Il mercato è fatto di voci e di telenovelas, spesso smentite più che realizzate. Sono però tanti i fattori che favoriscono lo sviluppo di trattative, dalla riduzione del numero di giocatori in rosa a 25 con parametri ben definiti – che genera di conseguenza un numero importante di esuberi in praticamente tutte le squadre – al generarsi di “scarti” da parte dei top club stranieri che hanno cambiato allenatore. Un vero e proprio dedalo che ha tante possibili intrecci quante possibili uscite.
In questo contesto, volevo proporre un mio personalissimo “gioco”, chiamato il fintomercato: dieci trattative di cui non parla nessuno ma che potrebbero essere assolutamente plausibili per le seguenti cause:
- necessità della squadra acquirente di un giocatore in quel determinato ruolo;
- necessità della squadra cedente di liberarsi del giocatore in esubero;
- compatibilità delle caratteristiche del giocatore con il progetto tecnico della squadra acquirente;
- compatibilità dell’ingaggio e della carriera del giocatore con il livello della squadra acquirente.
Ecco le mie dieci “fintonotizie”, con tanto di formula di trasferimento e argomentazione per ciascun caso.
1. De Guzman al Palermo (prestito con diritto di riscatto). I rosanero si sono fortemente indeboliti e ancora non sono passati all’attacco per quanto riguarda le trattative in entrata. Il giocatore porterebbe esperienza e qualità in una squadra – e soprattutto in un reparto – fin troppo giovane e senza particolari picchi di carisma. Parliamo di un giocatore che sino a due anni fa era nel giro della nazionale olandese arrivata terza ai mondiali, sebbene fuori dal progetto tecnico del Napoli con cui ha il contratto in scadenza sino al 2018; c’è da credere che se il club di Zamparini contribuisse al pagamento dell’ingaggio, De Laurentiis e Giuntoli glielo cederebbero ben volentieri.
2. Scambio alla pari Matri-Bovo tra Milan e Torino. Matri, in questo momento, al Milan ha davanti Bacca, Lapadula, Luiz Adriano, Niang e Menez. Lo stesso Bovo a Torino non sembra partire titolare vista la folta concorrenza. Fermo restando Belotti come centravanti titolare dei granata, bisogna capire quanto Mihajlovic deciderà di puntare su Maxi Lopez: dovesse rinunciare all’argentino, l’ex Juventus e Cagliari sarebbe la soluzione perfetta. Per quanto riguarda il difensore già di Roma e Genoa, certamente non è un nome altisonante con cui rinforzare la difesa rossonera, ma in attesa del vero colpo la sua esperienza può rivelarsi preziosa, vista la non esaltante affidabilità di Ely e Vergara.
3. Stambouli al Milan (prestito con diritto di riscatto). Si tratta di un giocatore un po’ caduto in disgrazia, ma d’altro canto al PSG è chiuso da Thiago Motta, Matuidi, Verratti e Rabiot. Nonostante questo, sino a qualche anno fa mostrava ottime cose nel Tottenham; ancora giovane (è del 1990) ha le caratteristiche da regista che ormai mancano da anni nello scacchiere rossonero. La formula d’acquisto mette al riparo da eventuali rischi garantendo un investimento sicuro. Peraltro era un vecchio pallino della Fiorentina di Montella prima di prendere la strada per Parigi.
4. Douglas alla Fiorentina (svincolato). Ha il problema dello status da extracomunitario, ma con la formula giusta sarebbe un acquisto perfetto per la retroguardia viola: è un marcantonio di 1,90 (e a Sousa mancano centrali di difesa particolarmente imponenti), ha esperienza europea e garantirebbe Kalinic per lui, avendo condiviso la comune esperienza al Dnipro. Altro particolare importante: ha 26 anni, quindi può ancora ritenersi un prospetto futuribile.
5. Krstcic al Crotone (svincolato). Viene da alcune stagioni opache, ma anch’egli è ancora giovane e ha acquisito un’esperienza importante tra Sampdoria e Bologna. Valido ragionatore di centrocampo, può far comodo al Crotone di Nicola che paga qualcosa in termini di confidenza con la massima serie e che, al tempo stesso, non dispone di risorse ingenti da investire sul mercato.
