Si spengono le luci, c’è chi è già posizionato al centro della sala con le braccia serrate sulla propria dama, che non è disposto a mollare, chi invece ha ottenuto un ballo da una dama a disposizione e chi sta a guardare, sul ciglio della pista, in attesa di una chiamata all’ultimo minuto.

Il silenzio della sala, accompagnato da bisbigli sottovoce...hai visto con chi sta ballando stasera? Quello lì nuovo chi è? Ancora con quella balla?

Poi all’improvviso parte la banda, le luci si accendono e la pista riprende vita, le coppie si muovono simultaneamente, ma ognuno ha il suo stile, un feeling con il suo partner, chi è alle prime armi e chi lo fa ad occhi chiusi.

Provate ora a chiudere voi gli occhi, e immaginare quel momento di silenzio con le luci spente, siamo proprio in questa fase, la musica sta per partire.

Il gran valzer delle panchine sta per iniziare, mai come quest’anno, l’esatto opposto dell’anno scorso, dove il solo Napoli cambiò, separandosi da Sarri e accogliendo Carlo Ancelotti, quest’anno il Napoli sembra l’unica squadra a non cambiare.

La Juventus ha già deciso di svoltare, lasciando a casa uno degli allenatori più vincenti della storia, e ora è nella pista, come una reginetta del gran ballo, che lanciando occhiate qua e là, crea un pò di subbuglio, in attesa che tenda la mano al vero e definitivo partner.

L’Inter invece è quella che si è portata più avanti, il vecchio partner è stato mollato già da tempo, già durante il precedente ballo, gli occhi era stati posati sul bordo pista, dove Antonio Conte era ad attenderla, mancano sole le ultime formalità sulla definizione dello staff e poi sarà comunicazione ufficiale e presentazione.

La Roma, al passo di addio con De Rossi e Ranieri, ora vaglia le varie ipotesi, dopo una stagione travagliata iniziata con Monchi e Di Francesco come rispettivi direttore sportivo e allenatore e chiusa con una rivoluzione, ora ci si attende qualche assestamento societario, che pare sarà affidato a Francesco Totti e al nuovo ds Petrachi.

Il Milan dopo aver ricostruito con il trio Leonardo, Maldini e Gattuso, ora sembra sia arrivato il momento di disfare, è la classica madrina della serata, che cambia abito di continuo e non sa più come vestirsi.

A contorno di queste situazioni ci sono poi le classiche valutazioni di fine anno, l’impresa di Gasperini all’Atalanta basterà per convincerlo a rimanere o cederà a qualche corteggiamento di una big? Simone Inzaghi, dopo la vittoria della Coppa Italia, ha acquisito visibilità e in molti lo stanno corteggiando, il solito Giampaolo che anche quest’anno ha fatto il suo verrà valutato, mentre per chi ha fatto bene c’è invece chi se l’è vista brutta come Genoa e Fiorentina, che nonostante nomi di rilievo come Prandelli e Montella, hanno rischiato grosso fino all’ultima giornata.

Chi sono i pretendenti a bordo pista? Chi saranno i protagonisti del prossimo ballo?

Proviamo ad analizzare la situazione.

GASPERINI

Percassi lo ha confermato al 100%, ma le frasi post partita contro il Sassuolo fanno invece pensare che Gasperini potrebbe valutare anche altre soluzioni.

La Roma è forte su Gasp, considerato l’uomo giusto in un ambiente di tanti giovani, per risollevare e rivalorizzare una rosa che nell’ultimo anno ha avuto un calo improvviso.

Gasperini in effetti potrebbe essere il profilo giusto, da notare che nella rosa della Roma ci sono giocatori lanciati proprio da lui come Cristante ed El Shaarawy.

Scelta dura per Gasp, un ballo con una delle cheerleader più note della scuola, oppure restare insieme al suo amore del liceo, quello che l’ha sempre apprezzato anche quando non era nessuno?

SARRI

Ogni giorno in più che si avvicina alla finale di Europa League, sembra un passo in più vicino alla nuova panchina della Juventus.

E’ lui il favorito per prendere il posto di Massimiliano Allegri, ma qui le cose non tornano.

