Per capire il futuro del Milan di Pioli è ancora presto, ma intanto possiamo analizzare le parole dette dal nuovo tecnico rossonero dopo la partita pareggiata 2-2 in casa contro il Lecce, “Ho visto tante cose positive: lo spirito, la generosità e le qualità. Altre, però, non mi sono piaciute”.  

IL LATO POSITIVO
Statisticamente il nuovo Milan di Pioli ha fatto registrare subito un buon dato alla prima con il Lecce: 573 passaggi riusciti. Solo la Juventus, con 576, ha fatto meglio. La statistica più confortante, però, riguarda i passaggi chiave, gli assist: ben 8, più di tutti nell’ultima giornata di campionato, Juventus e Udinese si sono fermate a 7. Il migliore in campo è stato indubbiamente Hakan Calhanoglu. Il turco ha calciato cinque volte, segnando un gol, colpendo un palo e suo anche l’assist a Piatek, finalmente in rete su azione. Anche se il risultato finale di certo non può essere considerato positivo per una squadra come il Milan, chi ha visto la partita domenica sera ha sicuramente notato che il nuovo corso di mister Pioli è già un passo avanti a quello precedente di Giampaolo anche sul piano del gioco e soprattutto senza mettere giocatori fuori ruolo.  

IL LATO NEGATIVO
Statistiche alla mano, però, il Milan è molto indietro nella classifica che riguarda il recupero palla e la velocità di manovra. Questi dati interessano soprattutto il centrocampo. Lucas Biglia ha più esperienza di Bennacer, ma sembra non reggere più tutti i novanta minuti, (si è visto sul gol del pareggio del Lecce a tempo scaduto) e servendo più dinamismo, l’algerino potrebbe avere una chance in futuro. Anche Conti ha lasciato molte perplessità: l’ex Atalanta non ha sfruttato l’assenza di Calabria e per lui le porte della cessione a gennaio questa volta, sembrano veramente spalancarsi.  

#SusoOut
Dopo il 2-2 con il Lecce, l’hashtag #SusoOut è diventato il primo su Twitter in Italia. Per i tifosi, lo spagnolo deve stare fuori. Dopo la partita giocata contro il Lecce e visto quanto ha inciso Suso sulla gara, (praticamente nulla) Pioli potrebbe spedirlo in panchina nella partita contro la Roma: sarebbe la prima volta in stagione. Con lo spagnolo in panchina Pioli può anche cambiare modulo e il 4-3-3 potrebbe trasformarsi in un 4-3-1-2, con Calhanoglu alle spalle di Piatek e Leao. Perché le due punte e un trequartista? Perché il portoghese “è una prima punta, per poter fare altri ruoli deve migliorare”. Parole dette da Stefano Pioli. Con le spalle al muro, Suso potrebbe essere il primo a partire (nonostante la società smentisca cessioni illustri a gennaio). La vendita dello spagnolo sarebbe una plusvalenza, ossigeno per un Milan col bilancio in rosso. E potrebbe non essere l’unico a partire. Paquetà e Donnarumma piacciono al Paris Saint Germain e soprattutto all'ex Leonardo, nuovo direttore generale del club di Parigi, Calabria non è per niente affidabile e non da sicurezza, ha già rimediato due rossi nelle prime sette gare.  

MANDZUKIC
Si avvicina il mercato di gennaio e il Milan si sta muovendo ma dopo il calciomercato estivo che ha visto soprattutto l'acquisto di giovani è evidente che a questa squadra mancano giocatori di esperienza ma anche di sostanza. Servono giocatori che sappiano tirare di fioretto e di spada. Ibrahimovic stuzzica i tifosi ma non la dirigenza del Milan: troppo in là con gli anni, troppo alto lo stipendio. Prestiti e parametri zero, visto il bilancio in negativo, sembrano le strade più semplici e veloci da percorrere. Mario Mandzukic sarebbe una scelta logica: tecnica, agonismo, profilo internazionale, attaccamento alla maglia e duttilità. Il croato, fuori rosa nella Juve, ha tanta voglia di rientrare sulla scena da protagonista, senza contare che con Piatek là davanti formerebbe una coppia d'attacco davvero importante.