Non importa che il calcio non sia la tua passione, tanto meglio se lo è, non importa che tu patteggi per il Barcellona, per la Juventus, per il Canicattì o altro. Non importa che tu sia schifato dal calcio moderno, dal solo e mero business, che i tuoi sogni siano stati infranti dalla tua squadra del cuore.
Ieri per un momento anche tu eri ad Anfield, e anche tu assistevi ad una delle più belle partite della storia del calcio.

Questa Champions ci ha insegnato che il calcio è forse l'unico, o uno dei pochi, sport in cui tutto è possibile ed è proprio questo che alla fine ci rende schiavi, che ci fa brillare gli occhi dinanzi a una rimonta incredibile fatta tutta di cuore.
Al triplice fischio c'è spazio solo i brividi quelli veri, quelli che riescono ad arrivare anche attraverso uno schermo della televisione, quel popolo di Anfield che canta a squarciagola "You'll never walk alone" e la squadra che canta con loro.

E allora, dal più profondo, ringrazio il Liverpool per aver fatto credere ancora, anche ai più scettici, che il calcio è questo, non i bilanci, non il calciomercato, il calcio è tutto cuore e alla fine siamo tutti nostalgici e sentimentali e sappiamo bene che al cuor non si comanda mai.