6. Depay all’Inter (prestito con diritto di riscatto). Vista la cifra che è costato al Manchester United solo un anno fa, l’affare avrebbe del clamoroso, ma nel calciomercato niente è impossibile. Il giocatore non sembra essere tra i pupilli di Mourinho, che dovendolo cedere difficilmente non agevolerebbe il suo vecchio club. D’altro canto, il possibile 4-2-3-1 di Mancini necessita di un esterno destro alto di spessore internazionale, in grado di fungere da ottimo dirimpettaio di Perisic. Con i buoni uffici dello Special One e le risorse finanziarie cinesi, l’affare potrebbe essere tutt’altro che campato per aria.
7. Marrone all’Empoli (prestito con diritto di riscatto). Tormentato da problemi fisici, l’ex promessa bianconera non è finora riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista in Serie A. Può riprovarci in una squadra bisognosa di un regista di centrocampo dopo aver perduto Paredes e che può soprattutto vantare ottimi rapporti con la Juventus. Il centrocampista torinese ha un contratto con Madama sino al 2019, ma vista la capacità dell’Empoli di lanciare giovani prospetti nel calcio italiano non sarebbe da escludere un suo inserimento in altre trattative di gradimento dei campioni d’Italia.
8. Widmer al Sassuolo (titolo definitivo). I neroverdi devono rimpiazzare Vrsaljko finito all’Atletico Madrid, mentre l’Udinese dispone di due esterni destri di livello come lo svizzero ed Edenilson, finiti in un ballottaggio svantaggioso per entrambi durante la stagione passata. Rispetto al brasiliano, l’elvetico è meglio predisposto a giocare in una difesa a quattro come quella di Di Francesco. Il club di Squinzi reinvestirebbe i soldi acquisiti dalla cessione dell’esterno croato prendendo un calciatore di pari caratteristiche.
9. Diakite al Pescara (svincolato). Il francese viene da alcune stagioni non esattamente da protagonista, in cui il suo unico vero estimatore si è dimostrato Montella. Escludendo un suo possibile passaggio ad un Milan che ha bisogno sì di difensori di scorta ma dai piedi meno ruvidi di quelli dell’ex Cagliari e Fiorentina, potrebbe essere interessante un suo approdo al Pescara di Oddo, che l’ha avuto come compagno di squadra durante l’esperienza alla Lazio. Per il prestante difensore di origine maliana sarebbe un ritorno alla squadra che l’ha lanciato nel grande calcio, nella quale comporrebbe una coppia di grande esperienza con Campagnaro.
10. Mario Gomez alla Lazio (titolo definitivo). Anche in questo caso, la sparata è di quelle grosse ma potenzialmente sensate. La bottega di Lotito è cara, ma c’è da credere che dei tanti gioielli in rosa qualcuno – verosimilmente Candreva – lascerà i colori biancocelesti. I soldi potrebbero essere reinvestiti nella prima punta che tanto serve a Simone Inzaghi, dato che Djordjevic – discontinuo e spesso infortunato – non fornisce le dovute garanzie. La Fiorentina ha tre centravanti di ruolo più Rossi, con Kalinic che difficilmente si muoverà dal capoluogo toscano e Babacar che comunque val la pena di tenere per la giovane età. D’altro canto, alla Lazio servirebbe un nome altisonante in caso dell’addio dell’ala ex Cesena e Udinese e, dopo Mario Klose, l’idea di un nuovo panzer tedesco può riaccendere l’entusiasmo dei disincantati tifosi laziali, sempre più ai ferri corti con il loro presidente.
www.nicolaadamu.eu #fintomercato
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DE...
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Per parlare di vero e proprio ritorno al passato è decisamente presto, ma l'esperimento - sinora riuscito - di Mihajlovic alla guida del Milan potrebbe fare proseliti.
Quello che una volta era lo schema...
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