Si è chiusa senza botti la sessione invernale di calciomercato della Serie A, lasciando a bocca asciutta chi si sarebbe aspettato qualche rinforzo importante per la propria squadra del cuore. Riflettiamo su una cosa: il vero colpo del mercato di riparazione è stato Babacar al Sassuolo. Con tutto il rispetto per il giocatore e per la società emiliana, questo fa capire il livello di questa sessione invernale di mercato. A livello mediatico e di appeal del giocatore, l'affare più importante è stato fatto dall'Inter che ha portato a Milano Rafinha, centrocampista del Barcellona, sul quale però veleggiano ombre riguardanti la sua condizione fisica.

Chi esce con le ossa rotte (a dir poco) è il Napoli, che non è riuscito a portare al San Paolo né Verdi né Politano. La capolista del nostro campionato, dopo aver subito il "no" di Verdi, si è ridotta alle ultime ore di mercato per cercare di prendere almeno Politano, senza successo. Sarri non avrà il tanto richiesto rinforzo e quindi dovrà affrontare la seconda parte di stagione con gli uomini contati, soprattutto per quel che riguarda il reparto offensivo. Qualcosa nel Napoli non va: è inaccettabile per la squadra prima in classifica non riuscire a chiudere almeno per uno tra Verdi e Politano, entrambi ottimi giocatori, ma non certamente due top player. Poi quel Deulofeu, prima sedotto e successivamente abbandonato, rappresenta una delle occasioni più grandi sprecate dai partenopei; ci auguriamo per la società napoletana che un domani non si debba pentire per questo mercato da 4 in pagella.

Tutte le altre big si sono mosse davvero poco, o per nulla in alcuni casi, e questo non è un buon segnale. Inter, Roma, Milan e Lazio avrebbero avuto bisogno di almeno un rinforzo importante, ma le disponibilità economiche di queste società non hanno consentito l'approdo di giocatori di primissima fascia in Italia. Discorso diverso va fatto per la Juventus: la strategia della dirigenza bianconera è comprensibile, visto che la rosa è completa e non avrebbe avuto senso investire risorse economiche in operazioni che non sarebbero state in grado di alzare il tasso qualitativo dei giocatori a disposizione di Allegri. All'estero sono state spese cifre folli per rinforzi di spessore, nessuno si vuole far trovare impreparato quando arriveranno le partite che valgono una stagione intera. In Italia la copertina se la prende lo scambio Babacar-Falcinelli, quantomeno bizzarro. Ci auguriamo che nei prossimi mesi le italiane impegnate in Europa non debbano avere rimpianti: sarebbe un peccato buttare via intere stagioni a causa di valutazioni errate fatte sul tanto snobbato mercato di riparazione.