LA SAMPDORIA IERI SERA OLTRE A MERITARE DI VINCERE, CI HA SURCLASSATI SUL PIANO DEL GIOCO. UNA SQUADRA CHE COSTA TRE VOLTE MENO DEL MILAN.  

Premetto: apprezzo tantissimo Gattuso come uomo, per il suo carattere schietto, onesto e diretto. L’ho amato quando giocava per la grande grinta e determinazione. Per me è un Mito e tale rimarrà per tutto quello che ha fatto e per ciò che è come persona. Probabilmente diverrà anche un buon allenatore, ma ad oggi il gioco del Milan non si vede.

Noi tutti avremmo voluto vedere un Milan giocare da squadra vera, ma diciamoci la verità: questo Milan non ha uno straccio di idea di gioco. Non ha un gioco corale né un gioco veloce e di rimessa né un gioco basato sul palleggio e sul possesso palla -come desidererebbe Gattuso- che senza interpreti tecnici e alcuni fuoriclasse a centrocampo è impossibile da realizzare. Gattuso ha avuto un anno e mezzo per farci vedere alcune trame che caratterizzassero il “Suo” Milan. Stiamo spettando…

La colpa è tutta di Gattuso? Certo che no. La parola “Campioni”, di casa nel Milan berlusconiano, sembra sparita dal vocabolario della società AC Milan 2019. Inoltre abbiamo sbagliato 8 mercati consecutivi, creando un incrocio di calciatori spesso inconciliabili tra loro, e costringendo gli allenatori (Gattuso compreso) a far coesistere doppioni o ad adattare alcuni giocatori a ruoli non loro. Certo è che con Mirabelli abbiamo venduto 11 calciatori mediocri e acquistati 11 altrettanto mediocri.

Ad ogni modo, nonostante in questi 8 anni abbiamo comprato calciatori mediocri spacciandoli per campioni; nonostante al Milan non ci siano fuoriclasse; nonostante il reparto dove nasce il gioco e dove si attua la manovra offensiva è la più carente (mancano giocatori che, in fase di attacco, riescano con particolare abilità a porre i compagni di squadra, con passaggi smarcanti, in condizioni di concludere a rete, di segnare): nonostante tutto ciò non dimentichiamo che abbiamo il secondo vergognoso Monte Ingaggi della serie A, e che squadrette provinciali che costano fino a 5 volte meno del Milan ci mettono in difficoltà sfoggiando un calcio di gran lunga migliore  ed esteticamente più piacevole.

LE ULTIME MODE DEL CALCIO NOSTRANO
Abbiamo capito che una squadra farcita di campioni spesso ma non sempre (Real Madrid; Milan di Berlusconi, Barcellona, etc) riescono a far diventare allenatori anche gente del tutto inesperta e alla loro prima esperienza. Questo esperimento ebbe successo con Fabio Capello al Milan (l’ultimo in ordine cronologico è stato Zinédine Zidane al Real Madrid con cui ha vinto 3 UEFA Champions League; 2 Supercoppa UEFA; 2 Coppa del mondo per club). Dopo di che si è consolidata l’abitudine di prendere giocatori famosi e dirigenti, alle prime armi. Ebbene ciò è stata una delle cause che ha decretato la “catastrofe Milan" negli ultimi 8 anni.

  1. Da almeno 8 anni non abbiamo un vero DS che sia nato sui campi da gioco (Corvino, Pradè, Marino: gli unici che riescono a rivoluzionare una squadra mantenendola competitiva e ad acquistare campioni in erba);
  2. Abbiamo capito che Galliani non è mai stato un DS, ha vinto grazie ai soldi di Berlusconi. Quando Berlusconi ha chiuso i rubinetti, Galliani  è svanito nel nulla.
  3. Poi sono arrivati gli allenatori famosi che non avevano mai allenato: Filippo Inzaghi; Siniša Mihajlović; Cristian Brocchi;  Vincenzo Montella (che non era un novellino ma neppure un allenatore affermato) con risultati terribili che si sono sommati a mercati surreali.  

Questo caos è riuscito a rovinare anche un calciatore come Higuain, un attaccante da area che se non riceve palloni entra in difficoltà, ed è l'unico campione oggi a disposizione del Milan.

CONCLUSIONE 1
Fermo restando che tutti i dolori del Milan nascono dal comportamento maldestro, irresponsabile e pseudo-mafioso di Berlusconi sin dal 2011 (non sono ancora sicuro che non centri qualcosa nella gestione Eliott, suo amico e partner commerciale), oggi abbiamo N° 3 DS: Leonardo, Paolo  Maldini, Geoffrey Moncada. A no, scusate, rettifico: Maldini è direttore sviluppo strategico area sport; Leonardo è Direttore generale dell'area tecnico-sportiva del Milan; Geoffrey Moncada è capo scouting del Milan.

Ecco che gli errori si ripetono.

CONCLUSIONE 2

  1. Serve un vero DS abituato  a comporre squadre secondo le esigenze del gioco e dei ruoli.
  2. Serve un allenatore fatto e finito. Personalmente speravo in Conte sin da gennaio, ma pare che perderemo anche quest’anno la qualificazione  in Championjs League. Ma è tanto difficile per una squadra che vuol vincere scegliere allenatori di un certo valore? … E pensare che ce ne sono tanti: Conte, Roberto De Zerbi; Marco Giampaolo; Eusebio Di Francesco; Domenico Tedesco.
  3. Prenderei un grande centrocampista; un grande attaccante oltre al sostituto di Higuain; un grande allenatore (Conte) e inserirei Paquetà cercando di arrivare in Champions a tutti i costi. A me piace anche Morata che è uno dai piedi buoni, gioca per la squadra e può giocare come rifinitore, come ala, come interno. Morata + Paquetà + un fuoriclasse a centrocampo, e un attaccante come Cutrone e vedrete come cambia il gioco del Milan in fase di costruzione. Inizieranno a segnare anche i centrocampisti.
  4. Un grande club non può prescindere da uno stadio tutto suo. Buttare giù San Siro per costruirne un altro con l'Inter non ha senso. Gazidis, le ricordiamo che lei è qui per rendere dignitoso un grande club, non per fare l'elemosina. Ci vuole dire che Milan e Inter, che hanno contribuito alla storia del calcio internazionale, non hanno diritto ad uno stadio tutto loro? A Londra gli otto club della città dispongono di uno stadio a testa. Una città come Milano non è in grado di costruire due stadi? Ricordiamo al Sig. Gazidis che il Milan ha vinto il triplo delle coppe dei campioni di tutte le squadre di Londra messe assieme. Il Milan più di tutti merita uno stadio tutto suo.