Brendan Rodgers Inizia la sua carriera allenando le giovanili del Chelsea. Tra il 2008 ed il 2011 allena in Championship (seconda divisione inglese) sulle panchine di Watford, Reading e Swansea City. Con quest'ultimo ottiene la promozione in Premier League nella stagione 2010-2011. Nel maggio 2012 viene ingaggiato dal Liverpool per sostituire l'esonerato Kenny Dalglish. I Reds credono che sia l’uomo giusto per tornare a vincere. Il suo primo anno alla guida dei Reds chiude il campionato con un deludente 7º posto. Nella stagione 2013-2014 il Liverpool termina invece in 2ª posizione in Premier League, alle spalle del Manchester City.
La terza stagione si rivela piuttosto complicata, con la squadra mai in lotta per le prime posizioni e costretta al 6º posto finale. Ma l’esperienza ad Anfield sarà da dimenticare e l’esonero sembrerà quasi cancellare nella memoria collettiva quanto di buono fatto in precedenza. Per rinascere Rodgers cambia Paese, accasandosi al Celtic dove in tre anni vince tutto, guidando la squadra fino ai gironi di Champions League – risultato tutt’altro che scontato – e concludendo una stagione da imbattuto all’interno dei confini nazionali. Sono successi importanti, sminuiti tuttavia da chi guarda al campionato scozzese come un torneo facile e scontato. 

LEICESTER   

Quando il 26 febbraio 2019 Rodgers annuncia l’addio al Celtic a stagione in corso, spinto dalla voglia di rimettersi in gioco in Premier League e firma con il Leicester City, lo scetticismo intorno alla sua figura è lo stesso di sempre. Non sarà certo lui a risollevare le Foxes, questo il pensiero più diffuso nei tifosi in un momento complicato della stagione. Conclude la stagione con 5 vittorie 2 pareggi e 3 sconfitte e ottiene un tranquilla salvezza. E invece questo inizio di stagione in Premier League è strepitoso, dopo 12 giornate vede il Leicester occupare il secondo posto in classifica insieme al Chelsea di Frank Lampard alle spalle del Liverpool, un punto in più del ricchissimo Manchester City di Pep Guardiola e con ben 9 punti di vantaggio sulla zona Champions cioè su Sheffield Utd e Arsenal che con 17 punti sono al quinto posto della graduatoria. 26 i punti conquistati sono frutto di 2 sconfitte, 2 pareggi e 8 vittorie tra cui le 4 arrivate consecutivamente negli ultimi 4 turni. L’ultima sconfitta è arrivata di misura sul campo del Liverpool campione d’Europa in carica, capace di imporsi con fatica per 2-1 e soltanto in pieno recupero. Con soli 8 gol incassati, il Leicester vanta la miglior difesa della Premier League e il secondo miglior attacco, con il bomber Vardy in cima alla classifica dei marcatori, che sembra tornato ai livelli del 2015/2016. 

La Premier League, in queste prime giornate ha emesso un verdetto: il Leicester di Brendan Rodgers ha un rendimento migliore di quello allenato da Claudio Ranieri, dopo dodici partite, ha un punto in più rispetto alla stagione del miracolo, quella 2015-16 che ha visto i Foxes laurearsi Campioni d’Inghilterra. Dopo questo inizio strepitoso, ora c'è chi inizia a fare paragoni con il Leicester dei miracoli di quattro anni fa, ma la realtà è che oggi sarebbe quasi impossibile vedere i ragazzi di Rodgers al comando della classifica al termine della stagione. Possiamo dire che in quel campionato non c’era una seria pretendente alla conquista del titolo: il Manchester City terminò la stagione al quarto posto, il Liverpool all’ottavo (fuori dell'Europa) e il Chelsea addirittura al decimo.
Ma la ragione più seria che differenzia la due annate, però, è che come sappiamo tutti, oggi ci sono le corazzate di Klopp e Guardiola che hanno un'altro passo, sono almeno due categorie superiori a tutte le altre squadre della Premier League e che possono arrivare tranquillamente fino in fondo in tutte le competizioni in cui saranno impegnate.
Anche se... mai dire mai.