Il Liverpool è una squadra che vuole dare spazio ai giovani. La sua progettualità per il futuro parte dal presente. Non vive alla stagione. Ma la stagione è funzionale al futuro. Ed è ciò che la rende grande ed è questa visione che ha reso possibile il ritorno del Liverpool dei record come guidato da Klopp. E la visione viene prima di tutto, anche se si tratta di sacrificare stelle importanti. A partire dall'olandese Wijnaldum che gioca sempre, che fa goal anche spettacolari. Ma il suo tempo con il Liverpool sembra essere giunto alla fine. Forse già a partire dalla sessione del mercato invernale. Ma non è l'unico nella lista. Si iniziano a fare nomi eccellenti. A partire da Salah, da Mane, di Fabinho, del capitano Henderson, di Milner, di Van Dijk, di Firmino, di Matip, Adrian. Il Liverpool non vorrebbe avere giocatori superiori ai trent'anni in formazione. Dunque entro i prossimi due anni in casa dei reds ci potranno essere importanti uscite. In sostanza tre quarti del Liverpool rischia di essere rinnovato. Ma una cosa così estrema rischierebbe di essere deleteria. È probabile che ci saranno delle gradualità che porteranno comunque a delle uscite eccellenti. D'altronde abbiamo visto che Klopp sta dando spazio a dei giovani talentuosi come
Neco Williams terzino destro, il centrale Curtis Jones il portiere  Caoimhin Kelleher che addirittura ha preso il posto del secondo ufficiale, Adrian.

Le stelle che hanno fatto grande il Liverpool troveranno forse spazio in un campionato più lento? Con meno ritmo, dove giocatori di quarant'anni possono ancora esprimersi al meglio mentre in Premier sarebbero costretti a mettere le scarpette al chiodo? Tipo la nostra SerieA?