I timori
Ci si chiedeva in quali condizioni si sarebbe presentato il Milan alla prima di campionato in casa contro il Bologna. Se nelle condizioni post lockdown, oppure notando quel Milan incerto e discontinuo notato tempo addietro durante l'era dei sesti settimi posti in classifica. O forse sarebbe meglio dire quel Milan incerto e incostante del periodo pre-Ibrahimovic. Il test contro gli irlandesi dello Shamrock Rovers infatti non era sufficientemente attendibile per dare una risposta a questi interrogativi, anche se i rossoneri in campo hanno dimostrato di essere in buone condizioni fisico-atletiche e mentali per sostenere ogni tipo di impegno. E dunque, proprio quel Bologna che a chiusura dello scorso campionato era venuto a S. Siro baldanzosamente ritornando a casa zavorrato di 5 goal al passivo, anche ieri presentandosi meno pimpante del solito ha dovuto issare bandiera bianca e tornare a casa con le pive nel sacco riportando 2 goal incassati dal suo giustiziere più implacabile: Zlatan Ibrahimovic. Sicuramente la quasi totalità degli interrogativi posti alla vigilia sono stati dissolti in modo convincente, ne manca solo uno: come si comporterà il Milan quando affronterà le grandi del campionato? Ma questo interrogativo lo si potrà affrontare a tempo debito quando Pioli avrà avuto il tempo necessario per aver collaudato vieppiù lo stato di forma fisica dei suoi ragazzi.

La partita e le pagelle
Bisogna dire per amore della precisione che il Milan ieri ha iniziato con una certa prudenza che lasciava intendere un appannamento fisico da parte dei giocatori più sfruttati e mi riferisco ai Kessiè, Bennacer, Hernandez e Calhanoglu. Soltanto però per i primi dieci minuti. Poi poco a poco i rossoneri hanno aumentato i ritmi con destrezza graduale tessendo alcune belle trame che si sono rivelate assai efficaci sfiorando il goal in un paio di occasioni. Il Bologna ha cercato di essere aggressivo sui portatori di palla rossoneri, ma lo ha fatto con eccessiva foga rimediando un paio di cartellini gialli. In una delle più belle azioni manovrate coralmente, il Milan passa in vantaggio al 35° minuto. Il cross finale lo esegue Theo Hernandez con la sua precisione ed eleganza imbeccando al centro dell'area felsinea il solito Ibra, il quale si erge da torre elevandosi più in alto dei suoi controllori Danilo e Dominguez e colpisce di testa con un tiro forte e molto angolato. Nulla da fare per il volenteroso Skorupski. Il plauso a Ibra è d'obbligo e inoltre lo merita pure la squadra perchè, contrariamente al passato, i giocatori si sono comportatati insistendo alla ricerca del goal del raddoppio, non solo allo scopo di archiviare il risultato, ma soprattutto allo scopo di tenere lontano dalla propria porta gli attaccanti petroniani attaccando e creando gioco costantemente. E' questa mentalità che convince del tutto. Infatti ciò dimostra la maturità della squadra abbandonando i metodi di strenua difesa del centrocampo. La controprova si è avuta registrando solamente un paio di interventi da parte di Donnarumma in tutta la partita. Il Bologna ha trovato pochi spazi e il Milan insistendo ancora nell'arrecare pericolose azioni verso la porta del Bologna, ha trovato l'occasione di raddoppiare su calcio di rigore a seguito di un atterramento in area subito da Bennacer dopo pochi minuti nel secondo tempo. Ibrahimovic incarito di calciare dal dischetto ha battuto Skorupski con un tiro teso a mezza altezza forte e imparabile. Lo show dei rossoneri è continuato fino alla fine, ma Pioli in vista dell'impegno ravvicinato contro i norvegesi del Bodoe Glimt ha preferito effettuare alcuni cambi sostituendo prima Castillejo con Saelemaekers già all'inizio del secondo tempo e poi Brahim Diaz al 71° al posto di Calhanoglu, quindi a seguito di un leggero acciacco accusato da Kjaer, è entrato anche Duarte al 71°. I cambi sono stati ultimati al 77° con l'esordio di Tonali in sostituzione dell'affaticato Kessiè e infine con Krunic che ha dato il cambio a Bennacer al minuto 86. Complessivamente dunque buona prova del Milan che fa ben sperare in vista dei prossimi impegni ravvicinati sia per i preliminari di Europa League e sia per il prosieguo in campionato. Le pagelle delle due squadre:

