Nel calcio ci sono delle discussioni eterne, discussioni che probabilmente non avranno mai un epilogo condiviso e unanime, una di queste è senza dubbio lo stabilire quale sia stato il più grande calciatore della storia.
È un'impresa al limite dell'impossibile riuscire a stabilire il nome che in assoluto possa mettere tutti d'accordo. In primis non c'è un decalogo scritto, una serie di regole matematiche che possano dare un risultato assoluto, perché esistono un infinità di dinamiche e variabili che spostano i giudizi dei tifosi e degli addetti ai lavori. La domanda è semplice, di per sé, quali caratteristiche dovrebbe avere un calciatore per essere impalmato di tale titolo? Ecco, già a questo punto i pareri diventano contrastanti. C'è chi guarda al palmares personale e a livello di club e nazionale, per dare un'importanza rilevante, e chi si basa quasi esclusivamente su doti tecniche e fisiche, perorando la causa che le vittorie sono talvolta frutto dell'essere al posto giusto nel momento giusto, e che molti campioni non hanno avuto la possibilità, per sfortuna o scelte di vita, di militare in club che storicamente danno queste possibilità. Quindi già in partenza siamo messi molto male. Se poi aggiungiamo quella dose di tifo e passione che vede i tifosi parteggiare per un proprio idolo che ha indossato la maglia della squadra del cuore, piuttosto che un avversario, la cosa già si ferma quasi sul nascere. Tifo, simpatie, antipatie sono dinamiche troppo presenti e pesanti per dare un giudizio che possa essere cristallino e libero da ogni conflitto di interessi. Ricordo un Cristiano Ronaldo osannato e idolatrato da quasi tutti i tifosi del mondo, soprattutto interisti, milanisti, romanisti napoletana fiorentini ecc... essere per un periodo proclamato il miglior giocatore del mondo, primo perché in varie occasioni ha dato delle cocenti delusioni europee all'odiata Juve, poi perché nella crescita a livello societario che la squadra di Torino stava avendo, nessuno si sarebbe mai sognato che un giorno sarebbe arrivato proprio in bianconero e quindi lo sfotto' era proprio quello, diventare in attimo un vecchio campione sul viale del tramonto e comunque sempre dietro a Messi.
Questo è solo uno dei tanti esempi. Per un tifoso napoletano credo non ci siano dubbi su chi sia stato il più grande calciatore della storia. Maradona ha fatto vivere a Napoli degli anni straordinari di quel mondiale dell'86 fu un sigillo che tutti i detrattori di Messi usano come asso nella manica. Da una parte un Maradona che a livello di club non ha vinto molto rispetto alla pulce, ma ha il più importante titolo a livello mondiale, che invece Messi stecca sempre. C'è un Messi esempio anche fuori dal campo e un Maradona sul quale sarebbe meglio stendere un velo pietoso. Poi c'è l'eterno duello Messi Cr7, con ovviamente i tifosi spaccati a metà. Messi tecnica sopraffina donata da madre natura, ma con un evidente problema di carisma e carattere, dall'altra Cr7 con meno doti naturali ma con una determinazione dedizione e forza fisica spaventose, con le quali, a differenza del l'argentino anche lui ha portato da leader la propria nazionale a vincere un Europeo. I Pele', Cruyff, Platini, Van Basten, Rivera, Mazzola, Ronaldo il fenomeno, insomma c'è l'imbarazzo della scelta.
A Roma il più grande sarà sempre il pupone Totti, senza alcun dubbio. Un caso di talento immenso che però ha raccolto nulla a livello di club, di quanto avrebbe potuto in un'altra squadra. Lui ha Roma per sempre. C'è chi dice sia stata una scelta di cuore e chi dice sia stata, invece, una scelta di opportunità: meglio essere il migliore a Roma per sempre, senza una vera concorrenza, che uno dei tanti, ad esempio a Madrid. Io preferisco optare per la prima ipotesi.
Ibrahimovic, altro straordinario calciatore che però non voluto legare il suo nome ad una sola squadra ma ha girato il mondo, mancando sempre, però, la coppa più importante, che indubbiamente la sua grandezza avrebbe meritato ma che però mai è arrivata. Personalmente credo che vincere non sia facile per nessuno, confermarsi negli anni vincenti e protagonisti in club di livello mondiale dove la concorrenza è spietata e dove nessuno ti perdona un passaggio a vuoto, credo ci sia bisogno di una forza mentale, una costanza di animo e spirito di sacrificio che a mio avviso dovrebbe avere qualche considerazione in più rispetto a chi ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per essere a quei livelli ma però non ci è mai riuscito o solo in parte. Secondo me per fare pace con se stessi, la prima cosa da fare è capire che il nostro amore per un idolo può essere tale per tante ragioni e che per noi quel giocatore sarà per sempre il nostro calciatore più forte della storia del calcio, ma questo non per forza deve valere per gli altri e non dobbiamo nemmeno farci prendere dalla utopia di convincerli. Per me Alex Del Piero resterà sempre lui il mio numero 1, non sono stupido o cieco, so bene che mai è arrivato ai livelli dei citati prima, ma per me, per quello che ha significato per ciò mi ha dato sarà per sempre lui l'unico. Ma nel mio cuore di appassionato c'è sempre un posto per i più grandi che non necessariamente sono stati i migliori in assoluto. C'è un posto per Javier Zanetti, Paolo Maldini, Daniele De Rossi, Gabriel Batistuta, Bruno Conti, Gaetano Scirea, Raul, Rui Costa, Gennaro Gattuso, Fabio Quagliarella, Andrea Pirlo, Andres Inniesta, Ronaldinho, insomma tutta gente che ha saputo trasmettermi dei sentimenti che vanno oltre il calcio, per svariati motivi.

Io mi sono convinto, anzi voglio credere, che il miglior giocatore della storia del calcio sia quello che è dentro il cuore di ognuno di noi, quello che ci ha emozionato, divertito, sorpreso, che ci ha fatto esultare o sprofondare nella delusione di un rigore decisivo sbagliato. Insomma se anche voi avete nel cuore un giocatore così, allora quello è il giocatore più forte della storia del calcio.

P.s. Sicuramente la mia memoria mi avrà fatto dimenticare qualcun altro ugualmente importante al pari dei sopracitati, ma umanamente mi è impossibile ricordarli tutti, scusatemi in anticipo sulla fiducia!