Quattro calciatori provenienti dal vivaio del Milan e 4 provenienti da vivaio di squadre italiane che siano stati almeno per 3 anni, dai 15 ai 21 anni nel settore giovanile del Milan per quanto riguarda la prima opzione e nel settore giovanile di club italiani per quanto riguarda la seconda opzione.

Questo regolamento indirizzerà parzialmente le strategie del prossimo mercato del Milan. Proviamo a ragionare insieme: il Milan perderà Romagnoli, vivaio di un club italiano a parametro zero, in procinto di andare alla Lazio. Poi perderà Kessié, che andrà al Barcellona, che è sì ivoriano ma cresciuto in vivai italiani, per cui ne perde due buoni per le liste dei calciatori provenienti da vivai nazionali. 
Ha Tonali e Florenzi, provenienti da vivai di squadre italiane. Su Florenzi il Milan vanta un diritto di riscatto che eserciterà. Per cui per arrivare a 4 di calciatori provenienti da vivai italiani ne mancano due. Mirante lascerà il Milan a fine stagione. Anche lui vivaio italiano. Per cui ne mancano due di calciatori cresciuti in vivai italiani.
Per il regolamento delle liste ci vogliono anche 4 calciatori provenienti dal vivaio del Milan. Abbiamo Calabria, Daniel Maldini e Gabbia. A inizio stagione c'era anche Plizzari, che a gennaio è stato girato in prestito secco al Lecce. E quindi può tornare alla base anche se è probabile che possa essere rigirato nuovamente altrove.
Il terzo portiere sarà un calciatore proveniente dal vivaio Milan, per cui sarà uno tra Plizzari o Desplanches, portiere molto interessante della primavera. Daniel Maldini e Gabbia verranno mandati in prestito. Hanno bisogno di giocare. C'è Pobega, vivaio Milan, che rientrerà alla base, per cui occuperà uno slot vivaio Milan. C'è anche Lorenzo Colombo, vivaio Milan, che sta giocando e facendo bene alla Spal, che è in prestito secco e che rientrerà alla base. Per la questione delle liste, in caso si creasse la necessità, potrebbe anche essere tenuto in rosa, ma è molto più probabile che venga mandato in prestito di nuovo. Se consideriamo terzo portiere uno tra Desplanches e Plizzari con il rientro di Pobega e la conferma di Calabria o si tiene Colombo o ne manca uno, che potrebbe anche essere un profilo che sale dalla primavera e che sia da almeno tre anni nel vivaio rossonero. E penso a Di Gesù o a Capone.
C'è il paradosso Chaka Traoré. È ivoriano, gioca nella primavera del Milan ma è arrivato questo anno in rossonero. Ha già esordito in A con il Parma ed è vivaio Parma, per cui se il Milan decidesse di promuoverlo in prima squadra, lui occuperà lo slot di vivaio di un club italiano, perché è cresciuto nel vivaio del Parma ma non vivaio Milan, perché non ha fatto tre anni di giovanili rossonero. Anche Roback, che ha esordito in Coppa Italia, non ha fatto tre anni di giovanili del Milan, ed arriva da un club svedese, per cui non occupa nessuno slot né da vivaio di un club italiano e né da vivaio Milan.

Il Milan deve per forza fare acquisti made in Italy. Se parte Ballo-Touré il terzino sinistro vice Theo Hernandez potrebbe essere uno tra Parisi dell'Empoli o Cambiaso del Genoa. Ma il Milan ha una percentuale sulla vendita di Raoul Bellanova. Florenzi che può giocare sia terzino destro che terzino sinistro indistintamente potrebbe essere il vice Theo con Bellanova, vivaio Milan, che torna in rossonero come vice Calabria. Così da avere i 4 prodotti da vivaio Milan composti da: Desplanches, Calabria, Bellanova e Pobega. Con i 4 vivaio Milan Plizzari, Gabbia, Daniel Maldini e Colombo mandati in prestito. Oppure se si opta per acquistare uno tra Parisi e Cambiaso e non Bellanova, allora si aggregherà dalla primavera in prima squadra un nuovo elemento, che può anche essere Nasti, bomber della primavera rossonera, così da avere Desplanches, Calabria, Pobega e Nasti. Anche questa ipotesi può essere plausibile.

Ipotizziamo adesso che il Milan venda Ballo-Touré, che ha mercato in Francia e in Inghilterra, e prende al suo posto uno tra Parisi e Cambiaso, vivaio Italia. Quindi avrebbe Tonali, Florenzi, Parisi o Cambiaso. Ne mancherebbe uno, per arrivare a 4 di calciatori provenienti da vivai nazionali. Ne può avere anche di più di 4 dal vivaio Italia o dal vivaio Milan ma non di meno perché perderebbe uno slot dalla lista dei 25 calciatori da inserire in rosa. Però per arrivare al minimo di 4, ammesso che arrivi il terzino sinistro dal vivaio italiano, ne manca uno.