MILAN BOLOGNA  2 - 0
Donnarumma 6,5 Lavoro di ordinaria amministrazione. I suoi interventi sono stati decisamente rassicuranti come sempre, ma è stato poco impegnato tranne in un'occasione al10 minuti dal termine della partita, quando ha effettuato un intervento miracoloso dei suoi negando il goal ai felsine e deviando un gran tiro di Skov Olsen.
Calabria 7 Nelle ultime uscite dei rossoneri si è notato un buon crescendo da parte del terzino del Milan, il quale ha fornito delle prove decisive ed autoritarie. E' atteso ora nelle prossime gare per confermare la sua buona condizione e probabilmente la sua volontà di dimostrare al tecnico e ai dirigenti di voler rimanere ad allenarsi per tutta la stagione a Milanello.
Kjaer 7 Deciso e sicuro in tutti i suoi interventi. Ha evidenziato una regia in difesa che ha messo tranquillità a tutto il reparto. A circa 20 minuti dalla fine ha chiesto il cambio cautelativo con Duarte per una leggera indisposizione fisica per nulla pregiudicante in vista dei prossimi impegni.
(Duarte 5,5) La sua presenza in campo è stata insufficiente ad arginare la veemente reazione degli attaccanti rossoblu. A sua scusante bisogna sottolineare il recente infortunio che lo ha tenuto a lungo assente dai campi di gioco.
Gabbia 6 Il ragazzo denota qualche indecisione dovuta alla mancanza di esperienza, ma in compenso si è applicato molto e ha mantenuto sempre il controllo del suo avversario. Deve acquistare più sicurezza nei suoi interventi specie quando si tratta di anticipare l'avversario.
Theo Hernandez 7 Ha mostrato chiari segni di miglioramento rispetto alle ultime uscite. Sta tornando a fornire le sue discese che in altre partite sono state devastanti per le difese avverarie. Ottimo tocco vellutato in occasione del cross perfetto che ha permesso a Ibrahimovic di colpire a rete in modo agevole.
Kessiè 6 Abituati a vedere l'ivoriano in altre occasioni giostrare con instancabile accanimento, è sembrato meno pungente ed efficace in questa partita in cui il suo lavoro di distruzione del gioco avversario è comunque parso efficace.
(Tonali e Krunic) La loro prova non è giudicabile perchè sono stati poco tempo in campo.
Bennacer 6,5 Solita diga davanti alla difesa e solito apporto efficace alle linee di attacco con inserimenti che non sempre sono andati a segno. Deve migliorare la mira e la misura del tiro in porta, specie nelle conclusioni dalla lunga distanza.
Castillejo 5,5 Lo spagnolo non era in buone condizioni di tenuta, Ha il pregio di giocare partite entusiasmanti ma a volte come in questo caso è sembrato un po' arruffone e dozzinale sia nelle conclusioni e sia nelle triangolazioni con i compagni. Il suo aiuto alla linea difensiva in fase di rientro non è stato sempre positivo positivo. Deve imparare ad essere più altruista verso i compagni.
(Saelemaekers 6,5) molto dinamico e disponibile ad aiutare i compagni più arretrati. Ha contrastato parecchie azioni avversario proponendosi al contempo in fase di costruzione e cercando continuamente il dialogo degli scambi con i compagni. Un prova la sua più che sufficiente.
Calhanoglu 6 Meno brillante di altre occasioni vuoi per la minore vitalità di Kessiè e vuoi per le azioni meno ficcanti del solito da parte di Rebic, ma in compenso ha sgobbato sempre rincorrendo i suoi avversari anche quando al posto suo avrebbe dovuto e potuto sopperire Castillejo. Può fare meglio comunque in rapporto alla crescita di tutto l'impianto di centrocampo e della trequarti.
(Brahim Diaz 6) Ci si aspettava di più da parte dello spagnolo che comunque ha retto il confronto calandosi immediatamente nel ruolo e nei compiti che gli sono stati assegnati.
Rebic 6 La sua gara è stata senza lode e senza infamia. Nel giorno del suo compleanno sarebbe stato bello poter festeggiare con un goal, ma la difesa del Bologna è semtre riuscita a contenerlo sia negli anticipi come pure nelle incursioni veloci.
Ibrahimovic 8 Sono ormai tante le partite in cui offre un rendimento ottimo. La sua dote fisico-atletica lo aiuta molto ed egli è di sprone per i suoi compagni in maniera decisiva. In tutte le gare è autore di goal particolari. Ieri ha effettuato uno stacco di testa che ha ricordato a grandi linee quello effettuato da Ronaldo nella passata stagione contro la Sampdoria. I suoi assist e la sua propensione offensiva sono straordinari. Anche l'apporto in fase difensiva è molto efficace e decisivo. Se un appellativo si può dare a questo grande campione, il più adatto per l'occasione è quello di giustiziere della notte!

