Il mercato di Gennaio 2020 per l'Inter ha rappresentato una rottura di uno schema piuttosto consolidato e ripetitivo.
Durante l'estate venivano comprati dei giocatori anche giovani e di prospettiva, si cominciava il campionato e, arrivati al giro di boa, alcune volte le cose andavano in maniera disastrosa, altre volte si galleggiava nella mediocrità, e in alcuni casi la squadra sembrava competitiva... sembrava...
E così veniva inserito un tassello o due a gennaio. Negli ultimi anni ricordiamo dei potenziali forti giocatori ma un po' bolliti (Hernanes, Shaqiri, Podolski, Eder), delle scommesse poi rivelatesi utili (D'Ambrosio, Brozovic, Rafinha) e degli inutili (Gagliardini, Cedric, Sainsbury, Lisandro Lopez). Queste campagne acquisti invernali sembravano dire qualcosa del tipo "mah, siamo questi, che ci volete fare?" o "piuttosto pensiamo al futuro". E in questo senso a gennaio venivano preparati dei buoni colpi a zero euro per il mercato estivo.

Ma quest'anno qualcosa è cambiato, e non solo perché c'è un allenatore come Conte che non sta lì a guardare, ma anche perché questa società sembra aver preso coscienza del fatto che si voglia veramente vincere e da subito. Non si è guardato a luglio, alla prossima stagione, ma si è fatto "All In(ter)".
La difesa era ed è a posto, abbondante di talento e con buone alternative, quindi non si è intervenuto. Sull'attacco forse si è deciso di dare un po' di fiducia ad un campione vero come Sanchez, che è mancato finora ma che non è un profilo da sottovalutare e forse anche dare qualche chances ad un potenziale campioncino come Esposito. Si è scelto di non prendere un vice Lukaku magari costoso e ingombrante come Giroud o un altro potenziale bollito come Llorente.
Il vero cambio c'è stato sulle fasce. Biraghi e Lazaro hanno deluso, Dimarco seppur buono non è stato premiato, nemmeno come alternativa, Asamoah non sembra potersi riprendere a breve, il solo Candreva ha positivamente stupito, lasciandosi alle spalle un triennio mediocre a dir poco. Sono stati scelti profili non futuribili ma spendibili subito. Moses ha già lavorato proficuamente con Conte e Young nonostante l'età è un giocatore di un profilo superiore e lo sta già dimostrando. Se questi due faranno anche solo un semestre buono, forse, ma forse, potremmo giocarcela fino alla fine. Poi forse Conte voleva portarsi a casa Vidal, ma, lasciatemelo dire, la società ha fatto bene a dargli qualcosa che non aveva, non qualcosa che potrebbe già avere in casa. Ricordiamo che l'Inter ha già preso Nicolò Barella, che forse è il vero colpo del mercato estivo, secondo me ancor più di Romelu Lukaku.
Si è deciso di inserire finalmente un giocatore di classe, elegante, forte. Mi sono visto tutti i gol di Eriksen con il Tottenham, su 69 gol ne avrà segnati 7/8 su punizione, da quanto tempo non segniamo su punizione? Quanti assist potenzialmente può fornire Eriksen? Quanti gol vengono segnati da fuori area? Quali altre trame di gioco possiamo inventare con un centrocampo così variegato e forte? Brozovic, Barella ed Eriksen in campo. E in panchina Sensi, Vecino, Gagliardini e Borja Valero.
Finalmente abbiamo un centrocampo competitivo, con alternative e finalmente c'è un giocatore che può creare gioco. Poi ha ragione Lele: "Dobbiamo vederlo calato nella nostra realtà", verissimo, ma rileggetevi i nomi sopra, o ripensate agli ultimi mercati della presidenza Moratti.
Finalmente è arrivato qualcuno di pronto, non bollito, non rotto, non potenziale, non inutile, non in fase calante. E allora mi viene da dire: Giochiamoci il tutto per tutto.
Senza rimpianti. Fino alla fine.