Il Milan, grazie ad uno splendido gol di testa, di Olivier Giroud, batte il Torino di Mister Juric e riprende la sua corsa alla conquista della qualificazione Champions, dopo tre bruttissime e demoralizzanti sconfitte.

Questa importantissima vittoria, fondamentale per ridare a tutto il gruppo quell'autostima che, specialmente nel primo tempo, ha mostrato quanto stesse mancando, pesando sulle gambe e sulle teste di troppi giocatori, serve non solo per ripartire con più serenità e convinzione, ma specialmente per delineare un percorso chiaro e definito, poichè la stagione è ancora lunga e potrebbe servire a Mister Pioli e Maldini, anche in proiezione futura. Non bisogna infatti dimenticare che tra prestiti e giocatori a fine contratto saranno in molti a liberare gli armadietti di Milanello e precisamente : Tatarusanu, Mirante, Bakajoko, Ibra, Dest, Diaz e Vrancks, oltre ad eventuali cessioni...
Nella vittoria contro un bel Torino, tonico e ordinato, è fin troppo facile evidenziare le cose positive e quelle negative, i pregi e i difetti dei singoli e del collettivo, ma specialmente di colui che ha portato la squadra in questa situazione e ora cerca la via di uscita: Mister Pioli. Ecco perchè, pur nella gioia per la vittoria, mi viene spontaneo analizzare tutte quelle contro indicazioni, tecniche e tattiche, che indicano la fragilità di questo nuovo progetto proposto dall'allenatore milanista.

Lo scorso anno, Mister Pioli, aveva proposto un modulo, perfetto per i giocatori a sua disposizione. Aveva disegnato soluzioni specifiche, come Leao sempre molto largo, Theo ad entrare nel campo, Kessie polivalente, Tonali ad allargarsi e moltissime altre. Confortato da una condizione fisica eccellente e dal morale altissimo, l'allenatore nato a Parma, aveva proposto un calcio a tutto a campo, imitando, parole sue, il basket.                       Un calcio troppo dispendioso di energie ed infatti erano stati in molti a segnalare che serviva una correzione poichè sarebbe stato impossibile tenere quei ritmi. Lo scudetto ha minato ulteriormente la possibilità di apportare correttivi e pur con giocatori diversi, con meno voglia di sacrificarsi e avversari ormai consapevoli delle contro mosse da adottare, il Milan si è, settimana dopo settimana, incartato su se stesso con un modulo non più attuabile. Il Mondiale ha poi posato la più classica delle ciliegine sulla torta, restituendo al Milan, tre fra i giocatori più importanti della squadra, Theo, Leao e Giroud, fuori condizione fisica e svuotati mentalmente.

Non bastasse ciò, Mister Pioli, ha voluto insistere su giocatori che per quanto a noi tifosi, apparissero impresentabili, ha ritenuto più funzionali di altri e mi riferisco a Calabria, Kjaer, Krunic e Messias, con trottolino Diaz quale jolly a sorpesa. Nel tentativo di salvare il salvabile, dopo l'infausto esperimento del derby, con un 532, in memoria di quel calcio, palla lunga e pedalare, ormai smarrito anche nei campi di periferia, l'allenatore ha virato su un 3 4 1 2 che per quanto logico, ieri sera ha mostrato tutte le sue problematiche nell'adattamento di interpreti che da due anni giocavano in tutt'altro modo. Una premessa è d'obbligo, personalmente sono mesi che spingo per un 4 3 1 2, nel tentativo di collocare in modo stabile il talento belga CDK, ma è fin troppo evidente e lo si è visto anche contro il Torino che Leao come seconda punta, dentro al campo, perde gran parte delle sue qualità.

Tornando alla vittoria contro la squadra granata, come si fa a non evidenziare che Thiaw, che aveva giocato solo due partite da titolare, contro Cremonese e Fiorentina, è certamente più affidabile di Kjaer o Gabbia? Questo non è uno sbaglio, è un suicidio. Kjaer visto ieri sera mi ha fatto tenerezza, non tanto nella scivolata che poteva procurare il vantaggio del Torino, ma sui due palloni che ha preferito mettere a lato invece di provare a giocarli.
Allora mi chiedo: ma veramente Pobega e Vrancks sono peggio del Krunic visto ieri sera? Mi è difficile crederlo. Eppure ieri ho visto dei movimenti dei singoli, che non si addicono ad una squadra in evidente difficoltà ed alla ricerca di certezze. Vorrei capire cosa serve allargare Tonali sulle fasce, specialmente considerato il fatto che abbiamo problemi di palleggio e se perde la palla Diaz si crea una autostrada verso la porta. Il calcio si può anche interpretare in modo semplice, non è obbligatorio inventarsi chi sa quale soluzione. Già riuscire a mettere in campo i giocatori migliori, dove possono rendere meglio, sarebbe un trionfo. Perchè per vincere le partite il modo è sempre lo stesso da quando si è giocata la prima partita e cioè, fare un gol in più degli avversari.

Nessuna formazione al mondo può permettersi di schierare undici Campioni, già avere tre o quattro giocatori, sopra la media è un bel vantaggio, specialmente nel campionato italiano, se poi due di questi sono il portiere e l'attaccante, ecco che vincere le partite diventa più facile e Giroud ieri sera lo ha dimostrato. Il cross di Theo è stato perfetto, ma non sono in molti a girare la palla in rette con quella forza e precisione. 
La vittoria contro il Torino inorgoglisce proprio per la consapevolezza di tutti i limiti che ha il Nostro Milan, per le scelte dell'allenatore, tattiche e di uomini, di difficile comprensione e per la passione che San Siro, sempre pieno, riversa sulla squadra.
Quindi consapevoli che l'allenatore non potrà essere cambiato, come confermato da Maldini nel pre partita, l'augurio è che si possano cambiare almeno le maglie da gioco, poichè quella verde indossata anche ieri è inguardabile.
FORZA MILAN.

.