Skorupski 6,5 La compagine di Mihajlovic deve ringraziare il suo portiere se il risultato non ha assunto proporzioni più pesanti rispetto al punteggio finale.
De Silvestri 6 Opposto a Rebic ha offerto una buona prova cercando di fermare il croato ma non sempre riuscendo ad ostacolarlo di prima intenzione.
Danilo 6 Difensore arcigno. Contrastando Ibrahimovic ha dovuto ricorrere più di una volta al fallo, ma nel complesso la sua prova è stata sufficientemente accettabile.
Tomiyasu 6,5 Il giocatore giapponese è interessante sia come difensore e sia nei momenti in cui sganciandosi ha aiutato i compagni nelle scorribande d'attacco, tanto che nel finale ha sfiorato il goal come successe nella stagione precedente proprio a S.Siro contro il Milan.
Dijks 5 Un voto generoso se consideriamo la serata particolare ricca di interventi fallosi che alla fine sono sfociati in una espulsione alquanto meritata a seguito dei due cartellini gialli lasciando la sua squadra in 10 uomini.
Schouten 6 Gran corridore che si è prodigato nel tamponare e costruire un gioco rivelatosi inefficace per la scarsa volitività dei suoi compagni.
Dominguez 5 La sua prova è stata negativa tanto da richiedere dopo 10 minuti del secondo tempo la sostituzione con (Skov Olsen 5,5). Anche il subentrato ha offerto una prova opaca divorandosi un goal nel finale sopratutto per la gran parata di Donnarumma.
Orsolini 5 La sua prova è stata negativa e ha condizionato il rendimento del reparto d'attacco anche perchè è stato marcato bene da Hernandez e più volte contrastato efficacemente da Rebic nei rientri.
(Sansone 6) Entrato in campo per sostituire Orsolini si è ben distinto in qualche pregevole azione ma ha dovuto agire in condizioni di inferiorità numerica contro l'agguerrita difesa rossonera.
Soriano5,5 Ha dovuto combattere a centrocampo con il dinamismo dei rossoneri dovendo ricorrere spesso al fallo per contrastare i suoi avversari. Prova negativa e poco efficace.
(Santander 6) Negli ultimi 10 minuti è subentrato al posto di Soriano per imprimere maggior peso alla linea d'attacco. Pregevole la traversa colpita nel finale di gara.
Barrow 5 La sua prova è stata evanescente. Mai si è reso pericoloso e disponibile allo scambio.
(Vignato senza voto) Della sua presenza in campo si sono accorti in pochi, compresi alcuni suoi compagni di squadra.
Palacio 5,5 Poco efficace e in più di un'azione ha trovato poca collaborazione da parte dei suoi compagni.
(Svanberg senza voto) Ha sostituito Palacio a 10 minuti dal termine ma il suo apporto è stato quasi nullo.

Le certezze
Una cosa comunque appare ormai ben delineata: lassù in cima alla classifica c'è il Milan e si ha l'impressione che, in quella zona, ci starà a lungo stavolta. E tutto ciò lo si deve alle figure più discusse durante il periodo pre-Covid ovvero Pioli e Maldini. Il dirigente ha dato caparbiamente fiducia al tecnico emiliano. Quante critiche sono piovute addosso a loro! Vero signori tifosi di poca fede? Pioli poi è anche stato giudicato “allenatore non da Milan”, un tecnico che durante la sua carriera non ha mai vinto nulla e il quale ha subito diversi esoneri e tutti quando ha allenato squadre di ottima levatura come ad esempio Lazio, Fiorentina e Inter. Quindi come allenatore del Milan è stato considerato un ripiego, in attesa di tecnici altisonanti provenienti da terre teutoniche e da campionati esteri che, vivaddio, nulla hanno da insegnare a casa nostra. Anzi semmai... E così Pioli da brava persona e da professionista serio si è programmato lavorando sodo e proseguendo in un progetto fondato sul modulo 4-2-3-1. E' stata la scelta vincente. Egli ha convinto non solo tutto lo staff tecnico della gloriosa Società meneghina, ma pure il guerriero di mille battaglie e di tante conquiste: lo svedese Zlatan Ibrahimovic, un discendente di Odino, come lui stesso osa definirsi. Riguardo al ritorno di questo immarcescibile trentanovenne si deve dare atto alla coppia Boban Maldini, i quali hanno fatto leva sulla durevole amicizia che li ha sempre legati allo svedese. Era lampante credere che il richiamo di questo grande giocatore sarebbe stata la giusta panacea per guarire i rossoneri dalla crisi di personalità in cui erano precipitati. Il professore infatti ha riunito gli allievi più giovani infondendo loro il carattere da tenere in campo, in allenamento e fuori dal campo, tramite regole di comportamento da osservare con scrupolosa e doverosa esigenza.
Dunque Ibra, sempre Ibra e fortissimamente Ibra! Se diamo un'occhiata alla classifica dei cannonieri notiamo in testa lo svedese, per ora in solitaria posizione tramite la doppietta realizzata ieri. E peccato che non sia stata invece una rotonda tripletta, infatti c'è mancato poco perchè lo svedese realizzasse il terzo goal. Ma per tutti sostenitori rossoneri egli ormai è diventato “Il giustiziere della notte”.

Opinionista obiettivo