Il Milan si ritrova nuovamente a dover rilanciare un nuovo progetto ma questa volta non si può più sbagliare. In questo articolo cercherò di ricostruire il Milan che verrà fra notizie trapelate, logica e consigli.

Partiamo dall'allenatore, confermare Pioli o cambiare? Questo deve essere il primo punto. Pioli sarebbe la scelta più razionale per un Milan che ha spreperato tanto negli anni passati, sarebbe anche la scelta più facile ma quanto efficace? La notizia che trapela nell'aria è di un Milan che la scelta in questo senso l'ha già fatta, Pioli andrà via. Per sostituirlo le ipotesi sono 4 (2 estere e 2 italiane) e prevedono percorsi e investimenti differenti fra loro. Rangnick, Pochettino, Allegri e Spalletti, il prescelto uscirà fra questi quattro nomi. Su Allegri il Milan è un po' in ritardo, voci da Parigi parlano di un PSG che si sia mosso prima, anzi, pare che Allegri stia già lavorando sui nomi nuovi per il PSG già da inizio anno. Spalletti è un desiderio interrotto a metà quando ad ottobre non riusciva a svincolarsi dall'Inter e si virava su Pioli, fosse arrivata la firma a ottobre, quello di Spalletti sarebbe stato un progetto lungo e duraturo, oggi le cose sono un po' diverse perchè cambiare Pioli per Spalletti porterebbe costi non proporzionati al cambiamento che si otterrebbe, ecco perchè anche questa ipotesi sembra essere stata esclusa. Pochettino e Rangnick sono due progetti simili, entrambi gli allenatori hanno la giusta esperienza e caratura Europea ma fra i due il prescelto dovrebbe essere Rangnick.

Ma che Milan sarà quello di Rangnick? Sarà sostanzialmente un Milan giovane, che prevede un tetto ingaggi contenuto, ma che non pecchi della dovuta esperienza. In tutte le squadre è molto importante la figura del Capitano, dell'anima del gruppo, quindi la prima scelta da fare sarà su Romagnoli, dentro o fuori. Ha il contratto in scadenza fra un anno e Raiola non è un cliente facile, attualmente il suo ingaggio è sui 3,5 milioni ma Raiola pretenderà un rinnovo a salire che tocchi almeno quello del collega Donnarumma, sempre seguito da Raiola. Non è da escludere infatti che i due casi vengano gestiti insieme, o rientreranno entrambi nel nuovo progetto o sarà cessione sia per Gigio che per Alessio. La sensazione che trapela è che essendo due componenti importanti del vecchio progetto, ed avendo il Milan anche necessità di monetizzare da quelli che di fatto sono gli unici giocatori dai quali si può davvero monetizzare, partiranno entrambi e si cercherà di ricavare un budet di minimo 80 milioni, cifra che finanzierà l'intero nuovo progetto.

Il nuovo portiere dovrebbe essere Meret, sul quale si può imbastire uno scambio con Romagnoli (il Napoli cercherà l'erede di Koulibaly) ed un conguaglio di 10 milioni a favore del Milan. Per la difesa (in uscita anche Musacchio) il primo nome resta Upamecano, sarà poi confermato Hernandez, per completare il reparto servirà un difensore mancino d'esperienza e un nuovo terzino destro, i nomi che sembrano rispondere alle caratteristiche sono il difensore blaugrana Umtiti, esperto, mancino, e di 26 anni che rappresentà l'età giusta per garantire esperienza e gioventù, come terzino quello di Mounier potrebbe rappresentare il giusto compromesso ma occhio alla soluzione italiana con Florenzi o Spinazzola dalla Roma come anche la rivalutazione di Conti. 

A centrocampo si lavorerà per una linea a 4 essendo il 4-4-2 il modulo predefinito di Ralf Rangnick, difficile arrivare a Tonali, Castrovilli o Pellegrini, ma occhio al made in Italy che non sarà trascurato: Cristante e Mandragora i nomi più fattibili per il Milan. In uscita sicuramente Kessiè e Paqueta, ma occhio a Bernardeschi sempre dalla Juve. Il colpo a sorpresa potrebbe essere Ferran Torres che cerca un club prestigioso che gli garantisca la maglia da titolare.

In attacco la coppia prescelta a mio avviso è Jovic-Olmo, con l'ipotesi low cost Gotze o a sorpresa Chiesa.