Eusebio Di Francesco, con gli ultimi mediocri risultati raggiunti, non stava attraversando un buon momento della sua carriera e su questo ci sono pochi dubbi. Ma ancora una volta un allenatore paga per colpe non (solo) sue.

Analizzando l'ultima sessione di mercato dell'Hellas ci rendiamo conto che la campagna acquisti non sia stata propriamente eccelsa. L'ottimo Marco Silvestri è stato ceduto all'Udinese, rimpiazzato da un Lorenzo Montipò che non ha particolari colpe, ma è arrivato in serie A a 25 anni e nel primo e unico campionato disputato ha subìto la bellezza di 74 reti. Matteo Lovato, una delle rivelazioni dello scorso campionato, è partito in direzione Bergamo. Di Marco e Salcedo non ci sono più, Zaccagni, vera punta di diamante per gli Scaligeri, è partito agli sgoccioli del mercato senza che sia stato adeguatamente rimpiazzato.

E in entrata cosa è stato fatto? Se possibile anche peggio. Davanti sono arrivati Simeone e Caprari, che in carriera hanno dimostrato di non essere dei marcatori seriali. E' stato riscattato Kevin Lasagna, un altro che non ha mai avuto un grandissimo rapporto con il gol. Dunque perchè a pagare deve essere sempre l'allenatore?
A doversi porre delle domande è la società, quella stessa società che gli anni passati è spesso stata salvata dai miracoli di Juric.