Il MERCATO dei NO non è accettabile.
Lo strapotere di agenti e giocatori ha raggiunto un livello non più sostenibile, irritante, disgustante. Trovare una formula per limitare questa posizione predominante di agenti e giocatori e conseguentemente i loro guadagni è diventato necessario. Non è accettabile dover subire, come società e come tifoso, rifiuti continui ad accettare trasferimenti, perdere giocatori a 0 perchè vanno a scadenza di contratto rifiutando rinnovo e trasferimenti, ritardi di vari giorni a presentarsi alla preparazione della propria squadra, addirittura rifiuti a scendere in campo... ma il rispetto verso le società che ti pagano e soprattutto verso i tifosi che alimentano tutto il movimento come consumatore finale dove è finito?

Amo il bel calcio e il calciomercato, ma questo MERCATO dei NO mi rimane veramente indigesto. Una volta per convincere un calciatore a trasferirsi bastava proporre una squadra che offriva un posto da titolare o la possibilità di giocare una competizione più prestigiosa, poi è diventato necessario anche riconoscere un salario MOLTO superiore, ma adesso siamo arrivati al punto che, tramite i propri agenti, vengono richieste anche commissioni elevatissime, nel caso di Dybala si è parlato di una cifra superiore ai 10 milioni di euro, richiesta che può avere una logica solo se ti mandano a guadagnare meno e a calcare palcoscenici inferiori.
Per non parlare delle continue richieste di rinnovo del contratto o delle forzature per essere venduto anche a fronte di un contratto in essere.
Un mercato ancora aperto dopo la seconda giornata di campionato, lungo, infinito eppure inutile con tutti questi vincoli, la maggior parte delle squadre sono ancora incomplete perchè anche il miglior direttore sportivo non riesce ad operare con tutti questi vincoli e limitazioni.

Correzioni necessarie al miglioramento del movimento CALCIO europeo sono: rivisitazione del Finacial Fairplay per permettere un livellamento tra le squadre, nuove norme su agenti e procuratori per limitarne il potere, inserimento nei contratti dei calciatori di malus nel caso di "cattivo rendimento fuori e dentro dal campo" e di clausole per favorirne la vendita ad altra società a determinate condizioni e per tutelare la società nel caso di rifiuto del rinnovo del contratto, uniformare la finestra di mercato per i maggiori campionati europei con inizio la settimana seguente la fine dell'ultimo campionato delle top europee e con termine la settimana antecedente l'inizio del primo campionato delle top europee.