Mercoledì, lo confesso, ho avuto il morale a terra, perché la Juventus ha perso una partita indecifrabile, dopo averne avuto il controllo per lunghi tempi, per poi crollare nell'ultimo quarto d'ora.
Posso essere d'accordo sulle critiche al gioco, ai giocatori, all'allenatore, alla società, ma fino a tre giorni prima tutti osannavano la Juventus ritrovata e senza difetti, anzi... con pregi in evidenza. Non c'era prima una squadra ottimale, e non siamo ora ad una combriccola di brocchi senza capo nè coda, guidata da un allenatore ermetico e con poche idee. E neanche una società in disarmo, senza un programma, senza scelte precise e con un presidente incauto e solitario.
Succede solamente che alcuni nodi vengono necessariamente al pettine.
Il primo, è costituito da una rosa deficitaria in alcuni ruoli, dove abbiamo titolari sicuramente di ottimo livello, ma latitano ricambi all'altezza. Secondo, una rosa non bene amalgamata, dove abbiamo giocatori a fine ciclo che non riescono ancora a trasmettere ai giovani emergenti le loro esperienze. Molti del gruppo hanno poco più di vent'anni, mentre alcuni sono ultratrentenni, mentre nell'età mediana, ritroviamo Dybala, Bernardeschi e Rabiot che non sanno dare una scossa al gioco, perché uno è sempre in infermeria, e gli altri due  hanno forti deficit di personalità e carisma.
Terzo, il problema degli infortuni, purtroppo frequenti, che mettono oggi fuori rosa almeno sette/otto giocatori, dei quali alcuni per traumi (Chiesa, Kajo Jorge e Mc Kennie) ed altri per lesioni muscolari (vedi Alex Sandro, Zakaria, Bonucci, Chiellini, Bernardeschi e Pellegrini). Ci sono giocatori che tengono su la squadra, ma che alla fine scoppieranno, come Danilo, De Ligt, Locatelli, Cuadrado, Morata e Vlahovic. Ma altri navigano incerti, come Arthur, Rugani, De Sciglio, Rabiot, Dybala e  Kean. Non che questi non siano validi giocatori, ma non sono da Juventus, e nemmeno in grado di fare vincere uno scudetto, figurarsi una Champions League. 

Il rinnovamento dovrà essere da una parte graduale, per non disperdere promesse in grado di crescere e diventare campioni, e magari non trovarsi a rimpiangere Kulusevski ad esempio, che a Londra sta facendo innamorare i tifosi del Tottenham. Oppure Romero, regalato all'Atalanta, e che oggi in Premier fa faville, e non ultimo Demiral, che tiene da solo la difesa sempre dell'Atalanta. Ed il brutto di queste vicende è stata la perdita finanziaria legata a queste operazioni, oltre alla perdita tecnica e caratteriale. Il saldo netto di acquisti ed entrate è stato negativo, se non sottovalutato e praticamente hanno regalato profili di quel calibro ad altre società. E queste società, hanno saputo monetizzare e sfruttare tecnicamente il vantaggio apportato da questi giovani. Non erano neanche caricati di ingaggi alti, e sicuramente in linea con i nuovi parametri che si è data la Juventus del nuovo corso. Ma il problema che emerge è soprattutto un'analisi tecnica e tattica che a mio avviso si è prepotentemente affacciata nella partita contro il Villareal.