Insomma, la mentalità Juventus è sempre stata opposta al credo di Sarri, partendo dal motto “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”, l’obiettivo della Juventus è sempre quello di primeggiare, cosa che in Italia le riesce da 8 anni, ma che non basta più.

Ora serve primeggiare anche in Europa, Sarri invece porterebbe un’ aria nuova, incentrata su un gioco propositivo e divertente, ma che di pragmatico non ha proprio nulla.

Le idee di Sarri inoltre non sono facili da digerire in un gruppo vincente e che viene da così tanti anni di gestione basata sul risultato prima di tutto.

Un altro vincolo è la rosa lunga della Juventus, dove non ci si può permettere di lasciare in panchina 2 volte di seguito lo stesso campione.

Queste valutazioni, personali, mi spingono a dire che forse è uno specchietto per le allodole, probabilmente Sarri sta sì contrattando la buonuscita dal Chelsea ma per tornare in un altra squadra in Italia (Milan?Roma?).

DI FRANCESCO

Uno dei tecnici più emergenti degli ultimi anni, si è goduto il termine della stagione dal divano di casa sua, dopo l’eliminazione dalla Champions League contro il Porto.

Una stagione difficile la sua, resa ancor più difficile dal mercato operato dalla società, che ha incassato con le cessioni illustri di Alisson, Nainggolan e Strootman e ha investito su giovani e giocatori che non si sono inseriti nel contesto esistente, basti pensare a giocatori come Pastore e Nzonzi che arrivavano da stagioni importanti e che hanno reso meno di quello che ci si aspettasse.

Eusebio Di Francesco nella stagione precedente invece aveva portato la Roma in semifinale di Champions League, un risultato storico e inaspettato, raggiunto con un gioco divertente, che aveva già palesato nella precedente esperienza al Sassuolo.

Un profilo come quello di Di Francesco, potrebbe essere perfetto in un contesto come quello dell’Atalanta, se Gasperini dovesse scegliere di cambiare aria, o potrebbe essere il nuovo mattoncino sul quale potrebbe tentare l’ennesima ricostruzione il Milan.

In entrambi i casi, mi sento di dire, che sarebbe un ottimo ingaggio, una ventata di aria fresca e di originalità.

GUARDIOLA

La guest star della serata, mi sento di non escluderla, un pò per desiderio un pò perchè in linea con la crescita della Juventus.

In Italia, al momento, solo la Juventus potrebbe permettersi questo profilo di alto livello, che dopo 3 anni al Manchester City potrebbe valutare di cambiare paese e ripartire da zero, o meglio ripartire da 8.

Un profilo che sarebbe perfetto con la linea societaria, che cerca un uomo di spessore internazionale, un uomo vincente, che abbia anche un importante ritorno di immagine e che valorizzi una rosa già importante e che necessita di pochi ritocchi.

ZIDANE

Sottovalutato dai media, il ritorno al Real Madrid a marzo, sembra averlo escluso dalla lotta alla panchina Juventus, anche se prima di marzo era il favorito numero uno, l’uomo che davano per imminente nelle gerarchie bianconere.

In realtà il ritorno al Real Madrid non è stato dei più felici, scelta dettata, per sua stessa ammissione, dalla riconoscenza per questo gruppo che per 3 anni lo ha visto vincitore incontrastato in Europa.

Nel finale di stagione Zidane ha mostrato un certo nervosismo verso la presidenza, e i diversi casi di giocatori in procinto di abbandonare, tra i quali Sergio Ramos e Gareth Bale, non lo vedono proprio intoccabile come lo era stato fino a poco tempo fa.

Potrebbe essere il colpo a sorpresa, tra i tanti nomi pubblicizzati, perchè arriva da un contesto vincente, ed è un uomo vicino alla dirigenza Juventus, molto apprezzato da Andrea Agnelli, che a differenza di quanto dichiarato nella conferenza stampa di addio ad Allegri, ascolterà i suoi collaboratori ma la decisione, alla fine, spetterà a lui.

Preparatevi perchè tra poco si darà il via alle danze.