Il Milan non esiste, la squadra non esiste, l’allenatore non esiste, la società non esiste. Il disastro odierno con la Fiorentina certifica che la squadra non solo non segue l’allenatore, ma nemmeno si considera un collettivo. È una banda male assortita, senza idee, senza grinta, senza classe, senza ...

In questi casi l’unica soluzione minima è un cambio d’allenatore, ma onestamente tutta la squadra (o quasi) meriterebbe non la panchina ma la tribuna. Si salva solo Leao e un poco forse  Romagnoli e Duarte. Disastroso Calahanoglu che regala due goal, disastroso Suso. Senza tecnica Piatek. Theo Hernandez peggio di Rodriguez e Bennacer peggio di Biglia. Calabria che non fa un cros decente. Musacchio da mettere in ginocchio sui ceci. E non ha senso neanche perdersi sul primo cambio. Vuoi mettere Krunic? Ha senso ma con una squadra che corre meglio togliere il camminatore Suso e l’inutile Calah. E nemmeno ha senso discutere sul perché neanche un minimo di tourn over.

Ci si rende conto che giocando (o meglio non giocando) in questo modo l’obiettivo diventa salvarsi?
Una cosa che poi non capisco è come questa squadra in campo cammini. Ma che preparazione è stata fatta? La squadra più giovane del campionato che non riesce a contenere un 36enne come Ribery alla sua terza partita in sette giorni?

Pensavo, speravo, che Giampaolo ripetesse la storia di Sacchi. Questa mattina un atalantino mi diceva di avere pazienza. Ma Gasperini all’inizio non maturava risultati, ma si capiva che la squadra lo seguiva, come lo seguiva la dirigenza.

Ma qual è la dirigenza del Milan? Come vi può essere un rapporto speciale con la squadra quando l’hai quasi messa tutta sul mercato ma hai dovuto tenertela per mancanza di offerte Suso, Rodriguez! Borini, Castillejo, Kessie, Biglia?  Hai in pratica detto a Conti che forse poteva maturare altrove e non lo fai mai giocare? E a Paquetà gli dici di snaturarsi? 

E forse la dirigenza oggi si dovrebbe chiedere perché non si è tenuto Zapata che specie in velocità e 10 volte meglio di Musacchio, e perché si è regalato Cutrone e perché non si è rinnovato il contratto ad Abate che poteva essere utile nello spogliatoio. 

Ripeto, io non amo i cambi in corsa dell’allenatore, ma quando si vede che l’allenatore non ha in pugno la squadra non vi sono altre strade. Anche se non vedo grandi soluzioni sulla piazza.
Certi che né Allegri né Spalletti né Gattuso accetterebbero l’incarico, rimangono alcuni collaudati capaci di gestire il quotidiano, ma che raramente fanno fuochi d'artificio, come Donadoni o Pioli. 

Adesso, nel mezzo della selva oscura che la dritta via è smarrita, speriamo che si accenda la luce e si attivi la bussola alla dirigenza.