E' la mancanza di gioco sulle fasce, l'impossibilità di portare frequentemente giocatori al cross, che con una punta come Vlahovic, sono il pane che manca alla squadra. Le fasce, se si fa eccezione per Cuadrado, non producono traversoni pericolosi, se non dei lanci in area con avversari schierati, spesso con traiettorie centrali, che non preoccupano eccessivamente le difese avversarie, soprattutto organizzate come il Villareal.  
Sulla parte sinistra, si sente la mancanza del primo Alex Sandro, ma anche in quel periodo, dopo Alex Sandro, il buio incombeva.
A destra Cuadrado fa miracoli, ma dopo un attento esame, le squadre raddoppiano e triplicano le marcature e il buon Juan alla fine non risolve la questione. Teniamo anche presente che Danilo non apporta molte sovrapposizioni su quella fascia, dovendo anche occuparsi della parte difensiva e di aiuto al centrocampo. E per questo la priorità sarebbe potere acquistare due terzini con grandi attitudini alla corsa e con adeguata capacità difensiva, in modo di potere assicurare sia la fase di attacco che di difesa. Un centrale esperto, sarebbe utile, perché De Ligt da solo non basta, Rugani non può essere un titolare (si veda il guaio combinato sul rigore) e Gatti è ancora un enigma, promettentissimo, ma con esperienza ridotta.
Chiellini e Bonucci, sono ormai alla fine, e forse Bonucci ancora un annetto lo fa, ma Chiellini può appendere le scarpe al chiodo. In mezzo al campo manca l'unica cosa che hanno le grandi squadre, un mediano forte fisicamente, davanti alla difesa, con piedi educati e scaltro abbastanza per sapere anche inserirsi o bloccare il gioco in ripartenza degli avversari.
In attacco, se Morata rimane, è grasso che cola, ma c'è bisogno di un altro attaccante che sappia fare molte cose, come inserimenti e controlli dentro l'area, ripartenze in velocità, creare spazi, e perché no, sapere segnare sulle palle "sporche". Tutte cose che Kean non sa fare, avendo anche limiti tecnici imbarazzanti (magari fosse come Balotelli). Il fantasista al posto di Dybala sarebbe necessario, ma non proprio con le sue caratteristiche, perché con la sua tecnica è impossibile trovarne uno a poco prezzo. Ci sarebbero giocatori veloci e tecnici che possono portare dinamismo e corsa nella partita. 

Un altro deficit che presenta la squadra è la mancanza di "furbizia", l'incapacità di approfittare degli errori degli avversari, e alcune ingenuità che non si dovrebbero commettere come il rigore subìto contro il Villareal, con Rugani che è intervenuto in ritardo, invece di temporeggiare o magari mettere il corpo sull'avversario e qui il "furbacchione" si è lanciato bene in avanti, conquistando un rigore, per me molto dubbio, perché di solito quando i giocatori esagerano in quel modo gli arbitri tendono a non fischiare. Se poi quello era rigore, quello dell'anno scorso su Ronaldo a Oporto cos'era? E il placcaggio fatto sul collo di De Ligt nel primo tempo? Forse l'arbitro non voleva perdere l'aereo, e si è levato l'impiccio!
Il Villareal ha vinto con mezzo tiro in porta, quello di Pau Lopez, colpito chissà come su di un pallone vagante che è passato in mezzo a sei giocatori della Juventus, mentre per tutta la partita la Juventus ha attaccato e ogni pallone vagante finiva senza danni in braccio al Portiere, per non parlare della traversa di Vlahovic nel primo tempo.
E sempre nel primo tempo le parate di Rulli hanno salvato più volte la porta del "sottomarino giallo".

Alla fine la differenza l'hanno fatta i cambi, Gerrard Moreno è entrato e ha giocato subito come un giocatore intelligente e scafato sa fare, passando il pallone del rigore, e rubando il Corner del secondo, e conquistando il pallone sull'azione del terzo.
Noi invece abbiamo messo in campo Bernardeschi, Dybala, Kean, tutti impalpabili e alcuni appena rientrati da un infortunio. La difesa così ha sofferto di più, davanti tutti facevano densità e poco smarcamento, non si è mai aggredito l'area come si dovrebbe fare in queste partite contro squadre chiuse.
Alla fine la squadra che ha fatto di meno porta a casa un tre a zero, molto bugiardo e particolarmente fortunoso.
Caro Emery, fai bene ad esultare, ma ora contro il Bayern... voglio vedere come giocherai!