Quando pensi che Cristiano Ronaldo e Lionel Messi siano i giocatori che hanno segnato di più nella storia del calcio sbagli, perchè sopra di loro c'è qualcuno che detiene il record da più di 66 anni: Josef Bican.

Josen Bican nasce a Vienna (Austria) il 25 settembre 1913, nel quartiere di Favoritien, che avevano visto passare persone come Freud, Stalin, Trockij, Tito e Hitler, da padre cecoslovacco, Frantisek, trasferitosi a Vienna per cercare lavore, e madre, Ludmila, viennese ma cecoslovacca di famiglia, nella zona dove ci sono molti abitanti cecoslovacchi. Il padre di Josen nel dopo lavoro era spesso recarsi sul campo di calcio, dove giocava nella squadra Hertha Vienna, squadra del quartiere, che militava nella massima serie austriaca, nella quale trovò un infortunio che gli recò problemi ad un rene dopo uno scontro di gioco. Non essendo favorevole all'operazione, morì per le complicazioni a soli 30 anni. La famiglia Bican senza più il papà non naviga in buone acque, il bambino Josen gioca spesso al calcio, ma senza scarpe, cosa che gli porta spesso delle escoriazioni, ma che lo porta ad avere un controllo di palla incredibile. All'età di 12 anni, anche grazie alle spese dei nonni, Josen va in Cecoslovacchia a passare le vacanze scolastiche, e poco dopo al ritorno entra nella squadra che aveva visto in campo il papà negli anni passati, l'Hertha Vienna. Per la sua velocità, si parla di 10,80 secondi nei 100 metri nei test agli allenamenti, e per il riuscire a vedere la porta come pochi giovani del tempo, viene utilizzato fin da subito come attaccante. Nel frattempo nel 1924 convola a nozze con sua moglie Jarmila. Nella sua maturazione, passa prima nelle giovanili dello Schustek nel 1928 confezionando ben 23 reti nella sua unica stagione, e poi in quelle del Farbenlutz, dove resta per due stagione (1929-1931), con 20 reti. A 17 anni le sue reti arrivano fino al club più importante d'Austria, il Rapid Vienna, che lo inserisce prima nella sua Primavera, che lo vede segnare 13 reti, poi nella stagione 1933-1934 entra in prima squadra, divenendo maggiorenne, cosa che gli fa firmare il suo primo contratto da professionista.

Nel club biancoverde Josen Bican, che nel frattempo è cresciuto anche fisicamente, 178 centimetri per 77 kg, affina le doti su entrambe i piedi e diviene un goleador spietato, altre ad avere una forza fisica strabordante. La sua prima stagione in prima squadra trova un attaccante impressionante, ed ha soltanto 18 anni. Il suo stipendio, pari a pochi scellini alla firma del contratto, si tramuta in 600 scellini in appena una stagione, e nel 1934 le sue doti sotto porta lo rendono il capocannoniere della classifica marcatori con ben 29 reti in 24 presenze. La sua stella non sembra brillare solo nel club, visto che a 20 anni entra nella Nazionale austriaca, con la quale partecipa anche al Modiale in Italia del 1934, segnando una rete importantissima contro la Francia agli ottavi di finale, uscendo ad un passo dalla finale dall'Italia, che poi sarebbe divenuta per la sua prima volta Campione del Mondo. Nel 1935, con la conquista del campionato, lascia il Rapid Vienna, dove Bican aveva messo a segno ben 68 reti in 61 partite, e passa al SK Admira Vienna (oggi Admira Wacker), dove resta due anni, vince due campionati austriaci (1936 e 1937), ma le reti non sembrano rispecchiare il goleador lasciato al Rapid Vienna, 22 reti in 31 partite.

A causa dell'Anschluss (annessione dell'Austria alla Germania), Bifcan sfugge al regime nazista rifiutando di vestire la maglia della Nazionale della Germania, e si trasferisce in Cecoslovacchia, terra della sua famiglia, dove prende subito la cittadinanza, ed entra nella squadra dello Slavia Praga stagione 1937-1938, e fin da subito, anche grazie alle sue reti che lo hanno reso noto, è accolto con grande gioia. Soprannominato 'Il Cinico' dai tifosi nel tempo, perchè ogni occasione che aveva riusciva a concretizzarla sempre in gol. La sua prima stagione la conclude nel migliore dei modi con 19 presenze e 22 reti, divenendo il capocannoniere del torneo, oltre ad alzare la Coppa della Boemia Centrale e la Coppa Mitropa 1938, Coppa Dell'Europa Centrale vincendo la doppia finale contro gli ungheresi del Ferencvaros: dopo il 2-2 finale dell'andata con la prima rete ceca da parte di Bican stesso, nel ritorno lo Slavia s'impose per 0-2 in terra ungherese, Bican fu il capocannoniere della competizione con 10 reti in 8 presenze. Non può partecipare al Mondiale del 1938 in Francia con la Cecoslovacchia per un cavillo burocratico. Nello stesso anno entra nel Protettato di Boemia e Moravia, che si esclude dal resto della Cecoslovacchia che era divenuta parte occupata dal Reich, detto questo, con la maglia della Nazionale Boemia-Moravia, Bican fa una tripletta proprio contro la Germania nel 4-4, divenendo l'unico giocatore della storia a segnare in tre nazionali diverse (Austria, Cecoslovacchia, Boemia-Moravia).

