Lo United vince per la terza volta in questa stagione contro il Manchester City e per ben due volte è successo all'Etihad.
Sorprendente, soprattutto considerando quanto i Red Devils non amino il Loro tecnico norvegese, quanto meno da allenatore.

Sono stati tanti, fin troppi, i punti persi dallo United da quando Ole Gunnar si è seduto sulla scottante panchina di una squadra con una tifoseria molto pretenziosa e impaziente di tornare a vincere.

Quest'anno all'Old Trafford il Manchester United ha perso 3 punti contro il Crystal Palace e il Burnley, mentre lontano da casa sono arrivate ben 6 sconfitte.
Ma, d'altra parte, Solskjaer ha una media semplicemente spaventosa contro le big. Consideriamo i match dello United contro le restanti big six (City, Liverpool, Arsenal, Tottenham e Chelsea).

Sono arrivati 6 punti contro City e Chelsea (tra i quali un umiliante 4-0) e tre contro il Tottenham, in attesa del match del 15 marzo al Tottenham Hotspur Stadium. Contro Liverpool e Arsenal sono arrivati solo 2 punti sommati, ma c'è anche da considerare che prima del clamoroso k.o. per 3-0 contro il Watford, lo United era stata l'unica squadra a fermare gli invincibili del Liverpool.

La domanda sorge spontanea: da dove nasce questa evidente discontinuità nei match dello United? E' evidente che Solskjaer faccia fatica a stimolare i suoi in partite apparentemente semplici, ma bilanci il tutto con capolavori tattici contro le big in Premier.

Rashford finalmente è stato spostato sull'esterno (nonostante sia infortunato da un paio di mesi) con Martial punta.

A centrocampo è responsabile in positivo della rinascita dell'ex Shakhtar Fred al fianco del giovane scozzese McTominay autore di un gran gol proprio ieri. Dietro ha invece dato grande fiducia al classe 2000 Brandon Williams che mostra grande autorevolezza.

Sostanzialmente sta facendo molto più di quello che molti, compreso me, si sarebbero aspettati, dal momento che ha dovuto adattarsi all'infortunio di Pogba e all'assenza di una vera e propria prima punta,

Portare rispetto al nome di Ole Gunnar Solskjaer.