Per l’Italia, stasera, è l’ultima partita nella Nations League, e anche l’ultima chance a disposizione , sia  per cercare di  vincere il girone, che   per evitare la retrocessione. Perché per un gioco di incastri e di combinazioni negative , in caso di sconfitta col Portogallo e di  vittoria della Polonia nell’ultimo match in casa dei lusitani,   gli azzurri si ritroverebbero in serie B del Ranking Uefa.
Naturalmente le aspettative degli azzurri sono ben diverse e si aspetta la gara  coi Portoghesi, in primis:  per  sanare la  sconfitta  dell’andata;  e poi per verificare contro  una big  del calcio mondiale,  il livello di competitività raggiunto.
E’ chiaro che  senza CR7 è un altro Portogallo. Ma è pur sempre la squadra Campione d’Europa in carica – per cui il test  per gli azzurri  è assolutamente probante -  e l’attesa e le aspettative della vigilia lo giustificano pienamente.
E non è un caso che il Meazza di San Siro accoglierà gli azzurri con il pienone – già 73.000   biglietti venduti,   a dimostrazione dell’interesse e della ritrovata passione per la nostra Nazionale.
La Svezia, anche se  sono trascorsi solo dodici mesi,   è ormai alle spalle. Non c’è più spazio per i brutti  ricordi.  C’è un  nuovo che avanza e chiede spazio,  e che vuole farsi strada, nel ricordo  di un passato glorioso,  e che sogna nuovi  fantastici traguardi.
Il primo in programma, è  l’europeo del 2020 - per il quale il CT Mancini sta lavorando , perché è quello il suo grande obiettivo:  vincere il Campionato Europeo. Il Tecnico azzurro lo ha fatto capire chiaramente, che tutto il lavoro che si è intrapreso è finalizzato a quella scadenza. E devo dire che la base dalla quale si sta partendo appare già piuttosto solida, con buone fondazioni, dalle quali si può elevare una squadra altamente competitiva , che con la necessaria fortuna può ambire anche alla vittoria della massima competizione continentale.
Mancini ,  contro il Portogallo,  confermerà  per 10 undicesimi la squadra che tanto ha fatto bene  nella precedente vittoria sulla Polonia.  Mancherà Bernardeschi per infortunio, e dal ballottaggio Immobile-Berardi uscirà il suo sostituto. Nella conferenza di ieri sera il nostro CT ha fatto intendere, non troppo velatamente, che Immobile ha molte possibilità di giocare dal primo minuto, per cui spazio al centravanti laziale con Berardi pronto a subentrare a partita in corso.

Per quanto riguarda il Portogallo, c’è da dire  che  il CT Fernando Santos, presenterà la squadra titolare, naturalmente   senza  CR7 –  la cui assenza, come è noto, è stata concordata in precedenza per facilitare il suo inserimento nella Juve.
Il Tecnico portoghese , nella conferenza pre gara ha invocato il pallone d’oro per Ronaldo , e ha  elogiato l’evoluzione   della squadra azzurra – ma, ha aggiunto,  che giocheranno all’attacco per vincere partita e Girone.
La squadra  lusitana non ha certo bisogno di presentazione. Grande tecnica, grande palleggio e una fluidità di gioco ragguardevole.  Fra gli uomini più pericolosi, sicuramente i due esterni difensivi Cancelo e Mario Rui,  Bernardo Silva e    Andrè  Silva, che dopo  aver lasciato Milano è tornato agli antichi splendori,  e a segnare goal a ripetizione.
Quindi un avversario forte  e complicato aspetta  gli azzurri, ma la voglia di vittoria di Chiellini e soci e il battito di cuore del Meazza,  potrebbero  fare la differenza.

 

Probabili formazioni

ITALIA (4-3-3): Donnarumma, Bonucci, Chiellini, Biraghi, Barella, Jorginho, Verratti, Chiesa, Immobile, Insigne. CT. Roberto Mancini

 

PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio, Cancelo, Fonte, Rubén Dias, Mario Rui, Rubén Neves, William Carwalho, Bernardo Silva, Pizzi, Andrè Silva,  Bruma. CT Fernando Santos