Sì, mancano solo pochi giorni prima di sfociare nel mese di gennaio e di conseguenza nel mese dedicato al mercato di riparazione. Inizia a diventare inevitabile parlare di calciomercato, specialmente per squadre come la Juventus, chiamata a un’inversione di rotta nella seconda parte di stagione per non mollare il sogno del decimo scudetto consecutivo.
Ma come sarà il mercato della Juve? Per provare a capirlo bisogna partire dal presupposto che per la Juve a differenza della maggior parte delle altre squadre di Serie A, gennaio non è il mese della riparazione, è la fase preliminare della sessione estiva, in cui è abituata a preparare almeno in parte la rosa e capire in anticipo come agire in estate. Proprio per questo, le mosse a cui ci ha abituati la società di Andrea Agnelli in questo periodo dell’anno sono i vari rinnovi contrattuali, l’acquisto di giovani da girare in prestito, i tentativi di accordo con calciatori in scadenza. Anche in questo modo, in questi nove anni scudettati, la Juve si è fatta sempre trovare pronta con una rosa di alto livello, ma questo è un anno differente. La Juve deve inseguire e attualmente dista 10 punti dal Milan capolista, senza contare che la Coppa Italia è un obiettivo e come sempre c’è l’obbligo di arrivare più avanti possibile in Champions League. Non servirebbero un paio di innesti di qualità fin da subito?

Sicuramente in società si sarà pensato a come agire, ma conoscendo la Juve, credo che si opterà per il solito mercato di costruzione a medio-lungo termine, piuttosto che una riparazione istantanea con nomi altisonanti (e costosi).
Sarebbe la scelta giusta? Credo di sì. Lo stesso Pirlo non ha mai chiesto espressamente interventi sul mercato e l’11 titolare della Juventus è oggettivamente forte. I problemi sono altri, come la mancata costanza di prestazioni di questo 11, dovuta principalmente a lampanti cali di tensione, sia individuali che collettivi. Ma questi sono problemi che di cui deve occuparsi Pirlo, e probabilmente Pirlo stesso preferisce a continuare il suo lavoro con la stessa rosa (almeno a livello di titolari), piuttosto che dover inserire in fretta e furia nuove pedine in un sistema che in questo momento fa fatica a trovare una sua espressione concreta anche calciatori su cui si lavora da 4 mesi abbondanti.
I veri acquisti della Juve dovranno essere Dybala, Bentancur, Arthur, Rabiot, Kulusevski, Bonucci e così via al massimo delle loro possibilità, ma ci si arriverà lavorandoci. Oltre a questi ci si può muovere per un vice-Morata e un quinto centrale difensivo, ma non di più. Pirlo deve lavorare con quello che già ha e già conosce, o si rischia di rendere il suo compito ancora più difficile di quanto lo sia già.

Comunque, le dinamiche di mercato possono ampliarsi e non poco, perché, come ho già detto, la Juve inizierà a pianificare il futuro e in cima a questa lista di cose da fare c’è di sicuro il rinnovo di Dybala, su cui si parla da un po’ e che toglierebbe un peso al giocatore. Non è più un segreto che la Juve sia interessata a Reynolds, terzino dell’FC Dallas per il quale i bianconeri vorrebbero imbastire un’operazione in stile Demiral, in sinergia forse col Cagliari, dove giocherebbe in prestito prima di passare alla Juve. Infine, si parla di parametri zero. Si sono sentiti i nomi, fra gli altri, dei vari Agüero, Depay, Ozil e Calhanoglu e vedremo se la Juve proverà l’affondo per qualcuno di questi.
Chissà che cosa vorrebbe veramente Pirlo da questo mercato. E soprattutto chissà se sarà soddisfatto quando terminerà. Le concorrenti ne usciranno maggiormente rinforzate? O magari Paratici avrà qualche intuizione che colmerà il gap in classifica?

Chi vivrà vedrà e lo vedrà presto: arriverà insieme alla calza della befana lo scontro diretto col Milan e il 17 gennaio quello con l’Inter, intervallati dalla partita col Sassuolo, tutti scontri di alta classifica da cui capiremo che stagione sarà quella della Vecchia Signora.