E' arrivata la sentenza della Uefa. Cominciamo con il dire che non era scritta in maniera comprensibile ai più. Sembrava scritta in Klingon. Comunque alla fine di tutto ciò, questa sentenza, scritta in burocratese, come mi è stato spiegato da gente che ne sa molto più di me, sentenziava che il Milan è stato squalificato dall'Europa un solo anno da scontare nelle prossime due stagioni. Così è comprensibile ai più.

Il Milan viene squalificato per il mancato rispetto delle normative del FFP relative alle annate 2014-2017, gestione Fininvest di Silvio Berlusconi. Sono 120 mln di passivo avute nelle stagioni 2014-2015, 2015-2016, e 2016-2017. Per queste tre annate il Milan è stato punito. Sarebbero 40 milioni annuali facendo una media. Milan che quest'anno ha migliorato il suo passivo da -90 a -75, ha incassato 20 mln in più e ha abbattuto i costi di 6 mln. Inoltre l'azionista di maggioranza ha versato 88 mln di euro di aumenti di capitale (non prestiti alla Thohir o alla maniera del gruppo Suning). La sentenza è una sentenza pretestuosa volta a colpire Yonghong Lì. La figura di questo prestanome e collettore di capitali non è gradita ai vertici del calcio europeo.

A noi milanisti va anche bene questo perchè si obbliga così Yonghong Li a cedere il club. Finchè c'è Elliott c'è speranza, nel senso che il fondo statunitense, che ha in pegno le azioni del Milan a fronte del prestito concesso a Yonghong Lì, non permetterà la svalutazione dell'asset Milan, poichè se Lì non dovesse restituitre i 380 mln al netto degli interessi al fondo statunitense, quest'ultimo diventerebbe proprietario del Milan per poi doverlo rivendere e quindi mantenerlo appetibile sul mercato mantendendo i migliori asset in pancia all'Ac Milan che sono appunto i calciatori. Secondo alcune fonti, il fondo Elliott avrebbe già un accordo con Stephen Ross per la cessione del Milan. News più volte e in tempi non sospetti riportata e caldeggiata da chi scrive.

Il Milan può fare e farà ricorso al Tas di Losanna per annullare questa ingiusta sentenza. Al Tas di Losanna, se il Milan si presenta con il nuovo patron, chiunque sia, da Rocco Commisso ai Ricketts fino agli Arabi, il Milan vince il ricorso e fa l'Europa league. Sicuro al 100%. Perchè il vero problema è la solidità della proprietà. 

A livello di Tas Yonghong Li ha fatto un errore clamoroso: Non versare i 32 mln di euro dell'ultimo aumento di capitale. Li ha dovuti versare il fondo Elliott. Il problema è che la Uefa non vuole nè prestanomi e nemmeno fondi speculativi nel calcio. Certo, non è stato approvata nessuna norma in tal senso, ma si sa, alla Uefa se la cantano e se la suonano come e quando vogliono e cambiano o aggiungono regole a loro piacimento.Il Milan ha la proprietà divisa tra un prestanome e un fondo speculativo: Tombola! Ce li abbiamo tutti noi. Il Tas, che dovrebbe dare ragione al Milan, tuttavia per il fatto che Lì non ha versato i 32 mln può seguire la linea della Uefa e sposare le sue motivazioni. C'è scritto mancato rispetto FFP dal 2014/2017, si legge non vogliamo Yonghong Li in sella al Milan. Non vogliamo simili soggetti, che fanno da prestanome. Il bersaglio non è il Milan ma è Lì.  E il fatto che non abbia versato i 32 mln in tempo può far dire a quelli del Tas che Lì non è in grado di sostenere economicamente il Milan nonostante le spese ingenti sostenute nel Milan e per il Milan.

Lì non riuscirà a restituire i 380 mln al netto degli interessi al Fondo Elliott per Ottobre. Due sono le cose: O vende subito il Milan prima del giudizio del Tas e prima del 10 luglio, giorni ultimo per restituire i 32 mln al fondo Elliott sennò quest'ultimo diventa in anticipo il nuovo patron del Milan, oppure compra tempo restituendo i 32 mln in tempo per poi avere tempo fino a Ottobre per vendere il Milan a condizioni migliori. Tuttavia sarebbe sconveniente. Con la scadenza dei 380 mln di euro che incombe, un imprenditore aspetta che il Milan finisca ad Elliott. Se finisce ad Elliott a Lì restano solo le briciole. Elliott potrebbe vendere il Milan a Stephen Ross anche a 380 mln di euro. E recupera i soldi che ha prestato. E Lì perde tutto. Se lo vende subito, entro una settimana, Lì recupera quasi tutto quello che ha investito. Se è competente, è lecito pensare che il Milan entro 7-10 gg verrà venduto. Un Milan senza coppe e un Milan che ha meno valore. E questo a Elliott, creditore, non sta bene. Per cui Paul Singer non permetterà il depauperamento della rosa e l'indebolimento di essa vendendo i migliori asset in pancia, ovvero i migliori calciatori e Lì dovrà fare di necessità virtù facendo una corsa contro il tempo per vendere il Milan prima che finisca ad Elliott, perchè se non vende subito, il Milan finisce a Elliott. Ripeto, non riuscirà a rimborsare i 380 mln che deve, al netto degli interessi, al fondo americano. Deve vendere, perchè a tirare troppo la corda prima o poi si spezza e questa corda è di Elliott, che non gradirebbe affatto che si spezzasse...

E comunque, per concludere, questo caos si risolverà a breve, non oltre ottobre, ma probabilmente anche entro 7/10 gg, ed è stato creato da chi non c'è piu alla guida del Milan. "Lascerò il Milan in buone mani e in mani che ne garantiscano un futuro da protagonista", le ultime parole famose. Sì, protagonisti ci siamo, ma alla Uefa e al Tas. Ma il Milan deve essere protagonista nel calciomercato e in campo. E' la sua storia che lo pretende. E a breve tornerà ad essere così. Stay tuned