Lo scorso anno Elliot stupì il mondo del calcio, perchè entrò nel mercato del calcio avendo solo una ventina di giorni a disposizione e riuscendo in questo breve lasso di tempo a portare i seguenti movimenti: giocatori acquistati Higuain, Caldara, Bakayoko, Castillejo, Laxalt e Bertolacci; giocatori ceduti: Bonucci, Kalinic; le altre operazioni furono effettuate da Mirabelli per conto della precedente proprietà.
Nella sessione invernale furono acquistati Paquetà e Piontek e fu ceduto Higuain.

Entrando nel merito risultano ben comprensibili i movimenti di gennaio, perché Higuain chiese la cessione e doveroso fu sostituirlo con Piontek, migliore scelta possibile e dall'infortunio di Bonaventura derivò l'arrivo di Paquetà, che comunque in Brasile è tutt'ora molto stimato.

Francamente inspiegabile l'assortimento dei rimanenti acquisti, quasi tutti insufficienti nel rendimento ad eccezione dello sfortunato Caldara quasi sempre infortunato, e Bakayoko invece dal rendimento positivo, ma che non è stato confermato per due motivi: un riscatto troppo oneroso e un comportamento non sempre irreprensibile.

Tutto questo riepilogo ci fa capire il nuovo atteggiamento di Elliot, che a torto o ragione, ritiene di aver buttato soldi dalla finestra, ma soprattutto di ritrovarsi per la nuova stagione, poco o nulla da cui ripartire con fondate speranze di qualificazione Champions, nonostante i significativi esborsi effettuati da Leonardo.

Francamente non sappiamo l'ex DT del Milan sia stato dimissionato per queste ragioni o semplicemente per essere stato lui a preferire il divorzio, fatto è che la proprietà americana ha investito Maldini di una patata molto bollente.

Considerando che non c'è reparto della squadra che non necessiti d'intervento, e che in questa sede i si dice hanno valore zero (Elliot avrebbe: dato un budget, imposto un limite salariale, imposto un limite di età dei giocatori acquistati, rieservatosi di stabilire il prezzo massimo di acquisto dei giocatori che interessano) quello che Maldini ha studiato comincia ad essere chiaro.

Scegliendo Boban come principale collabolatore ha sostanzialmente delegato allo stesso spazi definiti d'intervento, vale a dire i rapporti politici e legali del club e interventi specifici nel mercato dell'area geografica slava.

Dopo la identificazione delle altre due figure determinanti dell'organigramma e cioè l'allenatore e il DS (a proposito Maldini non ha il patentino), finalmente ha avuto inizio la vera campagna acquisti.

Qui è cominciata una sorta di "guerra" al Milan, almeno per quel che riguarda il mercato interno; il Milan ha corteggiato a lungo Sensi, ma il Sassuolo ha nel corso della trattativa alzato il prezzo; e non di poco essendo passata da 25 a 35 mln.

Sensi non arriverà mai al Milan a queste condizioni, ma soprattutto per il voltafaccia inaccettabile quando si ha a che fare con persone che della parola data fanno la loro priorità, come appunto Maldini. Ma la stranezza evidenziatasi nella trattativa per Sensi si è ripetuta seppur in maniera leggermente differente, per altri calciatori cui il Milan si informava.

Veretout, Bonifazi, Andersen, Praet, Vignato tutti sul mercato con quotazione iniziale improvvisamente e inspiegabilmente lievitata non appena evidenziatosi l'interesse del Milan. Ora è chiaro che il mercato è fatto di scaramucce, di aste, di necessità e soprattutto durando fino al 2 settembre, soggetto a repentini cambiamenti. Ma al Milan sembra che hanno notato questa sorta di ostracismo, che complica ulteriormente l'attuazione delle strategie di rafforzamento della squadra.

Ovviamente non c'è solo questo, perché purtroppo il Milan evidenzia una difficoltà anche sul mercato estero; inseguire giocatori troppo a lungo apre la strada all'inserimento di altri club sui giocatori che interessano; perdere dei giocatori perchè mostri indecisione e titubanza è un errore di inesperienza e ovviamente questo è comprensibile, ma riteniamo che in questo senso Massara possa svolgere un ruolo decisivo.

Nel perpetuarsi di notizie infondate diramate dai media praticamente senza soluzione di continuità, appare apprezzabile l'assoluto riserbo tenuto dai dirigenti rossoneri, che solo cosi possono effettuare trattative importanti, che però vanno chiuse e in fretta. Proprio come fatto per Krunic, inaspettato e scoperto solo dopo l'acquisto.

Altrimenti si perderanno altri soldi, altro tempo e ahinoi un'altra stagione.