Ragazzi parto con una premessa: ieri sono stato all'ospedale fino alle 2:30 di mattina e mi sono alzato solo adesso (sono le 12). Ora sono a casa, ho l'appendice infiammata. La chirurga appena mi ha visto mi fa: come stai? Io: male. lei: bene allora tra un po' facciamo un bel taglietto... erano le 23. No comment. Ma partiamo dall'inizio.

Erano ormai tre giorni che avevo mal di pancia nella parte bassa. Ero dai nonni in Val di Non. Vi ricordate? Quelli del mio primo diario dall'isolamento. Bene questo si può chiamare diario dall'ospedale. Ieri mattina alle 11 mia nonna mi ha portato dalla sua dottoressa che mi ha inviato al pronto soccorso con il sospetto appendicite. Così dopo pranzo è arrivata mia mamma che si è fatta un'ora e mezza di macchina per arrivare: mi porta a Trento. Dentro di me l'angoscia di un'incombente operazione inizia a crescere tanto da farmi tremare tutto come una foglia al vento d'autunno. Oggi c'è un bel sole. Bella giornata. Almeno quello... ma torniamo a noi e al nostro racconto. Mi distraevo con la piccola neonata come al solito felice di essere al mondo con tutti quei bei sorrisini, la mia nuova cuginetta. Pensate che quando io compievo 14 anni lei faceva quattro mesi: anche lei è nata il 31 ma di marzo. Cerco di non pensare all'ospedale e tutto e mi concentro sul giocare con la piccola, per quanto si possa giocare con una bimba di appena quattro mesi. Le faccio fare un po' di ginnastica con le gambine, la metto a pancia in giù così inizia a tirarsi su con le braccine. È veramente carina. Amo i bambini piccoli... tranne quando vomitano senza un motivo e fanno la cacca nel pannolino. Finché se ne stanno buoni e zitti li amo con tutto il cuore.

Dopo un po' di tempo mia mamma mi annuncia che dobbiamo andare in ospedale. Arriviamo che sono le tre e mezza in pronto soccorso, mi fanno gli analisi del sangue e mi lasciano un tubicino attaccato a braccio per non bruciarmi di nuovo se avessero avuto bisogno di altro sangue (non ne hanno avuto bisogno e come risultato ho tutto il braccio destro indolenzito). Il passo successivo era fare una visita con un medico che solo alle otto e mezza di sera mi ha mandato a fare i raggi. Solo dopo ho scoperto che non serviva a niente farli. Mi veniva voglia di dare della testa di cappero a tutti quanti (per non dire altre parole). Alle una di notte, pensate un po', mi ha chiamato la chirurga per decidere che fare. Mi ha detto che dall'ecografia che avevo fatto verso le dieci non si vedevano segni di appendicite e che lei quindi non si sentiva di operarmi. Dalle analisi però risultava un'infiammazione e quindi mi ha mandato a casa con cura ad antibiotico per una settimana. Io mi sento molto meglio già adesso ma che ci vuoi fare? È lei il medico. Detto questo, sono dovuto tornare a Riva del Garda (altri 45 minuti di viaggio) dove finalmente ho potuto mettere la testa sul cuscino. Ah si dimenticavo due cosette: la prima è che non bevevo e mangiavo da mezzogiorno perché non si sapeva se mi operavano o cosa, la seconda è che una pattuglia di carabinieri ci ha fermati alle due di notte per un controllo. Morale della storia? Non andate mai al pronto soccorso a meno che non sia strettamente necessario.

Ecco, come dicevo oggi mi sono alzato a mezzogiorno. Ho fatto una bella dormita finalmente dopo due notti passate a rigirarmi nel letto per il male. Ieri è stata la giornata sicuramente più lunga della mia vita e spero proprio che questo antibiotico funzioni sennò devo tornare lì a farmi operare. Due scatole. Come dici? L'Inter? Che ha fatto l'Inter? Ah ha vinto. Si ok va bene, non sto per urlare e prendere a pugni il muro... tranquillo. Che giornata di capperoooooo! Pure l'Inter si doveva mettere in mezzo!? Spero con tutto il cuore che non vincano l'Europa League altrimenti saranno sfottò tutti i giorni... accidenti ne ho piene le scatole ok? Queste teste di cappero dei medici e degli interisti mi hanno rotto. Per fortuna esiste questa piattaforma. Mi sono sfogato a scrivere 'sto pezzo ora va meglio. Spero che la redazione sia così gentile da pubblicare questo articolo altrimenti arriveranno altri capperi anche per voi...

Altra nota dolente della mia vita: avevo Eriksen al fantacalcio ma abbiamo fatto solo la Serie A. Che giornataccia Ciccio!