Sgombriamo subito il campo dal Romanticismo, dal tifo di una volta, dalle Bandiere, etc...
Fuori i palloni gonfiati, via le dichiarazioni d'amore precotte e precompilate "ho sempre tifato Milan fin da piccolo...". Stop. Siamo il MILAN.
Siete al MILAN. E ci siete in uno dei periodi più terribili degli ultimi 50 anni dell'umanità.
Oppure pensate di essere fuori dal mondo e che le disgrazie di chi non sa come farà a passare l'inverno (milanista o no) non possano a effetto domino ricadere anche su di voi?
Questo mio contributo neanche dovrebbe esistere. La questione milionaria dei contratti e degli squali procuratori sbranatori dell'amore calcistico di chi vi sostiene ogni domenica, nella buona e nella cattiva sorte, nella gioia e nel dolore, neanche dovrebbe apparire sul giornalino della metro.
Dovreste provare una VERGOGNA PREVENTIVA a giocare questo minuetto da signorine viziate. Non si tratta del sindacalismo di uno stipendio da metalmeccanico, né di 100 euro in più che cambiano la vita a una famiglia di 4 persone, con due figli tifosi e con una madre tifosa a carico. Si tratta di milioni di euro, miliardi delle vecchie lire. Cosa vi passa per la testa, giovani viziati? Ma lo vedete il mondo intorno a voi o no? Avete mai comprato un panino fuori da San Siro, che facendo i conti per un operaio con due figli costa quanto mezza giornata di lavoro?

Ecco, non aggiungo altro. Non conoscete il prezzo di un chilo di pane, perché non avete mai conosciuto la "vergogna". Leao, Bennacer o chi dopo di loro: 4, 6 milioni l'anno più bonus e storcete il naso?
Via dal MILAN, meglio lottare per un posto in Serie A che avere ambizioni da scudetto con mercenari così, fuori dal mondo e fuori dai tempi.
Vi prendiamo a scapaccioni virtuali, noi, quelli che sanno quanto costa un panino e una birra fuori da San Siro.