Il Milan torna a proporre calcio e bel gioco. La scelta di affidare la panchina del Milan a Marco Giampaolo, seppur rischiosa, va in questa direzione. La volontà di Giampaolo è ottenere i risultati attraverso il bel gioco. Quando si prendono dei maestri di calcio come Giampaolo o lo stesso Sarri che è andato alla Juventus, si prendono allenatori che fanno un gioco unico, un qualcosa di totalmente diverso rispetto a ciò che è propinato da altre parti. E questo gioco richiede la necessità di immettere nella rosa elementi che già hanno lavorato con il coach che intende portare il suo gioco unico nel nuovo club. 

Marco Giampaolo lavorerà con i droni e farà tante lezioni di tattica. Non è solo questione di moduli. Giampaolo giocherà con il 4-3-1-2, ma il gioco dell'ex tecnico della Sampdoria nato a Bellinzona ma cresciuto a Giulianova, quindi abruzzese a tutti gli effetti, è preciso, richiede determinati movimenti da imparare a memoria, specialmente senza palla. Per far sì che la squadra assimili facilmente e in maniera più lesta tutto ciò è necessario, sia al Milan che alla stessa Juventus con Sarri, avere dei calciatori che già conoscono a memoria i dettami del nuovo coach. Per i calciatori che non sono mai stati allenati da Giampaolo sarà più facile assimilare i nuovi concetti anche grazie all'aiuto dei nuovi compagni che già sono stati allenati da lui e quindi conoscono il suo calcio.

Schick, Praet, Andersen, Torreira, sono alcuni nomi di calciatori che vengono accostati al Milan. Sono calciatori che sono stati allenati nella Sampdoria da Giampaolo e quindi conoscono il suo credo e lo applicano alla perfezione. Alla stessa Juventus verranno accostati nomi di calciatori che conoscono i dettami di Sarri a memoria come Jorginho per esempio. E' altamente probabile che qualcuno di questi elementi allenati da Giampaolo, in passato, sbarcheranno al Milan su richiesta precisa del tecnico abruzzese. Alcun supporter rossoneri sono perplessi dinanzi a questi nomi, ma è necessario comprendere che il Milan dovrà avere la sua forza nella collettività e nel fare un gioco propositivo, specifico e unico, ed è quindi giusto affidarsi e fidarsi delle richieste di Giampaolo, che sa di cosa ha bisogno e sa cosa possono dargli sotto la sua guida determinati elementi.  

Il Milan non ha Eden Hazard, Cristiano Ronaldo o Lionel Messi. Non abbiamo giocatori esperti e già top player affermati.  Abbiamo dei calciatori che possono risolvere le partite da soli, che potranno diventare dei top player ma che ancora non sono esperti e non sono affermati. Un nome su tutti può essere Paquetà, talento brasiliano molto forte che sicuramente può diventare un top player ma che ancora deve fare la sua esperienza. Quando non hai il campione esperto ed affermato, bisogna affidarsi al gruppo, al gioco di squadra, al sistema di gioco che può fare la differenza. Al nome di Schick in molti, tra i supporter rossoneri, non hanno fatto salti di gioia. Comprensibile per carità. Ci sono tanti rumors che paventano la possibilità di un passaggio di Schick dalla Roma al Milan, magari in cambio di Suso, o di qualche altro calciatore come André Silva o ancora magari pagandolo cash. Con Giampaolo nella Sampdoria nella stagione 2016/2017 ha realizzato 11 gol in Serie A su 35 presenze. Con la Roma, complice anche problemi fisici ha deluso molto e segnato poco. Dal 2017/2018 è alla Roma e ha realizzato in Serie A solo 5 gol in 46 presenze. Schick è un classe 1996.

Il Milan avrà centrocampisti tecnici, quindi non più il muscolare alla Bakayoko bravo nella fase di interdizione e meno in quella di impostazione. A rischio anche la permanenza di Kessié per questo motivo. I centrocampisti, come appunto i sopracitati Praet e Torreira per esempio, saranno molto tecnici e bravi ad impostare. Saranno centrocampisti dai piedi buoni. Maldini e Boban sono stati in viaggio di lavoro a Madrid. Hanno incontranto i dirigenti del Real e si è fatto il nome di Dani Ceballos come possibile rinforzo per il Milan. Sarebbe un colpo clamoroso. Calciatore spagnolo molto forte, centrocampista dai piedi buoni, classe 1996, non gioca nel Real Madrid solo perchè ha davanti dei mostri sacri come Modric e Kroos. Il suo nome ha mandato in estasi la piazza rossonera che lo considera un colpo da fare assolutamente. Dalla riunione avuta con il Real Madrid al Milan dalle merengues sono stati accosati anche i nomi di Borja Majoral, classe 1997 attaccante spagnolo, Mateo Kovacic, classe 1994 centrocampista croato rientrato al Real Madrid dal prestito al Chelsea, e addirittura Vinicius Jr, reduce da un grave infortunio per la rottura dei legamenti della tibia, classe 2000, che lo ha tenuto due mesi fermo. E' un attaccante che può giocare seconda punta.

Il Milan potrebbe anche optare per delle cessioni come quelle di Kessié, Biglia, e forse due tra Gigio Donnarumma, Suso e Cutrone. André Silva potrebbe restare. In difesa sembra vicino l'innesto del centrale con il vizo del gol Ozan Kabak, classe 2000 difensore centrale turco dello Stoccarda. Può arrivare per i 15 milioni della clausola rescissoria. Anche Veretout, centrocampista francese della Fiorentina, sembra una pista calda per 21 milioni più bonus. Tanti nomi sono usciti accostati al Milan e tanti altri ne usciranno da qui alla fine del calciomercato estivo. Alcuni nomi sono veritieri e altri sono fake. La cosa certa è che non si brancola nel buio. Il gioco di Giampaolo è preciso e necessita di elementi con caratteristiche precise. Il Milan ha le idee chiare sul da farsi. Sarà il gioco, il sistema di gioco il nostro top player. Sarà questo il nostro valore aggiunto che farà crescere i nostri giovani e magari li farà diventare, alcuni di essi, dei top player esaltati dal gioco unico di Giampaolo.