Il mercato è fatto di voci e di telenovelas, spesso smentite più che realizzate. Sono però tanti i fattori che favoriscono lo sviluppo di trattative, dalla riduzione del numero di giocatori in rosa a 25 con parametri ben definiti – che genera di conseguenza un numero importante di esuberi in praticamente tutte le squadre – al generarsi di “scarti” da parte dei top club stranieri che hanno cambiato allenatore. Un vero e proprio dedalo che ha tante possibili intrecci quante possibili uscite. In questo contesto, volevo proporre un mio personalissimo “gioco”, chiamato il fintomercato: dieci trattative di cui non parla nessuno ma che potrebbero essere assolutamente plausibili per le seguenti cause: - necessità della squadra acquirente di un giocatore in quel determinato ruolo; - necessità della squadra cedente di liberarsi del giocatore in esubero; - compatibilità delle caratteristiche del giocatore con il progetto tecnico della squadra acquirente; - compatibilità dell’ingaggio e della carriera del giocatore con il livello della squadra acquirente. Ecco altre dieci “fintonotizie”, con tanto di formula di trasferimento e argomentazione per ciascun caso. Padelli al Palermo (titolo definitivo). Dopo l’ottima annata vissuta a Cesena, il Torino sembra voler dare fiducia a Lys Gomis, conservando per Ichazo il ruolo di secondo. Viene da sé che per il portiere ex Samp e Udinese non c’è più spazio, quindi risulta naturale proporre per lui una delle poche piazze con lo slot-portiere scoperte. Può fare il titolare o essere un affidabile secondo qualora la società intenda puntare su Posavec. Onazi al Bologna (titolo definitivo). I felsinei saranno verosimilmente costretti a cedere Diawara, pertanto l’ideale sarebbe trovare un centrocampista di pari caratteristiche che permetta a Donadoni di non stravolgere troppo l’assetto costruito durante l’ultima stagione. Si parla di Gnoukouri, ma una soluzione potrebbe essere rappresentata anche dal mediano laziale acquistabile con parte dei soldi della cessione del giovane guineano. Chiuso dalla concorrenza, Onazi a Roma non è mai esploso definitivamente, ma potrebbe farlo lontano dalle pressioni della grande piazza. Lazaar al Cagliari (titolo definitivo). I sardi hanno un solo esterno mancino di ruolo, vale a dire Murru. Il marocchino del Palermo è in scadenza nel 2017 e questo lo rende abbastanza appetibile a livello di mercato, in quanto il costo del cartellino è commisurato al fatto che tra dodici mesi Zamparini potrebbe perderlo a zero euro. Con una somma contenuta e sborsando al calciatore un ingaggio alla portata delle loro casse, i rossoblu avrebbero risolto egregiamente il problema di trovare un’alternativa nel ruolo di terzino sinistro. Perica e Nico Lopez dall’Udinese al Crotone (in entrambe i casi, prestito con diritto di riscatto e controriscatto). I pitagorici sono tra le squadre più in difficoltà nell’allestire una rosa competitiva per la massima serie, dato l’esiguo numero di giocatori a disposizione e le disponibilità limitate da investire sul mercato. I bianconeri, di contro, hanno una rosa in sovrannumero, in particolare nel reparto avanzato: Perica dovrebbe vedersela con la concorrenza di Thereau, Zapata e Harbaoui mentre Lopez, verosimilmente, è comunque destinato a lasciare il Friuli. Lo “Scida” potrebbe così svezzare un nuovo bomber croato dopo Budimir e rigenerare l’ennesimo attaccante esterno negli ultimi anni. L’età ancor giovane di entrambi suggerisce questo tipo di formula, magari inserendo nell’affare alcune opzioni a favore dell’Udinese sui giocatori più interessanti della rosa dei calabresi, come Ferrari o Capezzi. Obi Mikel al Napoli (titolo definitivo). Il nigeriano non sembra essere nelle grazie di Conte e, dopo tanti anni, pare aver concluso il proprio ciclo a Stamford Bridge. D’altro canto il Napoli ha bisogno di rinforzi di spessore per affrontare nel miglior