Marco Giampaolo è un allenatore considerato da tutti preparato e di livello. Fra tutti i nomi circolati, ad eccezione di Conte e Sarri, era il mio preferito. Se però quello che emerge da stampa e siti d'informazione risultasse vero, avrei alcune riserve e riflessioni da proporvi. Giampaolo deve abbandonare la copertina di Linus rappresentata da giocatori che ha allenato alla Sampdoria. Le ragioni sono svariate. Il Milan non può svenarsi per un difensore come Andersen, essendo il reparto arretrato quello più completo. A mio avviso basterebbe riconfermare Zapata, la cui cacciata risulta inspiegabile, e un nuovo terzino destro, in modo da poter vendere Calabria per fare mercato e realizzare una plusvalenza in ottica FFP. Questa posizione di Giampaolo inoltre denota un'insicurezza di fondo.

Il nuovo allenatore vorrebbe portarsi dietro qualche fedelissimo per accorciare la fase didattica di apprendimento del nuovo modulo. Beh, francamente faccio fatica ad immaginare che Romagnoli, Paquetà, Piatek e speriamo Sensi, ossia l'asse centrale della squadra, abbia difficoltà di apprendimento tali da giustificare ingressi costosi di giocatori da una squadra che ha fatto meno punti del Milan. La squadra dell'anno scorso, incompleta negli uomini per il modulo di Gattuso, è comunque arrivata a 10 minuti dalla qualificazione in Champions. Leonardo ha meriti per aver acquistato Paquetà e Piatek a prezzi ragionevoli in considerazione del valore dei giocatori, ma sarebbero bastati Sansone e Soriano per andare in Champions. Un'ala ed un centrocampista in grado di garantire qualche gol in più di chi ha giocato in quei ruoli.

Quindi calma e gesso. Si forniscano a Giampaolo i giocatori adatti al suo modulo. Le priorità, stanti i giocatori attuali, sono la seconda punta e il regista, da finanziare tramite prestiti e cessioni di: Suso, Castillejo, Silva. Caro Marco, togliti di dosso la copertina di Linus perché San Siro sente subito l'odore dei timorosi ed è una di quelle cose che non perdona. Noi milanisti sopportiamo i mediocri ma non i pusillanimi.