Belotti, Berardi e Scamacca sono calciatori accostati insistentemente al diavolo rossonero. Il Milan cerca un esterno destro e c'è anche chi accosta al Milan Adama Traoré, colossale esterno destro spagnolo con il fisico da culturista in forza al Barcellona ma di proprietà del Wolverhampton che i blaugrana non riscatteranno e che il club inglese metterà sul mercato nuovamente. È assistito da Jorge Mendes, che è il procuratore di Leao ma anche di Renato Sanches, che può arrivare al Milan dal Lille insieme al difensore olandese Botman. Chissà che il Milan non pensi a questo esterno spagnolo. Resta comunque il fatto che gli acquisti made in Italy li deve fare.

Se il Sassuolo continua a sparare 35 mln per Berardi, richiesta folle e fuori mercato, difficilmente l'esterno italiano arriverà in rossonero. Se verrà a più miti pretese, allora per 15 mln può arrivare. Si è anche scritto di un Milan che ha offerto 45 mln per Scamacca e Berardi. Se andasse in porto, si risolverebbe il problema della liste dei 4 calciatori minimi da avere provenienti da vivai italiani.
Il Milan pare in chiusura per Origi ma strizza l'occhio anche a Belotti, che può arrivare a parametro zero dal Torino in aggiunta ad Origi ed è vivaio italiano. E anche qui, o aggregando Chaka Traoré in prima squadra o prendendo un terzino sinistro vivaio italiano, si arriverebbe ai 4 vivaio Italia necessari per le liste con Tonali e Florenzi.
Berardi a destra sarebbe un signor colpo se preso a cifre ragionevoli. Scamacca sarebbe un ottimo investimento, anche se giovane ma al Milan allenandosi tutti i giorni con big stranieri come Tomori o Theo Hernandez per esempio, o Giroud e così via, non potrà che portarlo a migliorare. Lo stesso vale per Belotti e Berardi. Ciò sarebbe anche un giovamento per la nazionale italiana. Scamacca che ha dichiarato che vuole restare a giocare in Italia.

Il discorso è che per i calciatori italiani spesso si fanno prezzi spropositati. Ho scritto prima di Berardi, che l'anno prossimo farà 28 anni, che non ha una presenza né in Champions e né in Europa League, che l'esperienza internazionale l'ha fatta solo con l'Italia, vincendo con Belotti e Florenzi un europeo, che fa discretamente se non ottimamente in Serie A con il Sassuolo ma che non è un profilo con tanta esperienza internazionale, anzi nulla per quanto riguarda quella da club.
Belotti a zero è una occasione che il Milan, indipendentemente da Origi dovrebbe cogliere. Idem Bellanova, visto che il Milan ha ancora una percentuale sulla sua cessione, per cui lo pagherebbe meno, ed è un vivaio rossonero. C'è anche l'ipotesi Pessina che può essere preso dal Milan e che quando raggiungerà le 100 presenze con la maglia dell'Atalanta frutterà al Milan ulteriori 3 mln, ma in generale, i costi dei calciatori nostrani sono gonfiati. Ed è vivaio Italia, ed è stato solo di proprietà Milan. Si sta facendo ciò che fanno gli inglesi con i propri calciatori della loro nazionalità. Solo che in Inghilterra le squadre inglesi sono ricche, considerate che l'ultima in classifica della premier league prende in diritti TV quando la prima classificata in Serie A. E qui si nota tutta la disparità e l'enorme abisso che c'è tra il calcio italiano e quello inglese, anche per la questione degli stadi.
In Italia ipervalutiamo i calciatori italiani chiedendo cifre spropositate che non hanno ragione di essere. Gli sgravi fiscali ci sono solo per i calciatori che arrivano dall'estero e questo sprona le squadre italiane, anche per una questione economica, a comprare più all'estero che in Italia.
Ben venga la regola delle liste dei calciatori provenienti dai vivai di squadre nazionali e dai propri vivai, ma si diano degli sgravi fiscali verso l'acquisto di calciatori italiani per le squadre italiane da prelevare da squadre nazionali, e probabilmente, se ci sarà anche più cura dei vivai, magari anche diminuendo la presenza di tanti stranieri presenti nelle squadre primavera, allora ci potrà essere una svolta made in Italy.

Sono certo che il mercato dei calciatori italiani è un mercato attenzionato dal Milan che senza ombra di dubbio preleverà profili nazionali, ma sono certo che non solo il Milan, ma tutti i club italiani guarderebbero meno all'estero se le regole e i prezzi che ci sono per l'acquisizione di calciatori stranieri dall'estero, ci fossero anche per l'acquisto di calciatori italiani da club italiani.
E soprattutto se i prezzi di molti calciatori italiani fossero più equilibrati e meno fuori dal mercato.