La sensazione che dà il Milan di Furlani e Moncada è quella di un pupo in culla, circondato da genitori, parenti e amici iper-protettivi. Tutto l'ambiente sta cercando di sostenere il pupo ed evitare che arrivi il minimo refolo d'aria fresca, da cui la cagionevole salute del pargolo potrebbe essere scalfita. Quando fa il ruttino tutti applaudono e lo abbracciano come se avesse prodotto un do di petto alla Pavarotti.
Quello di Furlani e Moncada può essere definito un lavoro interessante, in un certo modo originale, e con buone prospettive. Presenta anche una serie di rischi e manchevolezze. L'esito finale di questa stagione è l'unico che conta e dipenderà da quando l'intelligenza e originalità del lavoro di Furlani-Moncada supereranno le manchevolezze.
Ceduto Tonali, Furlani e Moncada hanno confermato Sportiello e Loftus-Cheek, già presi di fatto da Maldini, e poi si sono precipitati su una serie di giocatori che costituivano i loro pallini. Che fossero nomi proposti dal Moneyball oppure scelte personali di Moncada, i due dirigenti hanno fatto un all-in, per fortuna non a debito come quello di Fassone e Mirabelli. La loro prima scelta in attacco era stata Thuram, perché svincolato e per l'età che lo vede entrare solo ora nella maturità. Finita male la trattativa col francese, la seconda scelta è diventata Taremi, sulla quale i rossoneri lavorano da due mesi. Il Porto sparava grosso per un giocatore che è notevole, che forse è l'uomo ideale per il Milan, ma che ha compiuto i 30 anni e fra un anno va in scadenza.
Qui il Milan ha preso una decisione che potrebbe rivelarsi virtuosa o fallimentare a seconda dell'esito della trattativa in corso per il giocatore. I rossoneri hanno deciso di concentrarsi sui reparti del centrocampo e delle ali/mezze punte, inserendo una scommessa come Pellegrino in difesa e un'occasione non pianificata, ma presa al volo, come Okafor. Colombo è ancora in rosa, ma fra Furlani e Moncada, compresi molti tifosi, non ci crede nessuno. In Italia, se ti chiami Colombò o Colombau o Colomboski è molto meglio.
I rossoneri, come hanno dimostrato nelle prime giornate, hanno un indubbio punto di forza nelle qualità individuali degli acquisti principali, quali Loftus-Cheek, Rejnders e Pulisic, così come nel fatto che Giroud e Leao, le punte titolari, sono in notevole spolvero.
Ci sono, tuttavia, alcuni punti interrogativi che riguardano proprio l'attacco, il quale non potrà reggersi in eterno su Giroud centravanti. Come abbiamo detto, Colombo non se lo fila nessuno, per cui Okafor è stato eletto centravanti di riserva, un po' per mandare un messaggio al Porto, un po' perché... hai visto mai che il centravanti è in casa? I 40' complessivi concessi in quel ruolo allo svizzero sono stati controproducenti, perché hanno rivelato a tutti, Porto compreso, che Okafor è una seconda punta. Parte largo e si accentra, ma giocare spalle alla porta non sembra proprio affare suo. Non c'è nulla di male, è una caratteristica che si può avere o non avere.
Per tutta l'estate Furlani ha pensato di poter monetizzare con gli esuberi, spalleggiato da molti tifosi i quali contestavano a Maldini e Massara di non aver mai saputo vendere. Man mano che passavano i giorni, tuttavia, si è visto che vendere è molto più difficile che comprare e per chiunque. L'affare migliore in uscita, comunque sbilanciato a favore dell'acquirente nelle condizioni complessive, è stato il prestito di De Ketalaere all'Atalanta, che ha fruttato 3 milioni subito oltre al risparmio dell'ingaggio. Per il resto, se il Milan non ha dovuto pagare per liberarsi di Rebic, ha comunque spuntato vantaggi simbolici, così come un compenso simbolico ha per ora ottenuto dal Bologna per Saelemaekers. Caldara non lo vogliono neppure a casa sua. Origi e Ballo-Touré, come è loro diritto, si appellano al contratto e, per ora, non hanno intenzione di andarsene.
Il Milan, quindi, è arrivato alla fine di agosto, i giorni del Condor Galliani, avendo speso tutto il budget iniziale più il ricavato di Tonali e senza essersi fatto ricco con gli esuberi. Ma sempre pensando che Colombo sia un minga bùn o giù di lì, il Diavolo è andato in Portogallo convinto che il Porto fosse ormai cotto a dovere all'idea di perdere il giocatore a 0 fra un anno. Il Porto, tuttavia, è convinto che il Milan sia con l'acqua alla gola per non avere ancora preso un centravanti.
Sono stati i rossoneri a finire in trappola, perché sono stati portati alle soglie della firma, però al momento di scambiare le carte, la proposta del Milan è stata accettata con riserve, modifiche o integrazioni che ne fanno una controproposta e quindi non perfezionano un bel niente in termini contrattuali. Il Milan, in buona fede a differenza della controparte, aveva fatto trapelare un ottimismo che ora gli si ritorce contro, rischiando di far passare i rossoneri per quacquaracquà.
Come finirà? Difficile dirlo, perché come dice Anthony Quinn a Celentano in "Bluff", ciò che conta in un bluff non è che tutto sia vero, ma che gli altri credano che lo sia.
In Italia crediamo che un giocatore non valga nulla a un anno dalla scadenza del contratto. All'estero lo tengono fino all'ultimo secondo, per dare una lezione agli altri tesserati e a tutti i club: un giocatore è libero alla scadenza, non prima. D'altronde, al Porto potrebbero comunque fare comodo i 15 milioni offerti dal Milan e quello dei portoghesi potrebbe essere un bluff per sfruttare l'esigenza rossonera di non fare brutte figure alla fine di un mercato pieno di acquisti.
Dove sta la verità? Da nessuna parte o almeno, come pensava Platone, quando credi di averla afferrata, svanisce. Fossi in Furlani saluterei tutti e direi di tenersi il pupo, come forse ha fatto e forse no. Magari il Porto sbraca.
Però, se alla fine non arrivasse Taremi, quale gran peccato avrebbe fatto Colombo per essere mandato a Monza? Non chiamarsi Colombò?
Prendere per prendere qualcuno a caso, si dia spazio a lui! Ma pare, stando alle ultime notizie, che Colombo sia sulla strada per Monza, il che può voler dire che nei suoi confronti c'è una sfiducia preconcetta o che qualcuno a Oporto stia dicendo: "Ops, scusate, ci abbiamo provato. Ricominciamo...". Nelle prossime ore sapremo e un fondo questo è il bello del cciomercato.
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