Il mese di ottobre 2018 verrà ricordato da tutti gli appassionati di calcio come il mese di Cristiano Ronaldo, ma la sola accezione negativa non è legata alle prestazioni sportive del portoghese bensì alla sua vita privata. Come ormai tutti sanno il campione portoghese è indagato per violenza sessuale ai danni di Kathryn Mayorga, famosa modella statunitense; tante le sfaccettature, i meccanismi illogici che contraddistinguono il fatto, ma anche i commenti che popolano il web. La verità è che nessuno sa veramente ciò che è successo in quella notte di Las Vegas, ma tutti si divertono a dare un’interpretazione soggettiva che talvolta va ad intaccare quei principi umoristici dei quali possiamo fare gentilmente a meno. 

Ma, a differenza delle opinioni pubbliche a riguardo, siamo davanti ad un gioco di specchi molto particolare e alquanto strano. Non so perché, ma, in un contesto completamente diverso, sembra di essere all’interno del romanzo poliziesco di Andrea Camilleri, intitolato appunto “Il gioco degli specchi”. Premesso che le storie del commissario Montalbano sono le più interessanti sotto tutti i punti di vista, i fatti raccontati all’interno di quel libro hanno come unico scopo quello di distogliere il protagonista dalla realtà dei fatti.

Ricapitoliamo brevemente la trama: in questa nuova e affascinante avventura, proprio come succede in un gioco di specchi al Luna Park, qualcuno vuole confondere il Commissario Montalbano. E così, un villino popolato da una donna affascinante ma assai sospetta, un giro di macchine losco, due esplosioni decisamente fuori luogo e una storia di amore tipica dei romanzi di Shakespeare vanno a creare un’atmosfera surreale, contraddistinta da riflessi farlocchi, deformazioni e mezze verità, proprio come succede in un sala pieni di specchi. Il Commissario Montalbano è appeso ad un filo ed è circondato da un’incertezza di fondo che popola i suoi più intrinsechi pensieri anche di notte. E se la notte porta consiglio, per il poliziotto di Vigata tutto prende una forma addirittura più grande di quanto dovrebbe essere. I trasognamenti, la paura di scivolare in un mondo che sempre più gli appare complice delle apparenze e la certezza che realtà e illusione si uniscono in un solo colore, fanno si che Montalbano venga lasciato solo contro l’intero commissariato. Ma quel qualcuno che vuole fregare la realtà dei fatti, alla fine pagherà perché con astuzia e determinazione il commissario riuscirà a trovare la verità. 

Ora, pur parlando di argomenti particolarmente diversi e letterari, il libro di Camilleri rispecchia un po’ il caso Ronaldo anche perché ci sono dei fatti che mirano ad indirizzare il lettore o l’opinionista verso una strada ben definita, ma non matematicamente corretta. Il gioco degli specchi, come nei bambini, porta a due possibilità: o ci si imbatte nel riflesso del vetro e non si riesce ad andare avanti, o si cerca di guardare più in là, per ricercare informazioni essenziali al fine di uscire definitivamente dal gioco. A questo punto, siamo proprio sicuri che Ronaldo sia l’artefice di tutti i mali? Oppure, ancora una volta, la fama e lo stipendio hanno avuto la meglio? A voi la risposta.