Ad oggi la rosa della Juventus e’ ancora NETTAMENTE SUPERIORE alle altre italiane.

La Roma si e’ distinta per cessioni importanti piu’ che acquisti mentre il Napoli ha scelto di mantenere la stessa rosa dello scorso anno contando su una maggiore esperienza acquisita dai propri giovani.

L’Inter ha comprato l’ottimo difensore Škriniar (da valutare pero’ per la giovane eta’) insieme ad un signor centrocampista che pero’ va per i 33 anni, Borja Valero; in attesa dei colpi da novanta.

Il Milan dal canto suo ha monopolizzato il mercato: dal rinnovo di Donnarumma al colpo Bonucci passando per Silva, Kessie, Conti, Musacchio, Rodriguez, Çalhanoğlu, Borini e Biglia. In attesa del bomber di grido come ciliegina su di una torta completa quanto ricca.

Pur riconoscendo la straordinarieta’ del lavoro (e della spesa) della dirigenza rossonera, viene pero’ da chiedersi se gli osanna e l’entusiasmo, perfettamente comprensibile, dei tifosi giustifichi immediati propositi di vittoria.
Immaginando la formazione titolare del Milan e confrontandola con quella PROBABILE della Juve risulta ancora impietoso il paragone, come e’ naturale tra una squadra pluricampione ed una che ha conquistato a fatica l’accesso ai preliminari di Europa League.

Douglas Costa, Szczesny e De Sciglio verranno raggiunti da un centrocampista affermato (Matic?), con Bernardeschi a completare il reparto offensivo ed un terzino destro di avvenire come Cancelo.

Sfumato Schick, per cause indipendenti dalla volonta’ bianconera, non e’ da escludere un’accelerazione con Lotito per Keita, forti di un accordo gia’ raggiunto col giocatore.

Potrebbe quindi schierarsi cosi’: Buffon, Cancelo, Sandro, Benatia, Chiellini, Matic, Pjanic, Mandzukic, D.Costa, Dybala, Higuain.
Non solo Bonucci dell’attuale rosa milanista sarebbe l’unico titolare in questa squadra, ma perfino alcune delle seconde linee bianconere potrebbero giocarsela alla pari con diversi rossoneri. Szczesny e’ stato per rendimento il miglior portiere della passata stagione, Rugani-Barzagli e’ alla pari con Romagnoli-Musacchio, Rodriguez in attesa di conferme vale Asamoah e non certo Alex Sandro, come Biglia con Khedira (pur essendo completamente diversi).

Marchisio sarebbe un titolare del nuovo milan (Kessié attualmente non lo relegherebbe in panchina), mentre Bernadeschi-Cuadrado-Pjaca non hanno molto da invidiare a Suso-Borini-Bonaventura. Restano da verificare Conti con nuova maglia e nuovo ruolo (nell’Atalanta era piu’ quinto di centrocampo che quarto di difesa e San Siro condiziona i meno esperti) e De Sciglio nel nuovo ambiente torinese.

Davanti, in attesa del bomber affermato, André Silva e’ decisamente piu’ di un promessa avendo sia esperienza internazionale sia potenzialita’ enormi, ma avra’ bisogno di tempo per inserirsi in una realta’ tecnico-tattica estremamente complessa come quella del calcio italiano. A differenza di Keita che nonostante la giovane eta’ e’ quasi un veterano nella nostra serie A.

Riconoscendo quindi grandissimi meriti alla nuova dirigenza milanista, si deve pero’ tenere presente la base di partenza completamente diversa che difficilmente consentira’ da subito di competere per vincere.

Di certo hanno riportato un entusiasmo inaspettato e contagioso, gettando le basi per la creazione di una squadra ambiziosa da completare e migliorare nei prossimi anni. La controindicazione potrebbe nascere se tardassero i risultati visto che le aspettative in un mese di mercato hanno raggiunto vette insperate, sino a parlare apertamente di scudetto.

La prudenza indica come obbiettivo minimo la qualificazione in Champions per la stagione a venire, cioe’ entrare nelle prime quattro. Trovare l’amalgama e la giusta fisionomia con rapidita’ diventa quindi indispensabile prima di staccarsi troppo da chi ha gia’ una fisionomia certa, come Juve, Napoli e Roma, rischiando una lotta tutta meneghina per l’ultimo posto disponibile.

Dopo gli sforzi di questa esaltante campagna acquisti mancare l’accesso alla coppa piu’ prestigiosa aprirebbe scenari drammatici economicamente e sportivamente.
Cadere dall’alto e’ molto piu’ pericoloso che inciampare su un gradino…