A me sembra evidente che o chi ruota intorno al mondo rossonero è diventato matto oppure sta tentando la c.d. strategia del pazzo, quantomeno per evitare di restare fuori dall'Europa League. Un po' di giorni fa è trapelata la notizia che il CDA rossonero sarebbe spaccato: gli italiani contro i cinesi. Ora, credo che non ci sia resi conto dell'enormità di tale notizia. Infatti, sia che si voglia considerare gli amministratori come lavoratori autonomi sia che li si consideri collaboratori parasubordinati, di certo hanno un committente: la società. E dal momento che il Milan dovrebbe essere interamente nelle mani di YongHong Li, sono le azioni di costui che hanno scelto gli amministratori. Perché una delle mani (gli italiani) dovrebbe cercare di colpire la testa (YongHong Li) e l'altra (i membri cinesi del CDA)? Se la voce fosse vera, potrebbe essere spiegata solo pensando che YongHong Li non sia il vero, o comunque il solo, proprietario del Milan. Non credo che ciò rassicuri i vertici UEFA.

Ma Elliott, il Grande Padre Bianco che sta a Washington e protegge i Pellerossoneri (c'è anche qualche allegro buontempone che, senza un minimo di buon gusto, presenta le cose in questa fantasiosa versione...) si starebbe preparando a saltare sul carro milanista e ad affidarne la leadership a Maldini, nome prestigioso che dovrebbe rassicurare la UEFA. No, contrordine, il grintoso e rampante YongHong Li, si sta battendo come un leone per mantenere la proprietà del Milan e condurre i rossoneri verso luminosi e prestigiosi traguardi. Arriva in segreto a Milano, s'abboffa di pesce (non lo invidio, perché io non ne sopporto neanche l'odore) e incontra Fassone (che dovrebbe essere uno dei membri del CDA a lui ostile...) per rifinanziare il debito di ForzaMilandaidaidaicomeseiforte Luxembourg. Ma se la UEFA è ostile al Milan proprio perché ha un proprietario che va avanti a debiti! Oh, ma che ci stiamo a raccontare? Come ho scritto sopra. quest'accozzaglia di notizie fra l'improbabile e il fantasioso può essere spiegata solo come uno scoppio di follia collettiva o come un tentativo di attuare la strategia del pazzo, quella che consiste nel mettere in atto azioni senza senso per disorientare il nemico e non dargli punti di riferimento.

Ma siete sicuri che i vertici UEFA ci caschino? Non dovesse accadere, avrebbero poco effetto le motivazioni difensive del Milan: meriti dell'attuale management, perché non colpevole dell'attuale indebitamento (ma i 220 milioni dell'estate scorsa chi li ha accumulati? Zardoronz?), uguaglianza di trattamento con le altre società (ma queste avevano una situazione societaria chiara), il fatto che la sanzione sia causata da un processo alle intenzioni (quali intenzioni? Le difficoltà finanziarie di Li sono attuali). Certo non aiutano neppure le continue notizie su strane relazioni fra Italia, paradisi fiscali e Cina. Sono cose giuridicamente non rilevanti fino a che non vengono provate in giudizio, ma in UEFA i ragionamenti sono molto politici. E la decisione, quale che sia, sarà politica, ma non so se Fassone lo abbia capito.