramenti e specialmente di regalarci questo finale così entusiasmante.
Le prossime due partite saranno contro il Sassuolo e l'Atalanta. Due test difficili che potranno dare altre indicazioni molto importanti.

Nell'augurarvi una BUONA DOMENICA, vi lascio sulle note di una vecchia canzone cantata da Wilma De Angelis, che tanto bene si abbina a questo nostro momento sportivo: "Che sarà, sarà" il ritornello? ... Nessuno saper saprà.