Benchè il Milan non faccia filtrare alcuna notizia su quali siano i reali obiettivi di mercato, l'ottimo lavoro fatto da mister Pioli e dal suo staff ha dato indicazioni chiare e precise su dove si debba intervenire. Partiamo da una precisazione da non sottovalutare, come ha dichiarato oggi Kessie: "Finalmente un agosto tranquillo", cosa che non succedeva da molti anni, che consente di ripartire con una serenità ben superiore al passato, con idee più chiare e, speriamo, azzerando i margini di errore. L'abilità delle operazioni fatte nel mercato invernale da Maldini e i suoi collaboratori, che oltre a rinforzare la squadra con gli arrivi di Ibra e Kjaer, che si sono dimostrati determinanti per raggiungere risultati vincenti; ha prodotto la cessione di Piatek e Suso, oltre a tutta una serie di prestiti che hanno notevolmente alleggerito il bilancio societario, e sono un ottimo punto di partenza. Forte del risultato sul campo e delle conferme sia dell'allenatore che del suo lavoro, Paolo Maldini sta scommettendo sulla riconferma di Zlatan per poter attuare un mercato sia "prestigioso" che sostenibile.

Tutto ruota intorno a due passaggi: vendere i giocatori in esubero, monetizzando il più possibile e risparmiando sui loro ingaggi e puntare tutto sul campione svedese, senza spendere i soldi nell'acquisto di un suo sostituto, ma prendendo un giocatore che possa entusiasmare i tifosi e garantire soluzioni tattiche, alternative alle attuali, all'allenatore. Il giocatore in questione è Federico Chiesa, che mister Pioli, avendo allenato la Fiorentina, conosce benissimo. La lista dei giocatori che potrebbero partire è lunga, da Rodriguez richiesto dal Torino fresco del contratto sottoscritto con mister Giampaolo, che conosce e stima il nazionale svizzero, oltretutto dal costo "irrisorio" di soli 4,5 milioni, ampiamente alla portata anche del presidente Cairo, famoso per chiedere sempre tanto per i suoi giocatori ma offrire sempre poco quando si tratta di acquisti. Se Calabria ha importanti offerte dalla spagna e Laxalt dalla Russia, è dalla cessione di giocatori come Krunic, Musacchio, Duarte e Paquetà che si potrebbe concretizzare un vero e proprio "tesoretto", potendo decidere di investire in acquisti che attualmente sembrano irrangiungibili. Anche la rescissione con Reina, rientrato dal prestito all'Aston Villa, che ha ancora un anno di contratto, sarebbe una bella operazione poichè non è da dimenticare che grazie a Mirabelli pesa a bilancio per 3,5 milioni, non pochi per fare la riserva di Gigio Donnarumma.

Il Milan ha le idee chiarissime: deve acquistare un terzino destro, un centrale difensivo, uno o due centrocampisti davanti la difesa e uno o due nei tre dietro a Ibra, mentre per il sostituto di Theo Hernandez tutto dipende dalle cessioni e dall'eventuale utilizzo del giovane Kalulu, proprio in quel ruolo. La lista dei nomi per questi ruoli è conosciuta: se Emerson Royal, giocatore di 21 anni, di proprietà del Barcellona, ma in prestito al Betis Siviglia, che consapevole di perdere il giocatore ha già sondato per Calabria, è una prima scelta che appare troppo costosa, più facile che si debba virare su Dumfries, nazionale olandese, che gioca nel PSV ed è assistito dal "pizzaiolo", Mino Raiola. Il costo è 18 milioni, più abbordabile dei 30 milioni del brasiliano, attualmente accostato al PSG di Leonardo. Probabilmente con un mercato dove circolano pochi soldi si è autorizzati a pensare che il prezzo possa abbassarsi ulteriormente. Per il centrale si punta tutto su Nikola Milenkovic, di proprietà della Fiorentina. Lanciato proprio da mister Pioli, può giocare sia nella difesa a quattro, che all'occorrenza a tre. Forte nel colpo di testa e veloce, sarebbe l'acquisto ideale, ma il presidente Comisso ha pretese molto alte e non sarà una trattativa facile. Serviranno almeno 30 milioni, magari pagabili in più anni, ma dubito che possano accettare l'inserimento di qualche giocatore, anche se Paquetà alla Fiorentina potesse interessare è certamente per imbastire un'altra e più costosa trattativa. Penso che questo asquisto, per quanto costoso, si voglia fare e dubito che si punti a altri, anche se Fofana del St Etienne è nella lista di chi può essere l'alternativa. Per il centrocampo dubito che si possa concretizzare con il Benfica per l'arrivo di Florentino Luis, troppo alti i costi e come ribadiscono moltissimi tifosi non è più tempo di scommettere sui portoghesi. Viceversa il ritorno di Bakayoko, che il Chelsea valuta 20 milioni, ma a cui riconosce 6 milioni annui, sembra il più probabile: serve limare il prezzo e spalmare il suo stipendio, dimezzandolo a tre, in più anni. Con il ritorno di Pobega che quest'anno ha giocato a Pordenone il reparto sarebbe completato. A centrocampo è un susseguirsi di nomi, dal russo Miraciuk allo spagnolo Marc Roca, dagli italiani Ricci e Pessina al ritorno dell'ex Deufoleu, o all'inavvicinabile Torreira, ora all'Arsenal, ma accostato a moltissime squadre, italiane e straniere. Il nome che fa sognare e brillare gli occhi è quello di Federico Chiesa. L'attaccante della Fiorentina e della Nazionale il 25 ottobre compirà 23 anni. Non viene da una stagione entusiasmante e le pretendenti al suo acquisto, Juventus e Inter, si sono defilate preferendo altre scelte. La richiesta della "viola" era di almeno 60 milioni, quota impossibile da accontentare, ma se diventasse 50 milioni, potendo inserire Paquetà, ecco che l'affare potrebbe concretizzarsi e il Milan avrebbe trovato il nuovo titolare per la fascia destra. L'alternativa non è certamente l'argentino De Paul, che l'Udinese valuta 40 milioni, ma probabilmente proprio il ritorno di Deulofeu, che guarito da un infortunato abbastanza grave, può giocare sia a destra che a sinistra, garantendo un buon numero di gol. Il costo è fra i 15 e 20 milioni.

Ricapitolando, la priorità è il contratto di Ibra, fatto quello si passerà alle cessioni e agli acquisti. Se tutto andasse nel modo migliore e quindi con l'acquisizione dei due giocatori della Fiorentina, inserendo Paquetà nella trattativa, più Bakayoko e Dumfries, l'investimento potrebbe aggirarsi sui 75 milioni. Un mercato ampiamente sostenibile, che lascerebbe margini per completare la rosa, a seconda delle cessioni, rafforzerebbe notevolmente la squadra, senza stravolgerla e consegnando all'allenatore molte alternative tecniche. Probabilmente mancherebbe ancora una "ciliegina" a centrocampo, ma per quella si potrebbe intervenire con il mercato di gennaio, quando potremo vedere se la parola scudetto è nuovamente pronunciabile dal popolo rossonero.