Prendiamo atto che i signorotti americani non si sono abbassati a sedersi in tribuna: e come dar loro torto! Il loro menefreghismo totale nei confronti della barzelletta di squadra che hanno fatto a finta di mettere in piedi si evidenzia così come coi silenzi.

Un allenatore completamente inadeguato piazza in campo almeno cinque cose che nulla hanno a che vedere con un giocatore: Biglia, Calhanoglu, il sempre più disastroso Rodriguez, Kessié, Suso... non sono nemmeno in grado di battere un corner o una punizione!

Questo misto di inadeguatezza e presunzione contribuisce in maniera umiliante a scavare il solco chilometrico che ci separa dall’Inter, loro si guidati da una società e non da un despota che deve solo riscuotere.
Si allunga in maniera avvilente il numero di stracittadine in cui il popolo rossonero è costretto a subire beffe e ad essere schiacciato senza alcuna alternativa. Mi domando cosa sia lì a fare Maldini: lo dico sinceramente, se ne vada perché appartiene al passato!

Donnarumma da 8 e Leao da 7, tutto il resto il solito film già ritrito, fatto di rallentatori di gioco professionisti, fantasmi incapaci di gestire un pallone, leader inesistenti come Romagnoli che si fa sovrastare da Lukaku di mezzo metro in occasione del raddoppio. E domani la beffa della coda che saremo costretti ad ingoiare, fatta dei giornalai di regime che sottolineeranno la prova di carattere dei ragazzi, la sfortuna dell’autogol: tutto invece di puntare l’indice contro i contabili che stanno dando il colpo di grazia ad una squadra distrutta da Berlusconi, Galliani, Fassone, Mirabelli, con Yonghong Lì come guest star.

Le mie stucchevoli litanie erano vere visto che anche Rebic ha giocato venti minuti da 7, e lo stesso voto lo avrebbe preso Bennacer al posto del clown-metronomo argentino fischiatissimo (subissato anche lo svizzero, dodicesimo avversario da due anni).

Forse Giampaolo è il caso che paghi per tutti da subito, visto che i Singer, di sicuro, non pagheranno mai.