La pausa per le nazionali diventa spesso un momento di analisi per i club che tra una pausa e l'altra hanno la possibilità di valutare la stagione in corso e prendere così le giuste decisioni sia per la stagione corrente sia per il futuro prossimo come dimostra ad esempio la scelta di Prandelli (in questo caso è stato l'allenatore e non la società a prendere una difficile decisione) che ha aspettato la pausa per rassegnare le dimissioni. Scelta questa probabilmente presa già da tempo ma messa in pratica nel momento migliore in modo da evitare ulteriori danni alla squadra che ora avrà una settimana in più per tornare alle idee di Iachini.

Questa di pausa, poi, arriva prima del rush finale della stagione con le società che oltre a valutare il percorso fin qui ottenuto, iniziano a pensare alla prossima stagione e, in alcuni casi, alle prossime guide tecniche. Tra le sette big del campionato ben tre potrebbero cambiare allenatore e rimescolare così le carte in vista della prossima stagione. Non dovrebbero esserci sorprese in quel di Milano con Inter e Milan che andranno avanti con i rispettivi tecnici entrambi sotto contratto fino alla prossima stagione. Inutile dire che entrambi i club potrebbero poi proporre al termine di questa stagione un allungamento del contratto che potrebbe essere avvicinato dalla vittoria del campionato in casa nerazzurra e dall'ingresso in Champions in casa rossonera. Al momento (anche per le cifre) il rinnovo più facile dovrebbe essere il secondo anche perchè mai in carriera Conte è andato oltre le tre stagioni nello stesso club. Conferma anche per Gasperini che anche alla luce del caso Gomez e della sua conclusione dovrebbe continuare il suo rapporto con la dea. Dovrebbe andare avanti anche il percorso di Pirlo alla Juventus soprattutto alla luce delle recenti dichiarazioni di Paratici e Nedved che hanno rilanciato con decisione la figura di Pirlo come allenatore del presente e del futuro. La stagione però è al momento negativa (soprattutto per la precoce eliminazione dalla Champions) e non è detto che alla fine si vada per forza avanti con il tecnico bresciano: in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions (difficile ma non impossibile visti i soli due punti sul quinto posto e le ultime uscite dei bianconeri) la Juventus potrebbe decidere di cambiare allenatore soprattutto in caso di addio al Real Madrid di Zidane. Da sempre accostato alla Juve, il tecnico francese era il primo della lista per il dopo Allegri, ma il suo ritorno al Real portò la dirigenza bianconera a puntare su Sarri. Ora, che il rapporto con il Real potrebbe interrompersi di nuovo, ecco che il tecnico potrebbe finalmente approdare a Torino per la felicità dei tifosi bianconeri e di Cristiano Ronaldo che a quel punto rimarrebbe più che volentieri in bianconero. Oltre all'ex fantasista un'altra possibilità per la Juventus potrebbe essere Simone Inzaghi anche lui già accostato ai campioni d'Italia in carica e che potrebbe lasciare la Lazio dopo anni di onorato servizio.

In casa Lazio, infatti, la questioni rinnovo dell'allenatore continua a tenere banco con Lotito che ancora non ha posto la firma sul rinnovo del tecnico. Legato alla Lazio da un amore profondo, Inzaghi è riuscito a passare da traghettatore del post Pioli ad artefice degli ultimi successi che hanno visto i biancocelesti qualificarsi in Champions e arrivare, poi, fino agli ottavi di finale. L'uscita dalla Coppa Italia e la distanza dalla zona Champions sommata alla roboante eliminazione dall'Europa contro il Bayern (eliminazione comunque ampiamente prevista alla vigilia) sono i fattori che al momento hanno portato a questa situazione di stand-by con il tecnico emiliano che potrebbe lasciare la Lazio in caso di interessamenti da parte di Juventus e Napoli. Al momento, comunque, la situazione potrebbe anche risolversi con il prolungamento (e contestuale incremento dell'ingaggio) e il continuo del progetto Inzaghi con la Lazio (sperando magari in un mercato più attivo rispetto a quello delle ultime stagioni).

Come detto tra le squadre interessate ad Inzaghi c'è anche il Napoli con la situazione tra Gattuso e De Laurentiis che sta tenendo banco da qualche mese a questa parte. Arrivato per rilanciare il progetto azzurro dopo la poco felice gestione Ancelotti, Gattuso è riuscito fin da subito a rialimentare la voglia di un gruppo praticamente a fine ciclo e portarlo fino alla vittoria della Coppa Italia nella passata stagione. Le premesse per una stagione di vertice c'erano tutte come dimostra l'inizio di campionato dove il Napoli è stato a lungo protagonista occupando le zone nobili della classifica. Poi però la valanga d'infortuni capitata al Napoli (soprattutto in attacco) ha portato ad un rallentamento della classifica dei partenopei che si sono piano piano allontanati dalla zona Champions (obiettivo di stagione) e che sono usciti mestamente sia dalla Coppa Italia che dall'Europa League. Proprio nel frangente più difficile il rapporto tra De Laurentiis e Gattuso un tempo idilliaco si è spezzato con la chiamata del presidente ad alcuni allenatori (si sono fatti i nomi di Benitez e Sarri) che hanno infastidito non poco il tecnico. A quel punto il rinnovo di contratto che sembrava una formalità (nonostante i dubbi di Gattuso sulla durata e su alcune clausole) diventa sempre più complicato con i due che vanno avanti quasi per causa di forza maggiore (anche perchè Gattuso di dimettersi, a ragion veduta, non ne vuole sapere). Il ritorno degli infortunati e la risalita in classifica (ora il Napoli è a meno due dal terzo posto e con una partita in meno) non dovrebbero però portare ad una schiarita nel rapporto che comunque finisca la stagione dovrebbe vedere le strade dei due separarsi (nonostante il rapporto tra Gattuso e la squadra ed il rilancio avvenuto di un gruppo ormai senza motivazioni dopo il triennio Sarri). Il nome più quotato è naturalmente quello di Allegri che però potrebbe accettare Napoli solo in caso di Champions (oltre che di un contratto sulla linea dei suoi standard). In caso di mancata Champions attenzione ai nomi del già citato Inzaghi, di Fonseca (in caso di addio alla Roma) o dei ritorni di Benitez (che vorrebbe tornare nel calcio che conta) e Sarri (che potrebbe tornare a Napoli per dare una degna conclusione alla sua carriera da tecnico azzurro). Sullo sfondo i giovani Juric,Italiano e De Zerbi per quello che sarebbe un rilancio del progetto tecnico. 

Quasi certamente sarà invece addio tra Fonseca e la Roma soprattutto per via del rendimento dei giallorossi contro le big del campionato. La nuova proprietà,infatti,non avrebbe gradito le ultime uscite dei giallorossi e la conferma del portoghese potrebbe soltanto arrivare in caso di vittoria in Europa League. Ecco quindi che i nomi di Allegri e Sarri iniziano a fare capolino nella mente dei dirigenti giallorossi. 

Quasi certo, quindi, per la prossima stagione il ritorno in panchina, e in Italia, di Allegri e Sarri con il primo che dovrebbe arrivare sulla panchina di una tra Napoli e Roma (attenzione però ad un suggestivo ritorno in bianconero al momento difficile ma non impossibile) mentre il secondo,oltre alle già citate due squadre, sarebbe nel mirino della Fiorentina (insieme ad un altro toscano doc come Spalletti) per un dare così vita ad un progetto ambizioso con il quale riportare la viola nell'elite del calcio italiano.