modo possibile i gironi di Champions. Obi Mikel può essere un’alternativa sia per Allan che per Jorginho, portando in dote esperienza e muscoli in una mediana dinamica ma piuttosto leggerina. L’età, 29 anni, non è più verdissima ma nemmeno troppo avanzata: il prezzo è ragionevole vista la scadenza nel 2017, servirebbe un importante ritocco all’ingaggio perché l’affare vada in porto. Scambio Regini-Obi tra Sampdoria e Torino (entrambi in prestito con diritto di riscatto). La Samp ha preso Pavlovic e tratta con l’Inter per il ritorno di Dodò, segno che non vuole puntare sul difensore ex Empoli; d’altro canto, Regini era titolare con Mihajlovic alla Samp e potrebbe rappresentare un’idea per il neo-tecnico granata data la sua capacità di giostrare sia a sinistra che al centro; Obi, di contro, sembrerebbe una pedina sacrificabile vista la discreta disponibilità di interpreti in mediana per mister Sinisa; come interno sinistro, o esterno a seconda delle circostanze, può invece far comodo alla Samp che non ha centrocampisti mancini in rosa. Morrison al Pescara (prestito secco con possibilità di rinnovo in caso di salvezza degli abruzzesi). Il giovane inglese non ha avuto particolare successo nella Roma biancoceleste, complici la scarsa considerazione degli allenatori, un ambiente tutt’altro che sereno e il suo carattere bizzoso. Anche quest’anno la vita per lui non sembra particolarmente facile, vista la tanta concorrenza; pertanto, perché non cercare di rilanciarsi in provincia? Una piazza accesa come Pescara potrebbe essere la dimensione perfetta per un giocatore che ha bisogno di sentirsi importante, inoltre con Oddo bravissimo nel lavorare con i giovani e votato al gioco d’attacco i suoi numeri da funambolo messi al servizio della squadra potrebbero fare la differenza in termini di lotta salvezza. Peraltro, visti i trascorsi, per il mister abruzzese non dovrebbe essere difficile intrattenere dei buoni rapporti con la società di Lotito. Constant al Chievoverona (svincolato). I clivensi non sono copertissimi nel ruolo di terzino sinistro: hanno Gobbi, che a trentasei anni non può garantire tutte le partite, e il giovane Costa che deve dimostrare di valere la A. Il guineano ex Genoa e Milan tornerebbe nella squadra che l’ha lanciato nel calcio italiano a 29 anni, garantendone – sulla carta – almeno altri due a buon livello: acquisto che, per esperienza e costi, sembra rientrare pienamente nella politica del club di Campedelli. Marin all’Atalanta (prestito sino a fine anno, da gennaio diventa acquistabile a parametro zero). Idea pazza come poche: un ex prospetto di fuoriclasse i cui colpi sono indiscutibili ma che non azzecca una stagione da tempo immemorabile alla corte di Gasperini che è tra i migliori in Italia nel rilanciare quei giocatori d’attacco – sia esterni che prime punte – che tutti davano per finiti, da Perotti a Iago Falque passando per Suso e Cerci. Altro dettaglio: la sua esperienza italiana alla Fiorentina fu deprimente visto lo scarso feeling con Montella, un motivo in più per cullare propositi di rivincita. Il suo ingaggio non è sicuramente alla portata del club orobico, ma anche il pagamento di una parte potrebbe star bene al Chelsea che comunque eviterebbe di corrispondere l’intero stipendio a un calciatore svalutato e inutile al progetto tecnico di Conte. E se per caso l’acquisto si rivelasse azzeccato, chissà… Holebas alla Fiorentina (titolo definitivo). I viola hanno bisogno di rimpolpare il reparto arretrato, in particolare la fascia mancina al momento coperta dal solo Alonso. La soluzione – ovviamente al giusto prezzo – porterebbe il nome del greco ex Roma, che già conosce il nostro campionato, può fare anche il centrale e non avrebbe grossi problemi a fare la riserva. I Pozzo, d’altro canto, hanno il sostituto in casa: basterebbe dirottare Insua alla corte di Mazzarri. www.nicolaadamu.eu #fintomercato