Nella sua seconda stagione cecoslovacca, che porta il suo primo titolo con il club, 20 presenze e 29 reti. Ma l'anno che lo porterà a divenire leggenda, sarà quando nel campionato 1939-1940 in 22 presenze mette il record di marcature in un campionato, ben 50. Da quel momento Bican segnerà a valanga; 1940-41, 22 presenze e 38 reti dove conquista anche la Coppa di Cecoslovacchia e la seconda Coppa della Boemia Centrale, 1941-1942, 22 presenze 45 reti e la seconda Coppa di Cecoslovacchia, 1942-43 20 presenze e 39 reti più la terza Coppa della Boemia Centrale, 1943-44 aggiorna il suo record con 22 presenze e 57 reti, e la quarta Coppa della Boemia Centrale. La stagione 1944-1945 non si svolge il campionato cecoslovacco, ma soltanto la Coppa di Cecoslovacchia, che vince, ed è la terza con il club di Praga. Al termine della Seconda Guerra Mondiale Bican seguito da molte squadre europee, viene informato di un interesse della Juventus, rifiuta il trasferimento nel club bianconero per paura dell'avvento del Partito Comunista in Italia. Bican resta allo Slavia Praga, dove continua come un rullo compressore a segnare; 1945-1946, 16 presenze e 31 reti, 1946-1947, 23 presenze e 43 reti, 1947-1948, 13 presenze e 20 reti. Nel frattempo nel 1946 la famiglia Bican accoglieva il loro primo e unico figlio Ivan. Il suo ultimo anno con la maglia dello Slavia Praga con 7 presenze e 21 reti, coincide con l'avvento del Partito Comunista che in accordo con l'Unione Sovietica, prende il potere della Cecoslovacchia. Bican deve lasciare lo Slavia Praga dopo 210 presenze e 395 reti. Dopo aver rifiutato di divenire parte del Partito Comunista, Bican e la sua famiglia vengono emarginati e subiscono grandi perdite delle loro proprietà. Passa nella stagione 1949, all'età di 36 anni, all'SK VŽ Vítkovice, squadra delle acciaierie di Ostrava, dove nella prima stagione fa segnare ancora una cifra impressionate di reti ben 50 in 21 gare. Resta nel Vítkovice per altre due stagione, continuando a segnare 22 gol nel primo anno in 21 presenze, e chiudendo l'ultima con 12 presenze e 8 reti, per la prima volta era andato con le reti sotto le presenze. All'età di 29 anni termina la sua esperienza nel Vìtkovice dopo 54 presenze e 70 gol, e passa allo Škoda Hradec Králové che milita nella seconda divisione cecoslovacca nel 1951 all'età di 38 anni, ma dopo poco più di 20 partite costellate dal 53 reti il Partito Comunista lo obbliga a lasciare la città di Hradec Králové, per la sua troppa popolarità che spinge la popolazione locale ad accalcarsi in massa per vederlo giocare e soprattutto per il pericolo che qualche fanatico potesse disturbarlo al di fuori del terreno di gioco. Bican così decide di tornare nel 1953 allo Slavia Praga, divenuta Dynamo Praga, alla veneranda età di 40 anni, dove resta per tre stagioni, continuando a segnare; con 31 presenze e 22 reti.

Al termine della stagione 1954-1955 si ritira dal calcio giocato. Per quanto riguarda le Nazionali per cui ha giocato, togliendo il Mondiale del 1934 disputato con l'Austria che sarà il suo unico in carriera con una rete in quattro presenze, ha partecipato a sei partite della Coppa Internazionale tra il 1933 e il 1938 mettendo a segno 5 reti con la maglia dell'Austria, per un totale di 19 gare, amichevoli comprese, e 14 reti. Con la Nazionale della Cecoslovacchia, in 14 presenze, di cui una alla Coppa Internazionale e 13 amichevoli, ha messo a segno 12 reti, di cui 4 gol tutti in una gara amichevole contro la Romania nel 4 dicembre 1938. Infine con la Nazionale Boemia-Moravia ha partecipato a due amichevoli, con Austria e Germania dove in entrambe le gare ha segnato 3 reti. Nella sua carriera Josef Bican ha segnato ben 1468 reti, amichevoli comprese, di cui 820 in 528 presenze tra campionati, Coppe nazionali e Nazionali. Per ben 12 volte in carriera fu il capocannoniere dei campionati giocati; 1 con il Rapid Vienna, 10 con lo Slavia Praga, oltre ad essere il cannoniere della Coppa Mitropa 1938.

Dopo il suo ritiro, nel 1955, non gli venne concesso nessuno onore, e venne mandato a lavorare come operaio alla stazione ferroviaria di Holešovice, quartiere di Praga. Nello stesso anno si ritira, e dopo la breve avventura da operaio, tenta la carriera d'allenatore, partendo dalla Dynamo Praga, squadra dove ha giocato per 12 anni, ma ha fortuna, così come nelle altre nove volte. Nel 1977 smette i panni di allenatore, all'età di 64 anni. Non farà più ritorno nel mondo del calcio. Il 12 dicembre 2001, all'età di 88 anni, muore per infarto.

Venerato dal pubblico e osteggiato dai poteri forti, Bican si è sempre distinto per la sua umiltà ma sicuro di sè, non seguendo mai le ideologie di massa, seguendo sempre il suo istinto, che lo portò ad essere emarginato dal potere. Il record di Josef  Bican dura da 66 anni, perchè in 528 presenze ufficiali ha segnato ben 820 reti in 24 anni di carriera, con una media gol di 1,55 a partita, davanti a Cristiano Ronaldo con 788 reti ma 1089 presenze in 20 anni di carriera, attuali, con una media gol dello 0,72. Che la leggenda si possa protrarre oltre i 100 anni? Glie lo auguro.