Ho abbandonato la visione di Roma - Milan al minuto 93°, quando mancava ancora qualche scampolo significativo di recupero. Di solito non lo faccio, neanche per scaramanzia, ma nel caso della partita dell'Olimpico, più che essere arrabbiato, avevo la banale sensazione che non ci fossero le condizioni per recuperare. Il Milan non ha recuperato, infatti. Ieri, comunque, stavo per scrivere alcune considerazioni sulla partita, ma ho preferito rifletterci su, per capire se erano corrette le sensazioni avute durante il match ovvero che il Milan a Roma è riuscito nell'impresa di andare sempre peggio nonostante la fortuna.

Ebbene sì, il Milan ci è riuscito! A mente fredda non mi sento di cambiare una virgola di quello che avevo pensato di scrivere ieri. 

Quando l'eccellente Theo Hernandez ha concluso in porta, il suo tiro non era probabilmente destinato a insaccarsi nella rete giallorossa. Eupalla, tuttavia, dea del calcio cantata da Gianni Brera, ha avuto compassione di quei poveri Diavoli in maglia rossonera e ha fatto sì che un gluteo romanista intercettasse la sfera e la mandasse nell'angolo più lontano, fuori portata per i guantoni dell'estremo difensore. I rossoneri, però, hanno pensato bene di suicidarsi, regalando il gol del nuovo vantaggio agli avversari. Una vera impresa, perchè non è da tutti andare sempre peggio nonostante la fortuna.

Non è stata la partita peggiore del Milan targato 2019-20,  perchè a Udine e con la Fiorentina i diavoli hanno fatto certamente peggio, ma è stato l'episodio che ha iscritto ufficialmente il Milan nella lotta per non retrocedere. Lo ha iscritto, innanzitutto, perchè la classifica è quella che è, ma anche perchè da domenica sera i tifosi sono precipitati nel pessimismo più nero e non fanno altro che stilare tabelle di marcia per la salvezza.

I tifosi sono i meno colpevoli della situazione, perchè nessuno si era illuso che Pioli fosse il famoso "uomo giusto", il saggio e pacato signore che avrebbe rimesso le cose a posto. Il 90% dei tifosi ha capito dal primo momento che Pioli è stato ingaggiato, perchè ha accettato un ingaggio modesto e di andarsene nell'ipotesi in cui la sua squadra non raggiunga almeno l'Europa League. Cercavate l'uomo dei miracoli per 1,5 milioni all'anno? Pensavate di trovare le uova delle monache, proverbialmente grosse fresche e a buon mercato?

La situazione sta armando le vedove di Gattuso, le quali non hanno ragione nel dire che i risultati attuali rivalutano Rino, facendolo diventare un tecnico di pregio. Al limite, e qui sarebbe d'accordo anche il sottoscritto, si potrebbe sostenere che prendere per prendere Giampaolo e Pioli, tanto sarebbe valso tenersi Gattuso. Questo sì. L'errore, cioè, non è stato di sostituire Rino, ma di scegliere due figure davvero inadeguate. E comunque, data la levata di scudi in favore di Gattuso, dò quasi per scontato che dopo la pausa che lo si ritrovi sulla panchina rossonera.

Il problema, come ho già avuto modo di sostenere, è che Gattuso ha potuto costruire il centrocampo sulla presenza di un catalizzatore di gioco e congelatore di palloni, che al contempo era un autentico marcantonio. Parlo di Bakayoko, il cui riscatto a 35 milioni è sembrato troppo e che noi tifosi non abbiamo difeso,  sbagliando, dopo la pubblica lite con il suo allenatore a Torino. In questa maniera il centrocampo non protegge più la difesa, nè le dà un punto di riferimento nel possesso palla. Dovrebbe farlo Biglia, sul viale del tramonto e. comunque. non paragonabile a Bakayoko quanto a presenza fisica e abilità in regia, non essendo del resto mai stato un regista, come qualche buontempone ha voluto farci credere.

Senza protezione e punti di riferimento in cabina di regia si sono visti i limiti veri, autentici, di Calabria e Conti, il cui rendimento si sta rivelando quello di due dopolavoristi. Ma stanno andando in tilt anche 2 giocatori di livello superiore come Romagnoli o Musacchio. E, comunque, tutti i reparti risultano scollegati, per cui la domanda è: può una squadra permettersi il rischio di tre sciagure come queste, di cui una, Biglia, dovrebbe svolgere il ruolo chiave di regista? Credo che la risposta sia scontata.

Quanto a Suso, pur concordando con chi afferma che non è il peggiore, faccio, però, notare che sta giocando maluccio e... per giunta nelle serate in cui è in vena. Giocando sulla fascia destra, oltretutto, rappresenta un ulteriore macigno sulle spalle quelle poverissime cose che, già di loro, sono Calabria e Conti.

Mettiamo in conto pure che la squadra non riesce seguire gli avversari, quando alzano il ritmo, segno evidente che la preparazione estiva è stata sbagliata in toto, cosa confermata dalla buona corsa di Leao (preparatosi al Rennes) e di Hernandez, che si è rotto presto e si è allenato a parte per recuperare.

Il Milan è una compagine senza birra nelle gambe, con un regista che non è un regista ed è osceno, con la fascia destra in mano a 2 sciagure e con il trequartista di fascia, Suso, incapace di inventare... ma insomma dove vorremmo andare?

La verità è che, forse, non andrebbe scomodato Gattuso, ma Sinisa Mihajlovic, che non era convinto di Suso e che fu mandato via qualche anno fa a stagione in corso. La squadra era in Europa League, nonchè in finale di Coppa Italia... traguardi entrambi persi in poche giornate grazie al sostituto, Christian Brocchi, promosso da un presidente che voleva far giocare quella squadra come il Barcellona.

Prendetela come un'opinione personale, ma forse i guai del Milan sono iniziati il giorno in cui Sinisa Mihajlovic è stato esonerato.