Il Milan ha paura di vincere. Proprio così. E non è una mentalità da MilanLa partita contro l'Atalanta , finita 2 a 2, è stata percepita quasi come se fosse una sconfitta. Sono due punti persi e non un punto guadagnato. C'è profondo rammarico e stanchezza perchè questo non è il Milan che tutti conosciamo. Queste gare il Milan le deve vincere in maniera netta. Questo Milan non domina, non chiude le partite, ha delle pause durante l'arco della gara, pause di concentrazione, errori individuali, di lettura dell'azione, errori di giocate, di distrazione. Questo non può essere il Milan. Nella maniera più assoluta. Un Milan che quando va in vantaggio, essendo una grande, dovrebbe chiuderle certe partite, o in alternativa non farsi raggiungere. Una grande squadra contro una signora squadra come l'Atalanta di Gian Piero Gasperini, certe partite le deve vincere, anche 1 a 0, e anche se sono gare ostiche. Amen.

Io personalmente da supporter rossonero sono stanco di vedere una squadra che sembra che abbia quasi paura. Con tutto il rispetto dell'avversario, ma il Milan ha un problema con la squadre medie e piccole. Le soffre. Ed è una questione di mentalità. Non credo che le sottovaluti perchè si dimostrerebbe una squadra estremamente immatura, ma, cari lettori e care lettrici, il Milan ha un problema con le squadre medio-piccole, e ormai, è dal primo anno Montelliano che va avanti questa storia. Passano le annate sportive ma il problema è sempre quello. Ed è sempre lo stesso.

Senza parlare delle scelte sbagliate operate da Gattuso per quanto riguarda le sostituzioni. Calabria ha gioca una buona partita nella fase offensiva e una brutta partita, una prestazione negativa nella fase difensiva. Si è perso il Papu Gomez nell'azione che ha portato il capitano argentino dei bergamaschi ad andare a segno. Gattuso ha deciso di inserire Abate al suo posto, che non ha fatto bene. Abate non è da Milan e non capisco come sia possibile che Gattuso lo tenga ancora in considerazione. Quando è così, visto che Abate non è presentabile, si può lanciare Bellanova, spostare Musacchio a destra e inserire un altro centrale difensivo a fianco del capitano Alessio Romagnoli, ma non puoi andare a sostituire un elemento che nella fase difensiva oggi non era in giornata di grazia, per mettere un elemento che non può portare migliorie alla squadra. Per non parlare, o meglio, scrivere, degli esterni offensivi, che sono prevedibili, vanno sempre lineari, dritti, mai una volta che fanno uno strappo, convergono, vanno dentro l'area, vanno per vie centrali, anche per dare più supporto ad Higuain. Così si rischia di essere troppo prevedibili, troppo scontati. 

La cosa che delude principalmente è che questa squadra ha un grosso potenziale, quando Gattuso dice che la squadra c'è, dice la verità. La squadra sta cominciando a carburare definitivamente, apprende le disposizioni del suo coach. E' come se fosse sopra le montagne russe, va su e giù, ma su ci riesce ad andare. Bisogna che si acquisica più equilibrio e continuità di risultati. Che non soffra di vertigini (come chi scrive) e che sappia stare tranquillamente in alto, consapevole della propria grandezza. Il Milan, anche contro l'Atalanta, ha fatto errori stupidi, di giocate individuali non dovuti ad una incapacità tecnica, ma dovuti ad una mancanza di lucidità, ad una stanchezza che porta ad una mancanza di concentrazione. E' principalmente un problema di mentalità, di testa, non di gambe. Certi errori il Milan e i calciatori che si rendono protagonisti di questi errori tecnici, smetterà di farli quando si riacquisirà la giusta mentalità e la giusta consapevolezza nei propri mezzi. E' principalmente una questione di testa e di concentrazione. Contro l'Atalanta si salvano Higuain, autore del gol, Bonaventura, autore dell'altro gol rossonero, e Suso, autore di due assist. Stop. Non è che tutti abbiano avuto una prestazione insufficiente, Ricardo Rodriguez, per esempio, ha salvato un gol sulla linea, però siamo il Milan, è giusto iniziare a pretendere di più. Il Milan non deve perdere più punti con le medio piccole e soprattutto deve vincere in maniera netta. Con più forza. Con risultati più larghi, anche per acquisire maggiore sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi.

In molti chiederanno la testa di Gattuso. Chi scrive non rientra in questa categoria. La società non può essere contenta di questi risultati, di questi approcci e di come il Milan sta gestendo le partite, sicuramente l'azienda sportiva calcistica Ac Milan ha un modo di valutare le cose in maniera più pragmatica e meno romantica, come è giusto che sia, rispetto a qualche tifoso magari particolarmente affezionato a Gattuso, come chi scrive, ed è palese che se non ci sarà una svolta immediata, la guida tecnica del Milan è destinata a cambiare, tuttavia, mi chiedo se Gattuso sia certo che la squadra lo segua ancora e se hanno totale fiducia in lui. La squadra crede in lui? Lo considera il giusto leader tecnico in panchina? Rino metterebbe la mano sul fuoco sul fatto che la squadra è con lui? Se la squadra è davvero con lui, la svolta positiva è dietro l'angolo. Altrimenti, lo accantoniamo per un altro coach. Per citare e parafrasare un film con Bud Spencer e Terence Hill dal titolo "Altrimenti ci arrabbiamo", la svolta positiva deve arrivare subito caro Rino, altrimenti ci salutiamo.

MILAN-ATALANTA 2 A 2 (2'HIGUAIN (MI), 54'A.GOMEZ (AT),61' BONAVENTURA(MI), 91' E.RIGONI (AT))