Sarebbe stato decisamente peggio se l'Inter avesse passato il turno di Europa League.
Nel novembre del 1983, infatti, l'Inter di Gigi Radice era apparsa in chiara crisi fino alla domenica prima di quella del derby, mentre il Milan di Ilario Castagner aveva regolato facilmente la pratica Lazio a San Siro per 4-1. Poi nel ritorno di Coppa UEFA i nerazzurri rimontarono, sul campo neutro di Bari, il 2-0 subito all'andata dagli olandesi del Groeningen, vincendo per 5-1. Sulle ali dell'entusiasmo l'Inter si trasformò e 4 giorni dopo vinse il derby per 2-0. Nell'occasione il simpaticissimo (e tuttavia negato per il calcio) Luther Blisset sbagliò un gol a porta spalancata, scatenando l'ironia del milanista Tognazzi che affermò: "Potevano acquistare me, visto che costavo meno".

Temevo quindi che l'Inter passasse il turno di Europa League e il conseguente entusiasmo, anche perché i nerazzurri avrebbero potuto vantarsi di aver lasciato i rossoneri a 4 partite di distanza, in quella serata in cui il Milan di Gattuso giocò al Pireo una partita da manuale del calcio: "Come essere eliminati da una squadra meno forte e potendosi permettere di perdere con un gol di scarto". 

Eppure, se i rossoneri dovessero comportarsi da fessi, tale eliminazione dell'Inter potrebbe rivelarsi anch'essa un pericoloso boomerang. Leggo infatti dichiarazioni, come quella di Calabria, secondo il quale il Milan cercherà di dare il colpo di grazia all'inter. Comprensibile entusiasmo giovanile, ma scriteriato, in quanto il colpo di grazia non lo può dare una squadra che si è squagliata con l'Olympiakos e ha un solo punto di vantaggio sui cugini milanesi nella corsa alla Champions League.

Mi sembra, se non altro, che Gattuso sia invece cosciente delle insidie insite in questa stracittadina. E' uno strano allenatore, difeso quando va criticato e criticato quando va lodato, ma non dà l'aria di essersi fatto prendere da facilissimi entusiasmi. Sarà suo il compito di caricare e non... stracaricare i suoi uomini, perché scendano in campo convinti della propria forza, ma consci anche della pericolosità dell'avversario.

Dal canto suo, Berlusconi, sempre pronto a complicare le cose semplici in casa rossonera, ha affermato che con Suso dietro 2 punte, il Milan farebbe sfracelli. E' un'uscita infelice prima di un match delicato come un derby e se la sarebbe dovuta risparmiare, anche perché è improbabile che Gattuso opti per una tale scelta tattica. Così Re Silvio rischia di creare diffidenza e malumore nei tifosi, prima ancora che i rossoneri scendano in campo. La cosa si potrebbe, comunque, fare dopo, anche per rendere più imprevedibile la squadra rossonera, con Paquetà o Cutrone (se qualcuno la finisce con questa ripicca demenziale nei confronti del ragazzo) in appoggio a Piatek.

Fino a domenica sera, tuttavia, non seminiamo dubbi e zizzania. ma lasciamo che Gattuso decida in pace come giocarsi le carte che ha in mano.