Il Milan che batte la Fiorentina, trova qualcosa in più nonostante abbia tanto in meno: Ibrahimovic. Nessuno come lui ha inciso tanto in questo scorcio di stagione.
Eppure ieri la squadra ha dato il 110% per supplire alla sua assenza, trovando 2 gol e sbagliandone altrettanti (rigore sbagliato e palo). Alla Fiorentina - al completo - rimane un palo e un super parata di Donnarumma su Ribery. Troppo poco per impensierire una squadra che tutti i suoi detrattori vorrebbero Ibra-Dipendente. Intendiamoci, con lo svedese in attacco il Milan è un'altra cosa, ma anche "questa cosa" non è affatto male. I reparti sono compatti, si corre, si riparte, insomma come piace a noi tifosi si suda parecchio.

Al contrario abbiamo visto come le altre senza il loro uomo di punta fatichino a mantenere certi standard. La Juve di Pirlo al momento è solo Ronaldo, mentre l'inter è da rivedere con una squadra meno kamikaze del Sassuolo. Il Milan ha fatto più punti di quello del record precedente targato Ancelotti, eppure per spirito di sacrificio ricorda molto quello di Zaccheroni. Tuttavia parlare di scudetto ad un gruppo così giovane è non solo prematuro, ma anche altamente dannoso. Fortuna che in panchina abbiamo Pioli, che non manda messaggi minacciosi a destra e a manca come il suo dirimpettaio nerazzurro e ha il polso dello spogliatoio, al contrario di chi l'ha preceduto.
Pioli ha creato una squadra, intorno ad una mentalità, ad un anima e i risultati l'hanno cementificata. Basta guardare Kjaer, Salesmaker, Calabria Kessie per capire che il Milan vuole vincere con o senza Ibra.