Tagliare i rami secchi è una metafora usate per indicare quel periodo della vita nel quale si rinnova una cerchia di amici, si lasciano vecchie abitudine e via dicendo e in gergo economico vuol dire eliminare le parti inutili di un azienda che non creano profitto, ecco è quello che stà succedendo in questi giorni al Milan. La cessione seppur controversa di Caldara, quella di Borini e Reina le cessioni in procinto di essere di Suso, Biglia, Rodriguez e forse Kessie e, incrociamo le dita, di Chalanoglu sono indice di rinnovamento e cambiamento. Giocatori sopravvalutati con ingaggi pesantissimi che nulla hanno offerto alla causa rossonera in questi anni. Queste cessioni per ora sono state accompagnate da "acquisti" a tempo ovvero Kjaer e Begovic, due giocatori in prestito semestrale con diritto di riscatto a cifre esigue. Molto probabilmente se non sicuramente questi giocatori difficilmente verranno riscattati, sono acquisti che non pesano sul bilancio della società ma solo utili in caso di estrema necessità. In quest'ottica queste operazioni si possono leggere in due modi:

1) Rinnovamento societario. Eliminare giocatori con ingaggi monstre per alleggerire e rendere piu' snello il bilancio societario in vista di investimenti futuri che siano giocatori Top o nuovo stadio. In questo caso saremmo di fronte all'ennesimo ribaltone della gestione Elliot che evidentemente si è reso conto che gestire una società di calcio non è una cosa semplice come previsto e che nel 99% dei casi non dà profitto. L'aquisizione del Milan da parte della Elliott Management Corporation è stata obbligata in quanto è lo stesso fondo ad aver messo oltre 300 milioni a garanzia per il passaggio ai cinesi, quindi o perdeva tutto o aquisiva in toto la società, ed evidentemente ha scelto la seconda ipotesi. In quest'ottica si puo' capire che il Milan non è stato un investimento pensato e voluto ma più un obbligo per non perdere "capre e cavoli" il che ci porta al punto 2

2) Vendita della società. In vista di una vendita societaria Paul Singer stà vendendo gli esuberi cosi' da abbassare notevolmente il bilancio societario e accumulando crediti per il FFP creando plusvalenze seppur minime. Questa pratica si rende necessaria al fine di avre una società libera da vincoli contrattuali pesanti in fase di mercato estivo. Con una rosa piu' snella e senza la spada di damocle di giocatori che vogliono rimanere a tutti i costi per continuare a prendere stipendi altissimi la nuova proprietà sarebbe piu' libera di operare sul mercato in tranquillità per creare, finalmente, una squadra solida e pensata. Si è parlato per mesi di un acquisizione della squadra rossonera da parte del gruppo LVMH di Bernard Arnault ma sappiamo tutti che è più una suggestione che una reale possibilità, le smentite da parte dello stesso Bernard Arnault per primo seguite dal portavoce del gruppo ed infine con un tweet a dir poco esaustivo se non addirittura una pietra tombale da parte del figlio Antoine Arnault direi che sono sufficienti a escludere questa opzione. Nulla vieta che ci siano altri gruppi interessati ad acquistare il Milan.