Una ridda di voci stanno accompagnando la notizia su chi siederà sulla panchina della Juventus l'anno prossimo. Andrea Agnelli ha ritenuto chiusa l'avventura di Allegri alla guida del team. In Italia non c'è la cultura inglese. Figure come Ferguson o Arsenè Wenger, pietre miliari di Manchester United e Arsenal, da noi non sono previste. E' già tanto che Allegri sia durato cinque anni. Probabilmente perchè ha portato a casa 5 scudetti e almeno 2 finali di Champions oltre a altre coppe Italia e Supercoppe. Ma la piazza torinese è diventata ancora più esigente. L'obiettivo dichiarato è la Champions.
Fino ad ora i risultati di Allegri si sono basati su una difesa arcigna e l'aiuto di tanti giocatori di primissima fascia che potevano risolvere le partite con un loro assolo. Bastava non prendere gol che tanto una rete l'avrebbero poi fatta. All'inizio con Conte più che un gioco corale erano le giocate di Pirlo ad illuminare la Juve. Poi l'arrivo di calciatori di livello europeo ha fatto la differenza. La squadra torinese è quotata in borsa ed è l'andamento azionario che ne giustifica le scelte. Tutto gira intorno ai profitti e l'acquisto di CR7 ne è stata la prova. Peccato che quest'anno l'acquisto sia stato compensato solo minimamente. E questo campanello d'allarme ha fatto sorgere il dubbio ad Agnelli che sia venuto il momento di cambiare.
La scelta sembra essere orientata verso un allenatore che produca gioco differentemente dal credo precedente con il quale bastava la giocata di un singolo per vincere le partite. Nel mirino tre allenatori di livello Guardiola, Pochettino e Sarri. Sembra questo l'orientamento sul quale si sta lavorando a Torino. Per ripetere un ciclo c'è però bisogno di tempo e, se l'obiettivo dichiarato è la Champions, il campionato potrebbe essere allenante solo in parte. Tutti e tre avrebbero comunque bisogno di tempo per inizializzare la squadra ai nuovi schemi.
Chi potrebbe avvantaggiarsi di questo cambiamento è il Napoli. Ancelotti quest'anno ha avuto modo di saggiare gli uomini a disposizione e programmare determinate scelte per il prossimo anno. Tanti sono gli uomini nel Napoli che giocano insieme da diversi anni e che si conoscono a memoria L'arrivo di pedine utili al progetto dovrebbe incidere positivamente senza creare scompigli nel gioco. Differentemente la Juventus dovrà adattarsi ai nuovi moduli e probabilmente, nel caso di Guardiola e Pochettino, a ritmi di gioco molto più alti ai quali i torinesi non sono abituati. Chiellini e Bonucci che hanno gestito la difesa non potranno più dare l'apporto degli ultimi 8 anni. E se il Napoli dovesse iniziare con il piede giusto potrebbe avvantaggiarsi per poi gestire un piccolo vantaggio. Se poi la Juve dovesse decidere di dedicarsi principalmente alla Champions finalmente potremmo vedere un campionato meno ossessionato dalla supremazia torinese. E di questo piccolo vantaggio potrebbe avvantaggiarsi anche l'Inter che sembra ormai essersi accasata con Conte. L'anno prossimo comunque vada vedremo un campionato più equilibrato, si spera, dove alla guida delle squadre più forti sono tornati i migliori tecnici italiani.
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